rifugi natura design

La notte nel bosco che non ti aspetti

Architetti, designer e sognatori si sono messi al servizio della natura e della nostra voglia di pace e relax. Sono nati così questi posti unici. Rifugi per l’anima, da regalarsi anche solo per un weekend.

In Piemonte, nel vecchio essiccatoio

Lou Estela, il vecchio essiccatoio trasformato in rifugio di design a Moiola

Lou estela è un nido per due nato dal recupero di un vecchio essiccatoio per le castagne del 1871, in un paesino alpino nella Valle Stura. Al volume in pietra è stato aggiunto un corpo ex novo in legno di larice, essenza locale, che come un cannocchiale si sviluppa in lunghezza e punta alle montagne. Memoria contadina e design contemporaneo si fondono in perfetta armonia con il paesaggio. Si potrebbe stare ore a guardare fuori, seduti sulle iconiche Egg chair di Arne Jacobsen.

«Lou estela è il nostro quarto figlio, il piano B della nostra vita» racconta Simona Lamberti, che ha lasciato un lavoro in multinazionale per vivere qui con il marito Loris Emanuel e i loro tre figli. È lei che prepara la prima colazione, tra prodotti di artigiani virtuosi e biscotti fatti in casa. E che organizza espe- rienze speciali per gli ospiti: la passeggiata in montagna sotto le stelle, la slitta con i cani quando c’è neve e il concerto privato di violoncello nel giardino davanti casa (www.louestela.com; una notte per due, 180 euro).

Rifugi design immersi nella natura: tra le Alpi Liguri, sul letto open air

Selucente, progetto di ospitalità nato a Garessio (PH: Andrea Ferrari Pepe)

Selucente è come una fiaba, una borgata alpina nell’Alta Val Tanaro, abbandonata e tornata a nuova vita: un pugno di cascine, un fienile, una chiesetta in pietra, il forno e una scuola elementare. Tutt’intorno il respiro della montagna e dei boschi. Nel 2021, quattro amici, tra cui due giovani architetti, se ne innamorano, la acquistano e ristrutturano preservando ove possibile i manufatti originari.

Legno di castagno, corten, calce, terra cotta e cruda si mescolano con la pietra antica. Il risultato è un luogo dove passato rurale e design contemporaneo si integrano perfettamente. Si dorme nel fienile della segale riattato come un loft o nella GlamBOX, chalet in legno e vetro con letto estraibile open air. Più appartati, i due StarsBOX (www.starsbox.it), una sorta di tenda capanna in legno, ispirata ai giacigli dei pastori, con il tetto che si spalanca. «Per ubriacarsi di stelle e illuminarsi di fresche albe» dicono Fabio Revetria e Lara Sappa, autori del progetto con il loro studio, Officina82, che ha vinto premi internazionali (www.selucente.it; da 150 a 260 euro a notte).

Rifugi design immersi nella natura: in Umbria, abbracciati da una quercia

La vista panoramica dalla Waldenhouse

La Waldenhouse Casarampi è una scatola di legno e vetro tra le montagne umbre, molto più della realizzazione di quella casa sull’albero che tutti abbiamo sognato almeno una volta da bambini. Sei a cinque metri di altezza, in un luogo incontaminato: tutt’intorno i rami di una quercia centenaria. Dentro, design essenziale, fuori, pecore e cavalli al pascolo. Un progetto rigoroso, sostenibile e antisismico, nato dall’idea di Francesco Rampi, trentenne giramondo e fotografo professionista, e dal genio dell’architetto Paolo Scoglio.

«Ci abbiamo messo quasi otto anni per concretizzarlo e abbiamo aperto nel maggio del 2023» racconta Francesco che nel nome si è ispirato al celebre testo di Henry David Thoureau Walden ovvero Vita nei boschi. I Rampi vivono qui da sempre, in questa frazione minima di Sellano, provincia di Perugia, dove d’inverno si contano in tutto otto abitanti; coltivano farro e lenticchie, accompagnano gli ospiti a vivere esperienze autentiche in sella agli asini o li fanno salire a bordo di una jeep vintage cabrio per portarli alla scoperta di boschi e sentieri fuori dal mondo (www.waldenhousecasarampi.com, la casa può ospitare due adulti e un bimbo, prezzo 400-460 euro a notte).

In Toscana nella casa su ruote

La casa mobile Younicube

Younicube è una cabin di design su ruote, progettata per essere trasportata in luoghi incontaminati. Un progetto pioneristico, nato da meno di un anno, da un’idea di Paola Stella, avvocato nella vita, con la passione per il design e la natura. È un piccolo spazio, dalle linee essenziali, costruito prevalentemente con materiali naturali, dotato di tutti i comfort e di grandi finestre per un contatto intimo e continuo con il paesaggio.

Ogni cube è off-grid ovvero totalmente autosufficiente e senza allacci alla rete idrica e fognaria. «Funziona prevalentemente a energia solare e utilizza un sistema di taniche per rifornirsi di acqua per un uso consapevole e sostenibile delle risorse» racconta Paola. Il primo modulo è stato posizionato in Toscana, nelle terre di Pisa. Come gli altri rifugi design, perfette di immergersi nella natura, nella pace e nel silenzio grazie a un uliveto centenario della Badia di Morrona (www.younicube.it; da 270 a 298 euro a notte per due persone).

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