Una donna a dieta

Dieta ormo-chimica: cos’è e quali sono i vantaggi (e gli svantaggi)

Vorresti iniziare una dieta e hai sentito parlare di quella ormo-chimica. Negli ultimi tempi va molto di moda, ma è adatta a tutti? Ecco che cosa dovresti sapere

Se stai cercando di perdere qualche chilo, sicuramente avrai sentito parlare della dieta ormo-chimica, una delle ultime tendenze nel campo della nutrizione. Ma in che cosa consiste? Possiamo farla tutte? Quali sono i vantaggi, e gli eventuali svantaggi?

Che cosa è la dieta “ormo-chimica”

Si tratta di una dieta basata su un piano alimentare studiato per regolare i livelli endocrini nell’organismo combinando cibi specifici e seguendo orari precisi. Non va confusa con la dieta ormonale. Quest’ultima è una terapia medica prescritta solo in caso di squilibri ormonali accertati con esami specifici ed è personalizzata in base alle esigenze di ogni paziente.

La dieta “ormo-chimica” è un’alimentazione biochimica che tiene conto della risposta ormonale fisiologica, che è uguale per tutti, a meno che non si abbiano patologie che può diagnosticare solo l’endocrinologo. Questo, però, non significa che la dieta “ormo-chimica” non sia personalizzata. Lo è in base ad altri fattori: età, sesso e stile di vita.

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Un regime alimentare diverso per uomini e donne

Poiché gli ormoni sessuali, cioè il testosterone nell’uomo e gli estrogeni nella donna, hanno effetti diversi sul nostro fisico, questo tipo di dieta prevede una alimentazione diversa tra uomini e donne.

Nelle donne, in particolare, il calo degli estrogeni, che è tipico della menopausa, fa accumulare il grasso nella parte superiore del corpo, dando origine al cosiddetto fisico “a mela”. L’aumento di questi ormoni fa, invece, depositare il grasso su fianchi, cosce e glutei, creando il fisico “a pera”.

Quanti pasti al giorno prevede la dieta “ormo-chimica”

Normalmente si va dai 3 ai 5 pasti al giorno. Ma è importante mangiare a orari fissi. Infatti, in questo regime alimentare non conta solo quanto mangiamo, ma anche quando mangiamo.

La colazione andrebbe fatta tra le 7 e le 8:30/9, perché è il momento migliore per assumere carboidrati come pane, pasta e riso. Infatti, in questa fase della giornata l’insulina, cioè l’ormone che favorisce l’accumulo di grasso, è contrastata dagli ormoni corticosteroidei.

Il pranzo andrebbe consumato tra le 12 e le 13:30. La cena tra le 19 e le 20:30, facendo attenzione a evitare gli amidi. Infatti, mangiare proteine senza amidi aiuta a sfruttare i grassi come fonte di energia e a costruire massa muscolare durante la notte.

In ogni pasto è, poi, importante attivare il “carburatore ormonale”, cioè un mix equilibrato di ormoni che stimolano anche la dopamina e la serotonina, i neurotrasmettitori del benessere.

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Quali sono i cibi che influenzano o contrastano gli ormoni

Possono farlo tutti i cibi. Quelli contenenti carboidrati influenzano l’insulina, i proteici influenzano il glucagone, i grassi la leptina e la colecistochinina.

L’equilibrio ormonale previene le malattie croniche

La nostra condizione di benessere dipende molto dal nostro equilibrio ormonale. Se gli ormoni sono in armonia tra loro, il nostro organismo funziona meglio e si difende meglio dalle malattie croniche, come il diabete, l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, l’obesità e il cancro.

Seguire la dieta “ormo-chimica” può aiutarci a mantenere o a ripristinare questo equilibrio, migliorando la nostra qualità di vita.

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