Libri ovunque. Dentro l’ex cinema, nella vecchia macelleria, sugli scaffali all’aperto, lungo i marciapiedi. Libri che riempiono antiche case in pietra, disegnano corridoi, invadono vetrine, s’impilano sul pavimento. Libri usati, nuovi, rari, libri a una sterlina da lasciare nel salvadanaio della Honesty Bookshop (dove non esistono né proprietari né commessi, solo la fiducia). Benvenuta ad Hay-on-Wye, capitale mondiale del libro, nemmeno duemila anime al confine tra Inghilterra e Galles.

Hay-on-Wye, nel Galles del sud

Il merito va tutto ad Richard Booth, eccentrico libraio visionario che negli anni ’60 iniziò a far arrivare in paese montagne di libri acquistati in ogni angolo d’Europa, accatastandoli in ogni spazio libero. La sua passione trasformò rapidamente questo piccolo villaggio in un’attrazione, spingendo fin qui intellettuali, scrittori, bibliofili e lettori da tutto il mondo.

Galles del sud: libri, festival e buoni indirizzi

Da allora Hay-on-Wye è sinonimo di vitalità culturale, soprattutto in primavera, quando il sole restituisce luce e colore ai suoi vicoli e ci si prepara per l’Hay Festival. L’edizione di questo 2025, dal 22 maggio al 1° giugno, avrà come tema il rapporto tra intelligenza artificiale, politica e futuro (hayfestival.com). I booklover hanno già studiato il fitto programma tra talk, workshop e reading, e stanno già sognando il via vai fuori e dentro alle librerie. C’è Booth’s, la più storica e scenografica che è una cattedrale del libro. Ci sono quelle più piccole e specializzate come Mostly Maps, dedicata a carte geografiche e antichi atlanti, o The Poetry Bookshop e Green Ink Booksellers, rifugi per chi cerca edizioni fuori catalogo o titoli introvabili.

Immagina di sederti tra gli scaffali, un libro tra le mani e una tazza di tè accanto: che storia ti racconterà la copertina polverosa che hai scelto? Passeggiando per i vicoli, si percepisce quasi l’odore della carta ingiallita, la frenesia tranquilla di chi cerca il prossimo tesoro tra le pagine. Intorno, ristoranti accoglienti come Chapters, piccole boutique dove regna l’hand made, concept store come The Old Electric Shop e caffè che propongono torte fatte in casa.

Una selezione di libri Ladybird in vendita in una libreria dell’usato a Hay-on-Wye. Foto: Nigel J. Harris/Shutterstock

Il Galles del Sud in versione primaverile

Da questo villaggio speciale parte un viaggio on the road che attraversa il sud-est del Galles e che a maggio regala il meglio di sé tra luce limpida e colori saturi. Chiuso tra i rilievi del Bannau Brycheiniog e la costa dell’estuario del Severn, è il punto in cui si collega all’Inghilterra.

Ci sono cittadine come Monmouth e Abergavenny, piccoli centri agricoli, ex valli minerarie e un paesaggio che cambia in pochi chilometri: altipiani, boschi, strade panoramiche, laghi, rovine medievali. Il cuore è il Brecon Beacons National Park, una delle aree protette più vaste del Regno Unito. Qui si alternano crinali battuti dal vento, valli ombrose come la Cwm Llwch e cascate nascoste come Sgwd yr Eira, dove i sentieri sfiorano il velo d’acqua.

Un paesaggio per viaggiatori lenti

Uno degli itinerari più noti è quello che porta al Pen y Fan, la cima più alta del Galles meridionale: un percorso ben tracciato, adatto anche a escursionisti non esperti, che nelle giornate limpide regala viste fino alla costa.

Un paesaggio che sembra disegnato per camminatori e viaggiatori lenti, tra cancelli di legno da aprire e richiudere a mano, muretti a secco e pecore cariche di lana. Non ti servono app o Gps: i percorsi sono ben segnalati da cartelli in legno, spesso accompagnati da mappe illustrate ai punti di partenza. Basta scegliere una direzione e lasciarsi guidare dal cammino, dimenticando cos’è la fretta.

Le insegne dei negozi, nel centro di Abergavenny. Foto: Tom Martin/Visit Wales

Galles del sud: sotto il cielo del Gospel Pass

Una volta tornati alla guida dell’auto, una delle strade più spettacolari raggiunge il Gospel Pass, un valico stretto e tortuoso che sale fino ai 549 metri di quota.

Chi lo affronta a piedi o in bici, lo fa per la vista: un panorama ampio e nitido sulla valle di Ewyas e sulle Black Mountains che marcano il confine dell’orizzonte. In cima, il silenzio è rotto solo dal vento che soffia tra le rocce. Scendendo di quota, ai piedi del valico, le rovine di Llanthony Priory sono un’infilata di archi gotici aperti al cielo. Monastero fondato nel XII secolo da un gruppo di canonici agostiniani, ha conosciuto secoli di splendore, saccheggi, abbandoni. Oggi, oltre alle sue rovine, ci sono un hotel privato e un piccolo pub con tavoli segnati dal tempo, un camino acceso e birre locali da spillare con calma.

In canoa nel Brecon Beacons National Park. Foto: Visit Wales

Libri e cucina ai piedi delle Black Mountains

Da qui, la strada curva tra le colline e porta ad Abergavenny, cittadina ai piedi delle Black Mountains che si sta facendo conoscere per la vocazione gastronomica. A proposte stellate come il Walnut Tree si alternano menu vegetariani e creativi come quelli di The Art Shop & The Chapel, serviti in un ambiente giovane e rilassato, con pareti di mattoni e un piccolo shop che vende marmellate artigianali, libri illustrati e oggetti di design.

La passione per la cucina culmina a settembre (quest’anno il 21 e il 22) durante l’Abergavenny Food Festival, appuntamento tra i più importanti del Regno Unito, che trasforma le strade in un laboratorio del gusto tra show cooking, degustazioni e prodotti locali.

Così, dai tavoli di un ristorante agli scaffali di una libreria fino alle vette del Pen y Fan, in questo angolo di Galles tutto si muove in equilibrio: tra pensiero, movimento e nutrimento. Funziona. E non succede spesso.

L’orto del ristorante sostenibile Chapters. Foto: Simon Graham

Viaggio nel Galles del Sud: informazioni utili

Come arrivare

Con Ryanair (ryanair.com) o EasyJet (easyjet.com) si vola a Bristol dalle principali città italiane. Dal terminal, bastano 30 minuti di auto per raggiungere il confine con il Galles. Consigliata l’auto a noleggio (hertz.it) per muoversi tra villaggi e parchi naturali.

Dove dormire

The Angel Hotel, locanda georgiana ad Abergavenny, ha stanze spaziose, atmosfera d’epoca e un elegante tè delle cinque servito con porcellane vintage (angelabergavenny.com, doppia b&b da 170 euro). A Hay-on-Wye, The Old Black Lion è una locanda del XVII secolo con camere intime, arredi tradizionali e un pub che serve birre locali e piatti della cucina gallese (oldblacklion.co.uk, doppia da 140 euro).

Dove mangiare

The Walnut Tree è lo stellato dello chef Shaun Hill: selvaggina, pesce di costa e porzioni essenziali (thewalnuttreeinn.com). In centro ad Abergavenny, The Art Shop & Chapel è una ex cappella del XIX secolo con giardino interno. Ottimi i pancake alla zucca e il curry di ceci (artshopandgallery.co.uk).

PER INFO visitwales.com; visitbritain.it