Per avere una pelle idratata in estate non basta applicare una semplice crema: serve un approccio completo, in&out. Dai principi attivi più efficaci alle buone abitudini quotidiane, abbiamo raccolto le strategie più aggiornate per aiutarti a prenderti cura della tua pelle nella stagione più calda.
Come usare l’acido ialuronico per idratare la pelle
Per una pelle idratata d’estate devi aumentare il livello di acido ialuronico. Attenzione, però, l’acido ialuronico, presente naturalmente nella pelle, ha un ricambio molto rapido: nel derma, per esempio, la sua durata è di un paio di giorni. L’esposizione ai raggi UV non solo accelera questo processo, ma rallenta la sintesi di nuovo acido ialuronico e stimola l’attività della ialuronidasi, l’enzima che lo degrada. La soluzione è usare filtri solari ad ampio spettro, che proteggono da raggi UVA, UVB e infrarossi. Ma non basta. «Per una pelle idratata d’estate ci vogliono sieri e creme ricchi di acido ialuronico in più pesi molecolari: alto, medio, basso e bassissimo. In questo modo si ottiene un’idratazione sia superficiale, grazie alle molecole più grandi, sia profonda, grazie a quelle a catena corta che riescono a penetrare in profondità e ad immagazzinare acqua nei tessuti» spiega Cinzia Ventrice, cosmetologa.
Rughe, tono e idratazione: il ruolo del collagene in estate
Non solo rughe e pelle secca: il sole provoca anche perdita di tono perché aggredisce l’impalcatura naturale della pelle, cioè il collagene. Dunque, per una pelle idratata, oltre a proteggerti con i filtri solari, evita fumo, alcol e stress, così riduci i radicali liberi che lo danneggiano. «Un valido aiuto sono i cosmetici che contengono collagene idrolizzato, cioè scomposto in particelle che penetrano meglio e hanno un buon effetto rassodante» spiega la cosmetologa Ventrice. E gli integratori? Gli esperti non sono sempre concordi sulla loro efficacia, ma alcune pubblicazioni scientifiche (di cui una ricerca condotta su oltre un migliaio di partecipanti) confermano l’utilità di assumere collagene idrolizzato per avere una pelle più elastica e compatta. La dose suggerita è di 5-10 grammi al giorno, per cicli di 3 mesi.

Come funziona la biorivitalizzazione?
Le classiche “punturine” sono un trattamento jolly che si può fare anche in estate, a partire dai 30 anni, per spronare la pelle a rigenerarsi. «Contengono un mix di sostanze come vitamine, enzimi, frammenti di acidi nucleici per idratare, proteggere e stimolare la produzione di nuove fibre elastiche. Una seduta però non basta, la biorivitalizzazione deve essere effettuata a cicli» spiega Maurizio Vignoli, medico e chirurgo estetico. «A seconda della sostanza che viene iniettata, potrebbe essere necessaria, per esempio, una seduta al mese per tre volte o una alla settimana per due mesi. Poi occorre il mantenimento. Questo trattamento infatti è un po’ come un’ottima crema che agisce più in profondità. E come ogni cosmetico, quando si smette, l’effetto dopo un po’ svanisce. Per questo sono necessari dei “richiami”».
Bere bene in estate: acqua, succhi e antiossidanti
I famosi due litri di acqua da bere ogni giorno sono un’indicazione sempre valida? «In linea di massima, sì, anche se molto dipende da ciò che si mangia, dal fatto di praticare attività sportiva o meno, dal clima» commenta Barbara Borzaga, nutrizionista. Se fai fatica a bere l’acqua così com’è, prova a insaporirla con le compresse a base di estratti naturali da mettere nella borraccia. O prepara l’acqua aromatizzata fai-da-te aggiungendo pezzi di frutta o agrumi lasciati macerare alcune ore. «Bere è un’ottima strategia anche per fare il pieno di antiossidanti che ostacolano il danneggiamento di acido ialuronico, collagene ed elastina» puntualizza l’esperta. «Sì quindi a succhi di frutta e verdura: melograno, mirtillo, uva, arancia, ma anche cetriolo, barbabietola rossa, carota e peperone. Per conservare intatti i principi attivi il metodo migliore è l’estrattore, a seguire la centrifuga. Meno consigliati i succhi industriali: vengono pastorizzati e con il calore molti fitoestratti si deteriorano».

Come misurare l’idratazione della pelle? Il test da fare a casa
Oggi puoi verificare anche a casa, in modo preciso, il livello di idratazione della tua pelle. In commercio esistono piccoli device elettronici muniti di sonde (li trovi anche su Amazon) che ti dicono in tempo reale se hai bisogno di bere di più e di modificare la tua skincare per aumentare la quantità di acqua nell’epidermide. La maggior parte dei tester utilizza la corneometria, una tecnica che misura la capacità della pelle di trattenere l’acqua nello strato corneo, quello più esterno, fornendo una lettura percentuale dell’idratazione. Ci sono modelli più avanzati che rilevano anche il contenuto di sebo, l’elasticità e il pH cutaneo. Alcuni consigli per l’uso: prima di procedere assicurati che la pelle sia pulita e asciutta; effettua le misurazioni sempre nelle stesse condizioni per poter confrontare i risultati; pulisci le sonde dopo ogni uso per garantire l’accuratezza dei dati.
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