In ogni relazione affettiva, si cerca istintivamente di alimentare la connessione con il partner attraverso gesti e atteggiamenti che rafforzano il legame. Allo stesso tempo, si prova a evitare quegli atteggiamenti che potrebbero comprometterlo. Tuttavia, esistono comportamenti apparentemente innocui che, se ripetuti nel tempo, possono minare seriamente l’equilibrio della coppia.

Le abitudini quotidiane che rovinano le relazioni

Spesso si sottovalutano gli effetti di certe abitudini quotidiane, che non sembrano problematiche a prima vista. Dopo una giornata difficile, ad esempio, è naturale avere il bisogno di raccontare ciò che si è vissuto. Ma riversare completamente le proprie frustrazioni sul partner, trasformando la sera in un lungo sfogo senza sosta, può risultare pesante e logorante per chi ascolta. Un altro atteggiamento dannoso è quello di chi ha uno sguardo costantemente negativo sul mondo. Alimentare una visione cinica attraverso il consumo continuo di notizie allarmanti e commenti pessimisti, e poi condividerli quotidianamente con il proprio compagno, contribuisce a creare un clima cupo anche nella relazione.

La mancanza di coinvolgimento attivo

Esiste poi una forma di distanza più sottile, ma non meno impattante: la mancanza di coinvolgimento attivo. Quando uno dei due partner comunica qualcosa di positivo, ricevere in cambio una risposta meccanica o distratta, senza reale partecipazione emotiva, può far sentire l’altro ignorato o poco importante. L’attenzione selettiva è un modo per dire che si è presenti solo a metà, e nel tempo può logorare il legame. Secondo le ricerche più recenti, sfoghi frequenti e carichi emotivi, abitudini pessimiste e risposte passive ai momenti positivi del partner, sono tre elementi in grado di danneggiare seriamente la qualità di una relazione. La negatività, anche quando non intenzionale, si trasmette come un contagio emotivo. Creare un ambiente saturo di tensione e malessere compromette l’intimità e la serenità della coppia.

Cosa succede nella relazione

Un’indagine condotta su coppie di lungo corso ha evidenziato come la percezione della relazione sia fortemente influenzata dalla visione che ciascuno ha del mondo esterno. Nei giorni in cui uno dei due partner si mostra più ottimista, l’altro tende a sentirsi più appagato nella relazione. Questo suggerisce che l’umore e l’atteggiamento generale non si esauriscono nel singolo, ma riflettono i loro effetti anche all’interno del rapporto di coppia. Le dinamiche relazionali, inoltre, risentono anche della modalità con cui si risponde alla felicità dell’altro. Studi specifici hanno dimostrato che reagire con entusiasmo e partecipazione a una buona notizia condivisa da chi si ama rafforza la connessione. Al contrario, risposte disinteressate o semplicemente formali possono generare frustrazione e senso di solitudine.

Come salvare la relazione

La buona notizia è che si può intervenire la rotta per spezzare questi schemi e adottare strategie più funzionali. La prima riguarda la gestione delle emozioni. Esprimere ciò che si prova è legittimo e necessario, ma è importante farlo con consapevolezza e rispetto per chi ascolta. Esternare un malumore in modo pacato, magari scegliendo un momento opportuno, consente di condividere senza travolgere. Il secondo passo è allenare uno sguardo positivo. Non significa ignorare ciò che non va, ma fare uno sforzo per riconoscere anche ciò che di buono ci accade. Annotare ogni sera tre aspetti positivi della giornata può contribuire a sviluppare una visione più equilibrata della realtà e, di riflesso, anche della relazione. Infine, si suggerisce di rispondere in modo attivo e partecipato ai momenti di gioia dell’altro. Mostrarsi interessati e celebrare insieme i successi, anche piccoli, rafforza il senso di intimità e di alleanza.