Persino Virginia Woolf, che difficilmente immagineresti scatenarsi a ballare, diceva che la musica risveglia un istinto barbarico addormentato nelle nostre vite sobrie. «In un secondo dimentichi secoli di civiltà e cedi a quella strana passione che ti fa girare follemente per la stanza» scriveva. «È come se una corrente d’acqua ti trascinasse via con sé». Chi può dire di non aver mai provato questa sensazione? Parte la canzone preferita e si viene travolti da una voglia irrefrenabile di alzarsi in piedi e accordare il corpo al suo ritmo.
Siamo nati per ballare
«La danza è movimento e il movimento è vita» dice Peter Lovatt, ex ballerino professionista, psicologo e ricercatore della Cambridge University, a capo del Dance Psychology Lab e autore del libro The dance cure (peterlovatt.com). «Siamo nati per ballare. Farlo cambia il modo in cui pensiamo e ci sentiamo. C rende più consapevoli delle nostre emozioni e più propensi al social bonding (il legame sociale, ndr). Bastano 10 minuti per rilasciare le endorfine e ridurre lo stress. In vent’anni di ricerche abbiamo dimostrato che quando le persone ballano insieme cambiano la relazione tra loro. Sono portate a fidarsi l’una dell’altra e instaurano una forma di comunicazione non verbale che le connette a livello emotivo».

Per cosa fa bene ballare
Ma c’è di più: ballare trasforma il sistema nervoso. «Stimola la creatività e insegna a trovare soluzioni alternative anche nella vita» prosegue Lovatt, conosciuto nel mondo anche come Doctor Dance. «Improvvisare i movimenti al suono di una musica allena il cervello a uscire dagli schemi. Abbiamo condotto vari esperimenti con pazienti malati di Parkinson. Per loro anche solo il gesto di portare un bicchiere d’acqua alla bocca richiede capacità di improvvisazione e di trovare soluzioni alternative. Dopo 12 settimane di lezioni di Charleston, Bollywood e pop dance abbiamo rilevato una riduzione del senso di depressione, rabbia e tensione e il miglioramento dell’equilibrio e del pensiero creativo. Quindi il messaggio è: in qualsiasi mood vi troviate, fate un favore al vostro corpo e alla vostra mente, ballate!».

In Italia i festival per ballare tutta l’estate
Quanto la danza sia un linguaggio universale, capace di parlarsi con altre forme di creatività, lo abbiamo toccato con mano in sei teatri storici delle Marche, con Arte & Artigianato, manifestazione tra le più originali e interessanti di questi primi mesi del 2025. Sui palcoscenici i giovani talenti della danza contemporanea hanno dialogato con oggetti di scena pensati da ceramisti, corniciai, pellettieri, artisti del legno, della legatoria e molti altri maestri dell’artigianato artistico del territorio. Ma gli appuntamenti dell’estate sono tanti. Fino al 14 giugno, in teatri e spazi del centro e della periferia di Torino, si tiene Interplay, il festival internazionale di danza contemporanea (mosaicodanza.it). In pista 24 le compagnie provenienti da 8 Paesi: il 31 maggio la danzatrice Stefania Tansini propone una performance con le donne di uno dei quartieri più multietnici della periferia torinese coinvolgendo i cittadini in una parata per strada, dal 5 al 7 giugno la compagnia Losinformalls tiene un workshop di improvvisazione per uscire dalla zona di comfort e lasciarsi andare con musica, canto e movimenti acrobatici, il 15 luglio il coreografo Nicola Galli porta il pubblico a ballare nella natura.
A Roma dal 16 giugno al 9 luglio c’è Fuori Programma con lezioni aperte, show en plein air al tramonto, musica dal vivo, installazioni coreografiche con artisti e produzioni provenienti da Libano, Spagna, Scozia e Irlanda del Nord. Il 5 luglio lo spettacolo Totentanz-Morgen ist die Frage inizia con una sorta di seduta spiritica che coinvolge il parterre (fuoriprogramma.com). I migliori ballerini di swing, rock’n’roll e boogie woogie invece si danno appuntamento al festival Summer Jamboree Dance, a Senigallia (An). Da non perdere il Boot Camp, dal 2 al 9 agosto. Otto giorni per imparare a muovere i primi passi o approfondire lo stile preferito con insegnanti da tutto il mondo (da 55 euro, summerjamboree.com). Infine, a Castellana Grotte (Ba) il World Dance Movement richiama compagnie da 35 nazioni e propone corsi di danza aerea e acrobatica, show e feste in masseria (dal 3 al 19 luglio, worlddancemovement.com).

Alla Biennale si impara a ballare tra i cyborg
La Biennale di Venezia ospita il Festival internazionale di danza contemporanea dal 17 luglio al 2 agosto e propone performance e laboratori aperti a tutti sul tema “Myth Makers/Creatori di miti”. Tra le installazioni c’è On the other earth del coreografo britannico e direttore del festival Wayne McGregor che avvolge il pubblico nel primo schermo cinematografico al mondo con tecnologia sensoriale a 360 gradi (nella foto sotto). Impossibile non ballare tra 26 milioni di pixel e un sistema audio a 32.4 canali. Se poi sei curiosa di vedere da vicino sei danzatori-cyborg che, armati di esoscheletri robotizzati, si muovono al ritmo della musica techno, non perdere lo spettacolo U>N>I>T>E>D il 17 e 18 luglio (labiennale.org).

Nascono gli alberghi che ti fanno ballare
Proprio basandosi sugli studi di Lovatt e sull’impatto che il movimento ha sul benessere psicofisico, la catena nhow Hotels & Resorts (nella foto sotto) ha lanciato la campagna dance nhow, change now che coinvolge tutte le sue strutture (anche il nuovo hotel che sarà inaugurato il 9 giugno a Roma). A Milano verranno organizzate lezioni di dancing yoga, a Francoforte eventi immersivi con i dj, ad Amsterdam Salsa & Bachata Nights. Il nhow di Berlino, poi, è tutto dedicato alla musica. Dagli ascensori a tema pop, rock, jazz alla possibilità di avere una chitarra Gibson in camera, a un vero studio di registrazione dove hanno lavorato Lacuna Coil e Skrillex, il produttore di musica elettronica che ha collaborato con Justin Bieber (la doppia costa da 145 euro con colazione, nhow-hotels.com).

C’è una città che fa ballare locali e turisti
In Francia l’appuntamento da segnare è il Montpellier Danse: oltre agli spettacoli, dal 22 giugno al 4 luglio alle 10 del mattino gli artisti del festival danno lezioni gratuite a tutti in parchi, cortili, piazze (france.fr/it). Non è necessaria alcuna esperienza, basta indossare scarpe comode e seguire le istruzioni del coreografo. Il 22 e 23 giugno l’attrice e acrobata Camille Boitel coinvolge tutti in una esibizione partecipativa perché «l’opera d’arte è un atto di fiducia nei confronti dello spettatore» (montpellierdanse.com). Allora, cosa aspetti? Posa il giornale, saluta l’estate che sta arrivando e scatenati, lo prescrive lo psicologo!