Una delle questioni chiave che mi pongono le persone che seguono i miei corsi è: come faccio a gestire bene il tempo? Tanti, infatti, fra coloro che decidono di lavorare come freelance si illudono di avere tutto il tempo in mano perché nessuno ti detta la tabella di marcia, la decidi tu. Questo è vero, ma se non ti organizzi bene rischi di perderti in cose inutili e di entrare in un vortice di frustrazione. Ecco quindi alcuni consigli.
Per lavorare bene in proprio, occorre definire le priorità
Può sembrare banale, ma è l’approccio che manca più spesso. Si naviga troppo a vista: se non ti dai delle priorità finisci con il fare le cose man mano che ti vengono in mente. Per superare il problema puoi usare la matrice di Eisenhower con cui suddividi i compiti in 4 categorie: attività urgenti e importanti, attività importanti ma non urgenti, attività urgenti ma non importanti, attività non urgenti e non importanti. Così ti è chiaro cosa fare subito, cosa delegare e cosa posticipare.
Stabilire una routine fissa
Dobbiamo porci nell’ottica che siamo i capi di noi stesse e decidere quindi come procedere. Per esempio, si può decidere che tutti i lunedi ci si dedica a un compito, il martedì a un altro oppure che si scelgono due slot fissi al giorno per controllare la posta e non si apre la casella mail ogni volta che compare l’avviso sul cellulare.
Bilanciare attività professionali e personali
Puoi inserire compiti che appartengono alla tua sfera privata ma con moderazione. Se nelle ore da dedicare al lavoro ci infili lavatrice, spesa e cucina, il tuo effettivo spazio di lavoro si restringe troppo e non riesci a rispettare le scadenze previste.
Aggiornamento: fondamentale per lavorare in proprio
Come freelance si fa un doppio lavoro: il lavoro vero e proprio e la ricerca dei clienti. Spesso del secondo ci si dimentica, ma la promozione dell’attività va fatta in modo sistematico, cercando anche nuovi modi di comunicare. Poi va sempre messo in conto uno spazio per la formazione: oggi tutti i mestieri implicano un lifelong learning, quindi anche la programmazione dei corsi da seguire entra in una tabella di marcia efficace.