Il tiger`s nest in Bhutan

La “Svizzera dell’Asia” meta di tendenza per il 2024: scoprire il Bhutan

L'ultimo regno himalayano, conosciuto come il Paese della felicità, offre un'esperienza di viaggio indimenticabile. E al ritorno non si è più le stesse

È conosciuto come il Paese più felice del mondo: in Bhutan, un Paese dell’Asia meridionale situato tra India e Cina, il valore politico ed economico non viene misurato in base al prodotto interno lordo (Pil), ma in base al tasso di felicità dei suoi abitanti. Conosciuto come la “Svizzera dell’Asia“, è destinato a diventare la destinazione di viaggio più unica e di tendenza del 2024.

Fino agli Anni Settanta era irraggiungibile

Non che per il piccolo Paese incastonato tra le rocce dell’Himalaya sia una novità: già nel 2020 la famosa guida turistica Lonely Planet lo aveva indicato tra le mete top. E dire che fino agli Anni Settanta recarsi in questo regno ricoperto per oltre il 60% da foreste – il Bhutan è il primo Paese al mondo a emissioni negative – era impossibile. I suoi confini erano chiusi agli stranieri.

Oggi è possibile visitarlo, anche se il viaggio in aereo per arrivarci è molto lungo e l’esperienza non è proprio economica. Ma ne vale la pena: il Bhutan è una destinazione serena, che ti coinvolgerà ospitandoti in lodge di lusso, templi in cima alla scogliera e trekking ricchi di fauna selvatica e cultura buddista.

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Prima tappa: Paro

Tappa obbligata per chi arriva dal resto del mondo è la città di Paro, dove si trova l’aeroporto internazionale. Quando l’aereo starà per atterrare, guarda fuori dal finestrino lo spettacolo delle cime innevate dell’Himalaya. Potresti avere la sensazione che il velivolo stia andando a schiantarsi contro le rocce, ma all’improvviso davanti ai tuoi occhi si aprirà lo spettacolo di piccolo aeroporto in mezzo alla natura.

A soli 10 minuti dallo scalo si trovano il Museo Nazionale, la fortezza di Rinpung Dzong e l’iconico Taktshang Goemba, altrimenti noto come il Monastero del Nido della Tigre. È anche la sede del Paro Weekend Market, dove potrai scegliere tra una serie di souvenir fatti a mano.

Il grande Buddha in Bhutan

La fortezza di Thimphu

La capitale del Bhutan è Thimphu, dove si trova la fortezza governativa del Thimpus Dzong, situata sul fiume Wang Chhu. Il Mojo Park merita una visita, mentre se, dopo il tramonto, hai voglia di un drink e di un ballo, non farti mancare una capatina all’area Grey.

La valle di Gangtey ospita il Gangtey Goemba, uno splendido monastero del XVII secolo, ma la regione è la migliore per gli avventurieri che desiderano fare escursioni, andare in bicicletta e fare trekking. Se poi hai voglia di fare un’esperienza spettacolare, dirigiti a 12 ore dalla capitale fino a Laya, il villaggio più alto di tutto il Paese, con una vista mozzafiato sull’Himalaya. Si tratta di un villaggio senza auto, che coltiva funghi e alleva yak e, se ci vai a fine ottobre, il Royal Highland Festival, che offre recite di poemi epici.

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Cosa vedere in Bhutan

Il Bhutan è un posto ideale per chi ama il campeggio, grazie all’enorme quantità di spazi verdi e foreste. C’è la possibilità di soggiornare in lussuose tende nelle pinete oppure si può campeggiare in modo più accidentato a un’altitudine più elevata. L’inquinamento luminoso praticamente non c’è: immagina la vista mozzafiato delle stelle, magari accompagnata dalla sostanziosa cucina che questo Paese offre.

Trekking tra le gru dal collo nero

Durante il giorno i trekking e le escursioni sono un ottimo modo per trascorrere il tempo. Si può attraversare l’intero paese a piedi sul Trans Bhutan Trail ed è ricco di fauna. Se decidi di fare questa esperienza, porta con te un binocolo.

Se poi ti rechi in questa zona tra la fine di ottobre e la metà di marzo, potresti avere la fortuna di vedere le famose gru dal collo nero in via di estinzione, che migrano dal Tibet.

Una danza tradizionale in Bhutan

Il Bhutan in bicicletta

Un altro modo per visitare il regno – il Bhutan è una monarchia – è in bici. Si sono sentieri facili per principianti e anche sentieri più difficili in montagna. In Bhutan operano tour specializzati che possono personalizzare la tua esperienza ciclistica in base al tuo livello e pianificare i siti che desideri vedere.

Il rafting è un’altra attività che puoi provare su uno dei sette fiumi principali del Bhutan: Puna Tsang Chhu, Wang Chhu, Sankosh River, Mangde Chhu, Mo Chhu e Drangme Chhu. Ma potresti essere coinvolta anche in uno degli sport tradizionali del Paese: qui tutti impazziscono per il tiro con l’arco.

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Costo medio di un viaggio in Bhutan

L’unico aspetto negativo, come accennato prima, sono i costi. Il Bhutan non è una destinazione economica. I visitatori pagano una tassa giornaliera per lo sviluppo sostenibile, il che significa che i loro viaggi vanno direttamente a beneficio del popolo bhutanese e dell’ambiente. Ma proprio a causa di questa tariffa giornaliera (circa 90 euro a a persona al giorno) l’affluenza turistica è bassa.

Inoltre, non ci sono nemmeno voli diretti per il Bhutan, quindi bisogna fare almeno uno scalo prima di arrivare a Paro. Cibo, bevande, alloggio e trasporti sono, invece, tutti abbastanza economici.

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