Una donna per strada di notte

Luci notturne e rischio di ictus: emerge una correlazione

Alcuni scienziati cinesi mettono in guardia dall'esposizione alle luci artificiali durante la notte: ecco che cosa hanno scoperto

L’esposizione continua alla luce artificiale durante la notte aumenta il rischio di ictus. È quanto sostiene uno studio realizzato in Cina e pubblicato sulla rivista scientifica Stroke. L’autore della ricerca, lo scienziato cinese Jian-Bing Wang, mette in guardia le persone, soprattutto quelle che vivono nelle aree urbane, e le invita a ridurre la loro esposizione alle luci artificiali per evitare problemi di salute futuri.

“Nonostante i progressi significativi nella riduzione dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolare come il fumo, l’obesità e il diabete di tipo 2, è necessario considerare i fattori ambientali nei nostri sforzi per ridurre l’onere globale delle malattie cardiovascolari”, ha spiegato Wang in un comunicato per diffondere il suo studio.

Come si è svolta la ricerca

Gli scienziati hanno preso in considerazione un campione di 28.302 adulti, tutti residenti nella città densamente popolata di Ningbo, in Cina. Lo studio si è svolto a partire dal 2015. Durante un periodo di follow-up di sei anni, 1.278 partecipanti hanno sviluppato una malattia cerebrovascolare. Tra queste, 910 hanno avuto un ictus.

I ricercatori hanno scoperto che le persone con più alti livelli di esposizione alla luce notturna avevano un rischio maggiore del 43% di sviluppare malattie cerebrovascolari, che includono ictus ischemico e ictus emorragico.

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Inquinamento e rischio ictus

Un altro fattore notevole è l’esposizione ad alti livelli di inquinamento. Infatti, dallo studio è emerso che le persone soggette a emissioni derivanti dalla combustione di benzina, olio, gasolio o legna avevano un rischio più alto di rimanere vittime di malattie cerebrovascolari del 41%.

Luci notturne e rischio ictus: ecco perché

Ma come mai l’esposizione alla luce artificiale può aumentare il rischio di ictus? Secondo i ricercatori, questo dipende dal fatto che fonti di luce come i led o le lampade fluorescenti possono interrompere e sopprimere la produzione di melatonina, un ormone naturale che aiuta il corpo a dormire. Nel tempo, una mancanza di melatonina può interrompere l’orologio biologico di 24 ore del corpo e i modelli di sonno a lungo termine.

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Secondo gli autori dello studio, le persone che hanno problemi cronici di sonno sono più a rischio di una cattiva salute cardiovascolare. “Abbiamo bisogno di sviluppare politiche più efficaci e strategie di prevenzione per ridurre l’onere delle malattie da fattori ambientali come la luce e l’inquinamento atmosferico, in particolare per le persone che vivono nelle aree più densamente popolate e inquinate di tutto il mondo”, ha detto Wang.

Lo scienziato ha, comunque, riconosciuto alcuni limiti del suo studio, come la mancanza di dati sugli strumenti di illuminazione interna e sui trattamenti delle finestre utilizzati dai partecipanti, che provenivano tutti solo da una città della Cina.

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