Mensa scolastica

Mense scolastiche, cosa mettere a tavola per far mangiare i bambini

Due elementi sono fondamentali per stimolare l'appetito dei più piccoli: cibo già gradito in casa e colori come il verde del pesto e il rosso del pomodoro

I primi anni di vita di un bambino sono fondamentali per gettare le basi per un corretto rapporto con il cibo. Ma, i genitori lo sanno, spesso è complicato far mangiare con piacere i più piccoli e il problema potrebbe non presentarsi solo a casa, ma anche a scuola. Il pediatra Italo Farnetani, professore ordinario all’Università Ludes-United Campus of Malta, fornisce quindi dei suggerimenti alle mense scolastiche. Cosa non deve mancare? “Cibi noti e graditi ai bimbi, nei colori che piacciono di più, pizza e fritti, rigorosamente in olio d’oliva”, ha spiegato all’Adnkronos.

Continuità con la famiglia

Per l’esperto il primo aspetto da tenere in considerazione è la continuità con la famiglia. E’ importante, secondo il pediatra, che i bambini trovino nel piatto di scuola quello che già mangiano in casa e che quindi tendenzialmente gli piace. “La prima linea guida da seguire – ha spiegato all’Adnkronos Salute – è scegliere cibi graditi ai bambini, quelli usati dalle famiglie, per favorire una maggiore continuità con la routine familiare”. In questo modo si potrebbero anche evitare gli sprechi.

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Una dieta sana tra casa e mense

Altro aspetto importante è stabilire una dieta sana tra casa e mensa scolastica. Farnetani ha sottolineato che “la regola è non mangiare la carne tutti i giorni, ma tre volte a settimana, il pesce tre volte, formaggio, uova e salumi due o tre volte a settimana”.

Sì alla pizza e ai fritti

Contrariamente all’idea comune anche la pizza e i fritti sono concessi ai bambini, anche se con moderazione. “Una volta alla settimana la pizza, che ai bambini piace enormemente – ha sottolineato l’esperto -, è un piatto aggregante e nutrizionalmente è perfetta”. Inoltre, ha aggiunto, “va sfatato il mito che i fritti non vanno dati ai bambini. Le pietanze impanate e fritte sono quelle che a loro piacciono di più e se si utilizza l’olio di oliva non c’è nessun danno o pericolo”.

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L’importanza dei colori

Per fare in modo che i più piccoli siano interessati al cibo non bisogna puntare solo sul gusto degli alimenti, ma anche sui colori. Farnetani ha ricordato che il verde, come il pesto, o il rosso, come il pomodoro, sono quelli più attrattivi. Secondo diversi studi, inoltre, ogni colore trasferisce ai bambini sensazioni ed emozioni legati al cibo. Nel dettaglio il rosso è uno dei colori più sorprendenti nel cibo, visto che stimola le papille gustative e l’appetito; il blu, così come il viola, non è un colore che provoca appetito; il verde, che è associato alla freschezza del cibo, al naturale e al sano, stimola l’appetito; stesso discorso per il giallo che è il colore della felicità e positività; mix tra rosso e giallo, l’arancione stimola il gusto; il nero riduce l’appetito, mentre il marrone lo stimola. In base a queste linee guida è possibile scegliere quali alimenti offrire ai bimbi.

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