cimitero monumentale milano
Cimitero Monumentale di Milano

Nei cimiteri oggi si va anche per le opere d’arte

Superati finalmente i pregiudizi, molti viaggiatori inseriscono i cimiteri più importanti nei loro tour. Per ammirare opere d’arte meravigliose o per rendere omaggio ad artisti e a personaggi illustri

I cimiteri sono affascinanti musei a cielo aperto con sculture e opere architettoniche di valore. Ma non solo: leader politici, cantanti e poeti spesso continuano ad avere un seguito anche post mortem e sempre più città e tour operator propongono itinerari sulle loro tracce. «Negli ultimi anni ho visto crescere il numero di turisti interessati a visitare gli splendidi cimiteri del nostro Paese» spiega Valeria Celsi, guida, autrice del blog Percorsi d’arte funeraria e del libro Le guide di pietra. Viaggio al cimitero monumentale di Milano. «Finalmente si è vinto il pregiudizio che portino sfortuna e si è capito che hanno storie da raccontare e opere da mostrare».

Il cimitero di Milano

Ad accogliere i visitatori al Cimitero Monumentale è il Famedio, il suo edificio più famoso, luogo di sepoltura dei milanesi, di origine o adozione, che hanno dato lustro alla città e all’Italia. Da Alessandro Manzoni a Salvatore Quasimodo, da Bruno Munari a Carla Fracci, da Dario Fo e Franca Rame a Enzo Jannacci, Gabriele Basilico e Alda Merini. Su monumentale.comune.milano.it si trovano gli eventi in programma e gli itinerari a tema. Tra questi, il tour Al Camparino prende il nome dello storico bar in centro che aveva come clienti l’artista Carlo Carrà e il direttore d’orchestra Arturo Toscanini. Parte dall’edicola della famiglia Campari, passa dalla cappella Pirelli e finisce al monumento Boito, architetto e fondatore del Politecnico di Milano. Al Monumentale ogni sepoltura racconta una storia.

Il Cimitero Monumentale di Staglieno

Genova Tomba Paradis nel Cimitero di Staglieno cimiteri
La Tomba Paradis nel Cimitero di Staglieno

Oltre ai nomi illustri dei personaggi che qui riposano, Staglieno vanta una schiera di visitatori famosi: il filosofo Friedrich Nietzsche, l’imperatrice Sissi e, per venire ai giorni nostri, Peter Hook, il bassista del gruppo post-punk Joy Division che anni fa visitò la tomba Appiani che appariva sul suo album Closer. Non è un caso che Ernest Hemingway l’abbia definito “L’ottava meraviglia del mondo moderno”. «È il più grande d’Italia sì, ma la sua bellezza si deve a un mix particolare di architettura e natura» spiega Celsi. «I porticati culminano in un Pantheon alle cui spalle sale una collina ricoperta di alberi. La visione toglie il fiato». Qui riposano Nino Bixio, Giuseppe Mazzini, ma anche Fabrizio De André e Fernanda Pivano. Per scoprire i segreti del cimitero, all’Infopoint di piazzale Resasco si trovano mappe e indicazioni sulle visite dei weekend di novembre e dicembre (staglieno.comune.genova.it/visite).

Il più famoso tra i cimiteri: Père-Lachaise a Parigi

È uno dei più famosi al mondo perché la coda di fan davanti alla tomba di Jim Morrison non si esaurisce mai. Così pure quella che rende omaggio al genio caustico di Oscar Wilde (in passato le ammiratrici hanno lasciato mille baci di rossetto sulla lapide, ora non è più possibile). Tra gli ospiti famosi ci sono anche gli scrittori Molière, Colette e Proust, i cantanti Yves Montand ed Edith Piaf, il pittore Camille Pissarro. Nonostante i 3 milioni di visitatori all’anno, il Père-Lachaise conserva un’atmosfera tranquilla nella natura (pere-lachaise.com). Il consiglio per visitarlo è iniziare dalla Porte Gambetta, nella parte superiore, per poi scendere o partecipare a un tour guidato (da 20 euro, getyourguide.it). Nel cimitero di Montmartre, invece, si ha l’impressione di camminare in un grande parco di aceri e tigli dove riposano nomi come Stendhal, Émile Zola e la cantante Dalida (paris.fr).

Il vecchio cimitero ebraico di Praga

Quello che colpisce subito lo sguardo quando si visita il vecchio cimitero di Praga è l’incredibile quantità di lapidi. La più antica risale al 1439, l’ultima al 1787. Per 300 anni è stato l’unico luogo in cui gli ebrei della capitale ceca potevano seppellire i loro morti. Da non perdere i disegni con cui sono decorate: un paio di forbici per i sarti, pinze per i medici, ma anche volpi, orsi e grappoli d’uva (il museo ebraico di Praga propone tour con audioguida, jewishmuseum.cz). Chi cerca la tomba di Kafka però rimarrà deluso: è sepolto nel nuovo cimitero ebraico, nel quartiere di Žižkov.

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A Hollywood nei cimiteri si fanno musica e yoga

Le star americane del cinema e della musica scelgono l’Hollywood Forever Cemetery come ultima, lussuosa, dimora. Non c’è molto silenzio però, perché tra le tombe di Judy Garland, Rodolfo Valentino e i fratelli Ramones vengono spesso organizzati concerti, mostre, classi di yoga. Il programma è su hollywoodforever.com.

E a Roma…

È l’undicesimo Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, l’ultimo personaggio di spicco del nostro Paese a essere stato sepolto nel cimitero acattolico di Roma. In questo giardino pieno di verde e sculture romantiche a lato della Piramide Cestia, in zona Ostiense, si trova anche la tomba di Andrea Camilleri. Di fronte alla sua lapide la figlia Andreina disse: «Qui avrà tanti compagni con cui parlare». Sì, perché il camposanto ospita anche Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda e i poeti inglesi Percy Bysshe Shelley e John Keats.

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