L’estate è ufficialmente alle porte, ma il caldo si è fatto già sentire. La prima vera ondata di calore ha portato con sé anche la prima allerta caldo con il bollino rosso in tre città (Bolzano, Campobasso e Perugia), mentre in altre 7 (Bologna, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Torino) il livello di allerta caldo è arancione. Ma se al primo picco di stagione seguiranno le immancabili piogge, dai medici di medicina ambientale è arrivato anche un avvertimento: il caldo può causare anche problemi di salute e disturbi, tra questi il “mal di testa da ozono”.
Allerta caldo: quali rischi per la salute
Puntuale, con l’inizio dell’estate, arriva anche il caldo e con esso i primi disagi. Negli ultimi anni, però, alle ondate di calore si sono aggiunte le preoccupazioni per la salute. «Le temperature eccessivamente elevate possono provocare disturbi lievi a tutte le persone, a prescindere da età o condizioni specifiche: si va dai crampi, legati alla maggiore sudorazione e perdita di sodio, a insolazioni, colpi di calore, svenimenti o edemi, causati dalla ritenzione di liquidi», premette Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima).
Quando le temperature diventano pericolose
In occasione della prima ondata di calore estivo la colonnina di mercurio si stima che possa toccare i 37°C con punte fino ai 40°C in alcune località del sud. Ma a pesare è anche la percezione del calore, che spesso è maggiore nelle grandi città, complice la presenza di asfalto e abitazioni, a discapito del verde. Inevitabile ricorrere a “rimedi” non sempre ottimali, come bere bevande ghiacciate: «Uno dei rischi più frequenti è quello di andare incontro a congestioni, per esempio se si assumono bevande troppo fredde o ghiacciate quando si è accaldati. Attenzione anche ad esporsi ad eccessiva umidità», avverte Miani.
L’umidità nemica della salute
«Il caldo eccessivo è causa di non pochi problemi sanitari perché può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea – prosegue il presidente della Sima – Ricordiamo che il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente: quando c’è molta umidità il sudore fatica a evaporare. La temperatura del corpo, quindi, aumenta rapidamente e può arrivare anche a danneggiare organi vitali e il cervello». Per questo l’idratazione diventa fondamentale, per tutti e in particolare per gli anziani.
Allerta caldo: i rischi per gli anziani
«Il caldo può rappresentare un serio pericolo per la salute umana. Il principale è la disidratazione, che riguarda soprattutto gli anziani perché hanno una ridotta percezione della sete: il consiglio per loro di idratarsi con costanza durante il giorno, specie nei periodi più caldi. Chiaramente si dovrebbe anche evitare di uscire nelle ore più calde, magari organizzandosi per fare la spesa o le commissioni al mattino presto o nel pomeriggio tardi, quando le temperature sono più miti». Fin qui i consigli noti, ma attenzione anche a sintomi non sempre riconducibili al caldo.
Il “mal di testa da ozono”
Con il caldo può capitare di cercare ristoro con una passeggiata, magari in un parco: l’idea di godere dell’ombra degli alberi, però, può non essere sempre la più adatta, specie per i bambini. «Specie i più piccoli, ma può capitare anche agli adulti, possono risentire anche della maggior presenza di ozono, che aumenta proprio con le temperature più calde. Per questo può accadere che, dopo una passeggiata in alcuni parchi urbani, si avvertano mal di testa e spossatezza: possono essere dovuti proprio alla presenza di ozono a livello troposferico, che reagisce con alcune essenze resinose degli alberi che causano questi disturbi», spiega Miani che consiglia prudenza.
Abituarsi al caldo estremo
«Purtroppo siamo di fronte ad anni in cui le temperature stanno aumentando: le previsioni non escludono che questa possa essere l’estate più calda degli ultimi tempi. Senza dubbio anche le massime autorità avvertono che si va incontro a una vera emergenza ambientale, con ripercussioni anche sulla salute. Non a caso la divisione europea dell’Organizzazione mondiale della Sanità ha appena ha istituito una commissione specifica per studiare gli effetti del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici sulla salute umana. Si stima che in Europa 100mila decessi siano attribuibili principalmente soprattutto al caldo soprattutto».
Gli effetti delle ondate di calore sulla salute
Il problema riguarda tutti, come spiega ancora Miani: «Anche in Italia i dati confermano questa tendenza: nel 2020 si è raggiunto il record di 18mila decessi collegati alle cosiddette ‘isole di calore urbano’ e al caldo estremo. Negli anni successivi i numeri sono calati, ma di poco e confermano la preoccupazione». Occorre, quindi, abituarsi alle ondate di calore e agli sbalzi di temperatura: «In generale c’è il rischio che l’innalzamento della temperatura globale superi i 3 gradi, il doppio rispetto al limite di 1,5 gradi che ci si era prefissati a livello internazionale. Tutti ne risentiremo e ciascuno deve agire: sia le istituzioni, per quello che è di loro competenza, sia i cittadini, con politiche personali di adattamento, che passano anche da semplici consigli».
Allerta caldo: i consigli degli esperti
«Il primo è anche quello di buon senso di evitare di esporsi al caldo e al sole diretto, uscendo di casa solo nelle ore più fresche – spiega Miani – Noi suggeriamo anche di assicurare un adeguato ricambio di aria in casa e agevolare la ventilazione naturale. Il terzo consiglio pratico è mantenere le stanze fresche schermando le finestre esposte al sole, chiudendo anche le finestre durante il giorno per aprirle durante le ore più fresche della giornata. Bagni e docce frequenti (e con acqua tiepida) possono essere molto utili, così come è fondamentale bere almeno 1,5 (e fino a 3) di acqua al giorno, evitando invece alcolici, e preferendo frutta e verdura».
Attenzione ai raggi solari
«Quando si esce di casa, infine, è bene ricordare di proteggere gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo. Un’altra indicazione è di indossare abiti in fibre naturali e indumenti traspiranti, meglio se di colore chiaro. Infine, naturalmente, non si può non consigliare a chi vuole praticare attività sportiva, che rimane utile, di evitare all’aperto nelle ore più calde, privilegiando sempre l’inizio della giornata o il tardo pomeriggio».