«Dovrei lasciare mio marito? Lo amo, ma non so se voglio davvero vivere con lui per tutta la vita». Se lo chiedeva, solo poche settimane fa, una lettrice del magazine The Atlantic e tanto è bastato all’editorialista James Parker per dare un’occhiata ai social e capire come la domanda fosse così ricorrente tra le donne. Tanto da diventare spesso argomento di blog o di discussioni con tanto di hashtag. Parker ha quindi deciso di rispondere alla lettrice, che per inciso ha solo 27 anni. Il tema, però, non riguarda solo le giovani, né soltanto le americane. Basta scrollare sui social, infatti, per individuare le motivazioni più frequenti che spingono le donne a lasciare i propri partner, anche in età matura.

Donne che lasciano gli uomini: attenzione alla noia

«Che noia, che barba. Che barba, che noia». Non c’è dubbio che la routine possa essere uno dei nemici principali in un rapporto di coppia, specie se di lunga data. Ma attenzione: anche i piccoli diverbi, le parole non dette e, soprattutto, l’assenza (psicologica, più che fisica) minano spesso le basi di un amore, a prescindere dall’età di lui e di lei. Ciò che emerge, poi, è che sono soprattutto le donne che lasciano gli uomini. Ecco quali i campanelli d’allarme.

L’infedeltà al primo posto

Al netto delle singole esperienze personali, la mancanza di fiducia – in seguito magari a un tradimento – rimane al primo posto tra i motivi per i quali le donne decidono di lasciare i propri mariti o compagni. «In effetti è un elemento centrale nelle decisioni di rottura, anche più di un tradimento in sé. Quando una donna non si sente più al sicuro nella relazione, quando percepisce che non può contare sull’altro, quando viene delusa ripetutamente, quando le parole e i comportamenti del partner non sono coerenti, inizia un lento distacco», conferma Ilaria Consolo, psicoterapeuta e vicepresidente dell’Istituto italiano di sessuologia clinica di Roma.

Quando si perde fiducia nel partner

«La fiducia può incrinarsi per molti motivi: bugie, mancanza di trasparenza, disinteresse emotivo, promesse non mantenute, una presenza poco affidabile nel tempo, o per un tradimento», aggiunge l’esperta, che spiega: «Secondo me anche la perdita di stima gioca un ruolo fondamentale: quando il partner non viene più percepito come una figura solida, rispettabile, capace di assumersi responsabilità, il legame si indebolisce profondamente». Questo, dunque, può spingere una donna a prendere una decisione drastica, specie se la coppia vive da tempo un rapporto di crisi anche a causa di ripetute discussioni.

donne lasciano gli uomini
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Le discussioni tra i motivi per cui le donne lasciano gli uomini

Infatti, se è vero che un proverbio molto noto dice che “L’amore non è bello se non è litigarello”, è altrettanto indubbio che continue discussioni, senza arrivare mai a risolvere i problemi di fondo, minano la serenità di coppia. «Le discussioni ripetitive consumano molte energie e quando lasciano la situazione in una fase di stallo, senza mai arrivare a un confronto più reciproco e sereno, logorano. Queste tensioni minano la serenità di entrambi i partner e possono compromettere anche il senso di intimità, con ripercussioni su tutte le sfere della vita di coppia», osserva la sessuologa.

Vicini fisicamente, ma lontani a livello emotivo

A proposito di intimità, infatti, uno dei motivi indicati più di frequente dalle donne, per cui sono portate a interrompere una relazione, è la sensazione di vivere fisicamente vicini al partner, ma lontani a livello emotivo. «La distanza emotiva all’interno della coppia è una condizione che si presenta spesso perché, con il tempo, si tende a dare per scontato il legame e a trascurare la dimensione relazionale. La routine quotidiana, i carichi familiari e lavorativi, l’assenza di tempo dedicato alla relazione, possono portare a un graduale impoverimento della comunicazione emotiva. Si smette di raccontarsi, di ascoltarsi, di cercarsi come prima. È una forma di solitudine all’interno della coppia, che può diventare molto dolorosa e, se trascurata, portare alla rottura – spiega Consolo – Succede spesso alle donne, quando non si sentono più viste, apprezzate, desiderate e rispettate».

Quando il problema è il denaro

Da non sottovalutare, però, neppure la gestione economica. Come e quanto denaro spendere, infatti, può diventare motivo di attrito se non di divergenze anche insanabili. «Quando uno dei due partner si sente escluso dalle decisioni economiche o percepisce una forte disparità nel controllo delle risorse, così come quando la gestione del denaro compromette la progettualità condivisa della coppia, possono nascere tensioni significative. La gestione del denaro è un tema centrale, legato al potere, all’autonomia e alla fiducia, e può portare anche a rottura», sottolinea Consolo.

Le donne lasciano gli uomini anche per il carico mentale

Lo sappiamo: nonostante qualcosa stia cambiando, i carichi maggiori nella gestione della casa e dei figli sono ancora in larga parte sulle spalle delle donne e questo può diventare un peso insostenibile. «Rispetto al passato, molti uomini oggi sono più sensibili e coinvolti nella gestione familiare», premette la psicoterapeuta, che però ammette: «Ciononostante, lo sbilanciamento resta: sono ancora in larga parte le donne a farsi carico dell’organizzazione della casa e della cura dei figli. Questo carico mentale ed emotivo può diventare un peso insostenibile, generando frustrazione, solitudine e distanza nella coppia».

Percorsi di crescita differenti

Se gli abusi, i soprusi e gli atteggiamenti prevaricatori di un uomo sono motivi di rottura (quando e se si ha il coraggio di ribellarsi), anche il fatto di “crescere” in modo differente può diventare motivo di allontanamento. Capita, infatti, che la carriera lavorativa o le ambizioni di realizzazione diventino incompatibili. «Certamente tutte le forme di abuso sono tra le motivazioni più serie per cui una donna decide, quando riesce, di interrompere una relazione. Ma anche l’evoluzione personale può portare a una frattura. Quando uno dei due partner investe su di sé, nella propria crescita o nella propria realizzazione, e l’altro non riesce o non vuole compiere lo stesso percorso, può crearsi uno squilibrio difficile da sanare», spiega ancora Consolo.

La paura del cambiamento

Secondo l’esperta esistono diverse spiegazioni a questa situazione, ma un consiglio è comunque sempre valido: «A volte il cambiamento viene percepito come una minaccia o generare insicurezza, altre volte semplicemente si cammina in direzioni troppo diverse. In questi casi, è fondamentale interrogarsi su quanto sia ancora possibile condividere un progetto comune e se ci sia la volontà di riconoscere e sostenere la trasformazione reciproca».

Quando viene meno l’intimità

Se la famiglia o i figli, ma anche la semplice routine con i suoi ritmi spesso incalzanti, sono considerati “la tomba dell’amore” (o meglio, del sesso), come si può mantenere viva quell’intimità che è così importante sia per gli uomini che per le donne? «È fondamentale mantenere una comunicazione aperta e un ascolto autentico. Mantenere viva l’intimità richiede anche piccoli spazi di tempo dedicati alla coppia, con gesti di cura reciproca e attenzione, che includano anche un’intimità a livello corporeo. Alla base di tutto dovrebbe esserci sempre la volontà di coltivare il legame ,di restare presenti l’uno per l’altro, di non dare mai per scontata la relazione e l’intimità che la tiene viva», dice la sessuologa.

Alla ricerca di nuovi interessi

Infine, un’altra fonte di contrasto nella coppia può essere legata alla ricerca di nuovi interessi da parte di uno dei partner, che però non viene accettata dall’altro (o dall’altra). A onor del vero, capita più spesso che siano le donne a sacrificarsi, soprattutto quando si hanno figli e questi sono piccoli. Ma una volta usciti di casa, alle donne appare “legittimo” poter dedicare più tempo anche a se stesse, alle proprie ambizioni, alle proprie passioni o semplici hobby. Non sempre, però, questo è “ammesso” dai partner, che preferirebbero che le attenzioni della compagna siano concentrate su di loro. Che fare, dunque? A quanto pare le donne, oggi, sono meno disposte a subire e quindi decidono con maggior frequenza di interrompere una relazione che altrimenti rischia di rimanere troppo sbilanciata a favore del partner. Gli uomini sono avvertiti.