Tra i borghi della Valle Isarco

Una passeggiata a Chiusa

Chi ama le vacanze itineranti, in Valle Isarco, può vedere luoghi molto diversi senza fare troppi chilometri. A partire da Chiusa che, con le facciate merlate dei palazzi, i bovindo e gli antichi stemmi delle locande, è entrato nell’esclusiva cerchia dei borghi più belli d’Italia (klausen.it). Del resto ha da sempre affascinato poeti e artisti: nel 1494 Dürer fece tappa qui durante il suo grand tour e lo ritrasse nell’opera La grande fortuna. L’amore per l’arte resta vivo nelle sale del museo civico e per le strade del centro che ospitano la mostra diffusa L’arte a regola d’arte con opere di Fortunato Depero e Adriano Eccel (fino al 17 agosto, suedtirol.info). A poca distanza l’altopiano di Villandro offre ai più sportivi percorsi segnalati che si srotolano tra pascoli, laghi e baite vista Sciliar, Odle e Sella. Mentre da Barbiano, soprannominato “il paese dalla torre pendente” parte un percorso che porta a Bagni Tre Chiese, un pugno di edifici centenari con tre cappelle gotiche collegate tra loro.

La piscina dell'Hotel Gnollhof a Chiusa
La piscina dell’Hotel Gnollhof a Chiusa

Un buon punto di partenza per un tour è l’Hotel Gnollhof a Chiusa, oasi di pace al limitare del bosco di Gudon. La Spa ha una piscina panoramica a sfioro e propone massaggi con erbe alpine (da 120 euro a testa con colazione, buffet a mezzogiorno, cena e Spa, gnollhof.it).

Il consiglio in più Chi fa base a Vipiteno può scegliere l’Hotel Engels Park Cuore felice. L’albergo diffuso, circondato da un parco, propone la “life-changing cuisine”: rafforza il sistema immunitario senza privazioni (da 111 la doppia, engelspark.it).

La Toscana che non ti aspetti

Questa è la bella Toscana ma con qualcosa in più perché i paesi dell’entroterra a sud di Cecina conservano ancora un ritmo a misura d’uomo anche nei mesi estivi (visittuscany.com). Per scoprirla lentamente basta inforcare la bici e seguire la Bolgherese, che passa accanto alle vigne dei grandi vini, ai campi di olivi e ai casali di pietra.

I cipressi di Bolgheri
I cipressi di Bolgheri

Partendo da Donoratico, dopo 12 km la strada sbuca sul viale dei cipressi alti e schietti di Carducci che portano dritti a Bolgheri. Alla meta lo splendido borgo è anticipato dalla chiesa medioevale dei santi Giacomo e Cristoforo. I più esperti, o chi ha noleggiato una bike elettrica, proseguono sulla bolgherese verso Bibbona o puntano a Castagneto Carducci, seguendo un anello che da Sassetta porta a Monteverdi Marittimo e si tuffa nella val di Cecina. La ricompensa è un pomeriggio tra le vasche esterne delle Terme di Sassetta, un comune di 400 abitanti incastonato nella Val di Cornia (termedisassetta.it) o una passeggiata nel giardino emozionale con aiuole fiorite, orti ornamentali e sentieri labirintici del podere La Gualda Vecchia dove si può dormire (da 95 euro, soggiorno minimo 2 notti, lagualdavecchia.it).

Il consiglio in più Tappeti persiani sull’erba, buona musica e buoni vini: è la formula del Bolgheri Green, un locale tra le vigne della Bolgherese (poderearduino.com).

Val di Mello, la piccola Yosemite

val di Mello
Uno dei laghetti della Val di Mello

La chiamano piccola Yosemite perché, con i suoi percorsi lungo il fiume, le alte pareti da scalare, i piccoli laghi e le cime sullo sfondo, la Val di Mello ricorda per bellezza il famoso parco carliforniano. È il posto giusto per una piacevole passeggiata in tranquillità e con la famiglia. Il percorso trekking inizia sulla pista ciclo-pedonale che costeggia il torrente Masino e, passando accanto al sasso di Remenno che è il monolite più grande d’Europa, arriva a San Martino. La strada prosegue in direzione Ca’ Panscer fino al laghetto del Qualido e poi al più conosciuto e suggestivo Bidet della Contessa, fino ad arrivare a Cascina Piana. Poi si entra nel bosco passando per il torrente Torrone e per la cascata della Chiusa. Costeggiando il margine inferiore delle Placche dell’Oasi, si prosegue fino a che si intravedono gli alpeggi dell’Alpe Pioda. I punti panoramici non mancano, verso il fondo si vede la cresta del Monte Disgrazia, la più alta della Val Masino (in-lombardia.it).

Monte Disgrazia
Il Disgrazia

Il consiglio in più I prati migliori per fare un picnic si trovano verso il fondo della valle. Lungo il percorso ci si può divertire a scalare i massi erratici lasciati dal ritiro dei ghiacciai. Proprio in Val Masino, negli anni Settanta, è nato il bouldering, l’arrampicata sui massi, che richiama qui scalatori da tutto il mondo. Le pareti hanno nomi sfidanti, come Precipizio degli Asteroidi, Scoglio delle Metamorfosi, L’alba del Nirvana.

Cullati nelle acque turchesi della Sardegna

La meraviglia della Costa Smeralda senza la frenesia (sì, anche qui è possibile!) della Costa Smeralda. Dove? A Golfo Aranci, un borgo colorato dalle case dei pescatori che si estende su una lingua di terra affacciata sul golfo di Olbia. Le sue origini risalgono alla civiltà nuragica e, per questo, oltre a spiagge infinite a due passi dal centro e acque turchesi, il paese offre ai visitatori la possibilità di ammirare reperti archeologici come il pozzo sacro di Milis, una camera circolare sotterranea alta 10 metri che può essere raggiunta grazie a quaranta scalini.

I dolcetti in pasta di mandorle, tipici della Sardegna

Chi ama l’arte e la storia, sul lungomare potrà vedere la mostra a cielo aperto della fotografa tedesca Marianne Sin-Pfältzer. Le gigantografie delle immagini, scattate qui negli anni Cinquanta, ripercorrono la storia del borgo e dei suoi abitanti. Per conoscere da vicino la cultura di questi luoghi si può prenotare una delle sette camere e suite del boutique hotel Albero Capovolto, immerso nel silenzio della campagna gallurese.

Il boutique hotel Albero Capovolto

La sua biblioteca è stata realizzata in collaborazione con la Ilisso Edizioni, specializzata nel documentare questo angolo di Sardegna, e custodisce volumi preziosi da leggere all’ombra degli ulivi o nelle stanze arredate con tessuti e oggetti da collezione dell’artigianato tipico. Le antiche ceste per la raccolta delle uova, per esempio, oggi contengono il pane con farine di grani sardi per la colazione (b&b da 194 euro, alberocapovolto.com).

Il consiglio in più Per raggiungere Olbia l’auto può rimanere in garage con il biglietto “treno+nave” frutto della collaborazione tra Grimaldi Lines (grimaldi-lines.com) e Trenitalia (trenitalia.com).

Sicilia, terra di degustazioni

In Sicilia nella Val di Noto c’è una strada del vino immersa nella natura, a poca distanza dal mare, che passa dalle città del barocco e dalle cantine migliori della zona. L’associazione Strada del Vino ha lanciato un programma di escursioni tra vigneti, luoghi d’arte e siti archeologici. Un tour on the road può partire da Noto dove visitare la Cattedrale, Palazzo Nicolaci, il teatro Tina di Lorenzo (una Scala in miniatura) e poi scendere a Marzamemi, il borgo marinaro affacciato sui due mari, Mediterraneo e Ionio, set perfetto per i film. Qui Gabriele Salvatores ha girato Sud e Giuseppe Tornatore L’uomo delle stelle.

Noto vacanze Sicilia

Nell’entroterra, si visitano le migliori cantine della zona con i filari di vigna e gli antichi palmenti (le vasche per la fermentazione del mosto). Ramaddini, in contrada Lettiera, è la culla di vitigni autoctoni come il Nero d’Avola, il Moscato, il Grillo e il Catarratto (ramaddini.com), Planeta Buonivini ha una “cantina invisibile” per minimizzare l’impatto ambientale (planeta.it), Barone Sergio narra la coltivazione della Lucignola, un vitigno “reliquia” perso e recuperato (baronesergio.it). I tour raccontano come da questa terra, dove si facevano solo vini da taglio, oggi si producono grandi rossi (tel. 0931969863).

Noto strada del vino viaggi

Il consiglio in più Lo chef Marco Baglieri ha portato la prima stella Michelin alla città di Noto. Al ristorante Crocifisso due piatti dai menu degustazione e un dessert costano 80 euro (ristorantecrocifisso.it).

Con le bici alla scoperta dell’Alto Adige

I fan del tennis e di Jannik Sinner faranno bene a prenotare qualche giorno in Alto Adige, in Val Pusteria e tenersi pronti perché non è raro vedere il vincitore degli Australian Open passeggiare per le vie di San Candido, dove è nato, e di Sesto, dove vivono i genitori. La valle, del resto, è il luogo ideale dove fare sport tra passeggiate in montagna ed escursioni a cavallo.

Val Pusteria

La piacevole pista ciclabile della Drava da San Candido arriva a Lienz passando il confine con l’Austria. La partenza si trova 500 metri più in alto della meta e i 44 km lungo il fiume hanno bei tratti in discesa tra i boschi adatti anche ai bambini (si torna con un treno che ha vagoni per le due ruote). Gli ospiti di Atto Suites & Cuisine, nel centro storico di San Candido, hanno a disposizione mountain bike gratuite o e-bike con un piccolo supplemento.

L’aparthotel è autosufficiente in termini energetici e occupa gli spazi di un ex panificio-pasticceria di cui ha mantenuto la storica facciata in porfido rosso. Le 4 suite e la penthouse guardano tutte il massiccio del Rondoi-Baranci e la sera il ristorante serve piatti farm-to-table (da 180 euro a notte per 2 persone con colazione, attosuites.com). Tra la Val Pusteria e la val di Marebbe, a Plan de Corones c’è una novità: è stata appena inaugurata la Via Artis, un sentiero circolare di 6 km a 2.275 metri di altezza che porta ad ammirare sei sculture realizzate da artisti locali con il legno danneggiato dalla tempesta Vaia (kronplatz.com).

Il consiglio in più Tutti i lunedì alle 13 si può partecipare a una passeggiata che arriva alle sorgenti della Drava passando per il museo storico Bunker di Dobbiaco (fino al 7 ottobre, 16 euro, suedtirol.info).

La magia delle passeggiate in Trentino

Lungo la Val San Nicolò

Le cime delle Dolomiti si mettono tutte in fila davanti agli occhi di chi raggiunge il passo San Nicolò in Val di Fassa. Il gruppo della Marmolada, il Catinaccio e il monte Sella regalano una vista da contemplare con tranquillità, magari davanti a un buon piatto di polenta al rifugio che la famiglia Planchensteiner ha aperto qui, a 2.340 metri di altezza, su un prato dove non è difficile avvistare marmotte e caprioli. Per raggiungerlo, lasciata l’auto in zona Soldanella Vidor a Pozza di Fassa, si cammina verso la valle, che alterna ampi spazi verdi con piccole baite di montagna, ghiaioni e distese di larici.

Val di Fassa

La salita sul sentiero 608 entra nel bosco e sbuca, sopra le nuvole, su una via pietrosa che sembra finire nel nulla. Basta allungare il passo per scavallare e trovarsi di fronte lo spettacolo delle cime. Dall’altro lato un sentiero scende fino al centro di Alba di Canazei e uno prosegue per il rifugio Contrin, nel cuore del massiccio della Marmolada. Qualsiasi strada si scelga, il filo rosso è la natura immersa in un magnifico silenzio, rotto solo dal rumore dei passi.

Il consiglio in più Ogni martedì d’estate sulla funivia da Alba di Canazei a Col dei Rossi un esperto Cai-Sat indica le cime dolomitiche e dà consigli sulle escursioni (incluso nel prezzo degli impianti, il Panorama Pass per la risalita è su fassa.com). Dal 28 giugno al 22 agosto, la rassegna Canazei Campo Base offre incontri con scrittori e alpinisti come Erri De Luca, Nives Meroi e Tamara Lunger (visittrentino.info).

In Umbria sulle colline di San Francesco

Una distesa di ulivi che percorre il cuore dell’Umbria e unisce borghi di incredibile bellezza. È la fascia olivata lunga 90 km che da Spoleto raggiunge Assisi in un susseguirsi di tesori dell’arte e della cultura (sentierinellafasciaolivata.it). Chiese e abbazie, castelli e ville, luoghi francescani ed eremi monastici si srotolano davanti agli occhi di chi percorre queste vie meno conosciute.

eremo di San Francesco
L’eremo di San Francesco

L’ultimo tratto parte dal borgo di Spello, un pugno di case di pietra sulle pendici occidentali del Monte Subasio incorniciato da morbide colline. In centro, la chiesa di Santa Maria Maggiore custodisce la cappella Baglioni, affrescata da Pinturicchio nel Cinquecento. Il capolavoro colpisce per i colori e la moltitudine di dettagli: a sinistra l’Annunciazione, in fondo l’Adorazione dei pastori, a destra la Disputa di Gesù con i dottori. Una volta fuori, dalla porta Montanara parte il sentiero Seraphico che ripercorre le vie calpestate da San Francesco. Il primo tratto pianeggiante costeggia il monte Subasio, raggiunge l’Eremo delle Carceri e scende ad Assisi. La meta è l’opera di land art Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, un uliveto disposto a tre cerchi che ricorda il simbolo dell’infinito.

Il rientro a Spello è in bus, magari per dormire in una casa di pietra con vista sulla campagna umbra. Gli appartamenti di Buonanotte Barbanera hanno opere d’arte che arrivano dal mondo e giardini privati (da 190 euro a notte, buonanottebarbanera.it).

Relax al Buonanotte Barbanera
Relax al Buonanotte Barbanera

Il consiglio in più Chi ama l’arte questa estate può vedere la mostra Klimt Le tre età alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia (fino al 15 settembre) e la temporanea Burri: Tempere 1947-1990 agli ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello (umbriatourism.it).