In un Paese da sempre associato a un’immagine di snellezza e disciplina, la Cina si trova oggi a fare i conti con una crescente emergenza legata all’obesità. Negli ultimi decenni, complici lo sviluppo economico e l’occidentalizzazione delle abitudini alimentari, il sovrappeso è diventato una questione di salute pubblica tanto rilevante da spingere aziende e istituzioni a cercare soluzioni innovative. Una di queste arriva da Chengdu, dove una società privata ha deciso di premiare i propri dipendenti con incentivi economici se riescono a dimagrire.
Un’iniziativa aziendale per promuovere stili di vita più sani
La proposta, riportata dal portale Cookist, prevede la distribuzione di bonus in denaro ai lavoratori che riescono a raggiungere specifici obiettivi di perdita di peso. L’azienda ha già versato circa 200mila yuan (pari a poco meno di 24mila euro) ai dipendenti che hanno dimostrato impegno ed efficacia nel percorso di miglioramento fisico. L’obiettivo dichiarato è duplice: promuovere uno stile di vita più salutare e, nel lungo termine, contribuire a ridurre i costi sanitari associati a patologie legate all’obesità.
Chi può ottenere il bonus contro l’obesità
Il meccanismo è semplice ma rigoroso. Solo i dipendenti che si trovano in una condizione di sovrappeso possono accedere al programma, che prevede tre diversi traguardi da raggiungere, ciascuno con un proprio livello di difficoltà. Una volta verificata l’idoneità, il dipendente intraprende un percorso di perdita di peso, con un limite di tempo stabilito per ottenere i risultati richiesti. L’azienda non prevede però penalizzazioni nel caso in cui, dopo aver raggiunto l’obiettivo, si riprenda peso: il bonus resta acquisito.
Non solo dieta: premi anche per l’attività fisica
Gli incentivi non si limitano alla sola perdita di peso. Anche l’impegno in attività fisica costante è oggetto di monitoraggio e premialità. I lavoratori devono dimostrare di rispettare determinati standard, a conferma di un approccio globale alla salute. La strategia riflette un’impostazione in linea con i principi del benessere integrato, che unisce alimentazione corretta e movimento regolare.
Iniziative contro l’obesità in tutta la Cina
Pur trattandosi di un’iniziativa aziendale isolata, quella di Chengdu non è l’unica esperienza di questo tipo in Cina. Il Paese sta infatti adottando diverse strategie, anche su impulso governativo, per contrastare il dilagare dell’obesità. Tra le misure più discusse ci sono l’introduzione di bilance nelle stanze d’albergo, campagne pubbliche con testimonial sportivi e l’ampliamento dell’offerta di cliniche specializzate per la gestione del peso corporeo.
Oltre la metà della popolazione sopra il peso forma
I numeri confermano la gravità della situazione. Secondo i dati ufficiali del 2020, il 34,3% della popolazione adulta cinese risulta in sovrappeso, mentre il 16,4% rientra nella fascia dell’obesità. Sommando le due categorie, oltre la metà degli adulti cinesi si trova al di sopra del proprio peso ideale. Una condizione ben diversa da quella di quarant’anni fa, quando solo il 5-7% della popolazione risultava in sovrappeso e l’obesità era un fenomeno pressoché marginale. L’aumento è attribuibile a cambiamenti profondi nello stile di vita e nel consumo alimentare. Fino agli anni ’80, la Cina era un Paese chiuso, con risorse limitate e un accesso molto ridotto ai cibi industriali. Con l’espansione economica e l’apertura ai mercati globali, si è assistito a una trasformazione radicale. Le diete tradizionali, generalmente equilibrate, sono state progressivamente sostituite da regimi alimentari ricchi di zuccheri, grassi e alimenti ultra-processati, gli stessi che medici e nutrizionisti consigliano di evitare.
Le misure del governo contro l’obesità
Consapevole della portata del problema, anche il governo centrale cinese ha avviato politiche preventive. Tra queste, la pubblicazione di un manuale per la salute alimentare da parte della Commissione nazionale per la salute, con suggerimenti dietetici e ricette pensate per ogni palato. Inoltre, è in corso una campagna per promuovere il ruolo degli sportivi come modelli positivi, nella speranza di ispirare soprattutto i giovani a uno stile di vita più sano. Il messaggio è chiaro: la lotta all’obesità è diventata una priorità nazionale. Le iniziative promosse, pur diverse tra loro, convergono verso un unico obiettivo: educare la popolazione a un’alimentazione più consapevole e alla cura del proprio corpo. Seppur ancora in fase sperimentale, l’iniziativa di Chengdu rappresenta un esempio concreto di come anche il mondo del lavoro possa giocare un ruolo nella promozione della salute pubblica.