Un gesto quotidiano, comune a tutti, ma che raramente è oggetto di conversazione è la defecazione. Andare in bagno regolarmente fa sicuramente bene all’intestino, e in generale al corpo, ma contribuisce anche al benessere mentale. A spiegare cosa si cela dietro la percezione di piacere che si prova dopo aver evacuato sono i gastroenterologi, secondo i quali il processo di eliminazione delle feci coinvolge meccanismi fisiologici e neurologici complessi. Oltre a garantire l’espulsione dei rifiuti corporei, questi meccanismi contribuiscono a generare una sensazione di sollievo e soddisfazione.
Il ruolo del nervo vago
Uno dei principali protagonisti di questa sensazione è il nervo vago, il più lungo del corpo umano, che parte dal cervello e attraversa il torace fino all’addome. Questo nervo svolge un ruolo fondamentale nella regolazione della digestione e dell’eliminazione delle feci. Durante l’atto di defecare, la stimolazione del nervo vago può indurre rilassamento muscolare, rallentare il battito cardiaco e abbassare la pressione sanguigna. Questi cambiamenti fisiologici possono generare una piacevole sensazione di calma, a volte descritta ironicamente come “euforia da defecazione“.
L’ormone della felicità parte dall’intestino
Un altro elemento fondamentale è la serotonina, spesso definita «l’ormone del buon umore». Sebbene venga comunemente associata al cervello, la maggior parte della serotonina presente nell’organismo è prodotta nell’intestino tenue. Viene rilasciata dal rivestimento intestinale e stimola la peristalsi, ovvero le contrazioni muscolari che favoriscono il transito delle feci nel colon. Questo collegamento diretto tra intestino e sistema nervoso centrale potrebbe spiegare, almeno in parte, perché l’evacuazione regolare abbia effetti positivi anche sull’umore.
Il sollievo fisico e mentale di andare in bagno
Chiunque abbia mai ignorato l’impulso di andare in bagno sa quanto possa diventare scomodo trattenere le feci. Evacuare regolarmente non solo fornisce un sollievo fisico evidente, ma anche un benessere mentale immediato. Secondo gli specialisti, è importante non ignorare i segnali del corpo: posticipare continuamente l’evacuazione può innescare un ciclo di stitichezza, aggravando i sintomi nel tempo. Se invece la defecazione comporta dolore, è fondamentale non sottovalutare il problema. Questo potrebbe essere sintomo di disturbi come stitichezza cronica, emorroidi, ragadi anali o patologie infiammatorie dell’intestino.
Come avere una regolare attività dell’intestino
Per mantenere una buona salute intestinale, esistono semplici strategie quotidiane che possono fare una grande differenza. Innanzitutto incrementare l’apporto di fibre. La fibra alimentare aiuta sia in caso di stitichezza che di diarrea, facilitando la regolarità intestinale e promuovendo un ambiente favorevole ai batteri benefici del microbiota. Secondo gli esperti, l’assunzione ideale è di circa 25-30 grammi al giorno. Semi di chia e lino, legumi e cereali integrali sono ottime fonti facilmente integrabili nella dieta. È poi importante bere a sufficienza, in modo da ammorbidire le feci e facilitare il transito intestinale. Importante anche praticare un’attività fisica regolare e seguire un’alimentazione regolare.
La giusta routine per la defecazione
Il nostro intestino segue un ritmo circadiano, ovvero un orologio biologico che regola anche i movimenti intestinali. È per questo che molte persone sentono l’impulso di andare in bagno sempre alla stessa ora, spesso al mattino. Assecondare questo ritmo aiuta a mantenere la regolarità. Creare una routine quotidiana, magari dopo colazione, può facilitare il processo. Ignorare l’impulso a evacuare, invece, può ostacolare la motilità intestinale e portare a stitichezza.