Per un weekend fuori porta e fuori dal comune, c’è un’area della Toscana ancora poco toccata dal turismo di massa che unisce cultura, mare e montagna. Tra la Costa degli Etruschi e i borghi continentali, scopri il cuore della Toscana e tutta la sua ricchezza.

Weekend in Val di Cecina: dove inizia la Maremma?

Se bastano le prime cime per decretare l’inizio della regione montana, non è lo stesso per quanto riguarda la Maremma. Secondo il web, si tratta di un territorio dai confini «difficilmente definibili». Lo confermano i cittadini locali, che si dividono tra puristi della flora (secondo cui il paesaggio maremmano vero e proprio non inizia fino a Grosseto) e chi si dichiara orgogliosamente «maremmano».

Per accontentare tutti, si è soliti classificare la zona della Val di Cecina come “alta Maremma” (distinguendola così dalla Maremma grossetana). Tra le località principali della zona spiccano le mete marittime, organizzate per un turismo balneare soprattutto locale (Cecina, Castagneto Carducci e Bibbona). Ma anche i paesi “di passaggio”, come Populonia e Piombino, dove i turisti passano per rincorrere i traghetti o fermarsi qualche giorno.

Vale la pena di scoprire però i borghi più piccoli, che offrono viste mozzafiato e la tranquillità ideale per una vacanza all’insegna del relax. Immersi nella natura ma vicini ai grandi centri abitati e al mare, Bolgheri, Guardistallo, Riparbella e soprattutto Montescudaio sono mete insolite, ma piene di sorprese.

Weekend in Val di Cecina: alla scoperta di Montescudaio

La vista da Montescudaio (AdobeStock)

Inserito tra i borghi più belli d’Italia, Montescudaio è un paese della provincia di Pisa che ospita meno di 3.000 persone. Situato in cima a una collina, si affaccia sul mare di Cecina guardandolo dall’alto. Secondo alcune leggende, la sua posizione rialzata proteggeva i borghi più continentali dalle minacce degli stranieri che avanzavano via mare.

weekend val di cecina
Montescudaio (AdobeStock)

Passeggiando per le stradine del borgo, circondati dai fiori che decorano gli ingressi di quasi tutte le case, è impossibile non notare i dipinti di Stefano Tonelli, pittore del luogo. Durante la pandemia ha regalato a Montescudaio una serie di opere dedicate a personaggi che hanno cambiato il mondo. Esplosioni di colore che hanno l’obiettivo di ricordare da quali idee partire per essere, davvero, migliori.

La natura regna sovrana: dai campeggi alle riserve naturali

Lo hu Montescudaio village

Per un weekend in Val di Cecina all’insegna del detox, non c’è niente di meglio che soggiornare in un luogo completamente immerso nel verde. A 5 chilometri dalle spiagge di Cecina e 8 dal centro del borgo, lo hu Montescudaio village offre servizi di qualità, il massimo del comfort e tariffe competitive.

Situato all’interno della macchia mediterranea, può ospitare fino a 2.500 persone. L’offerta comprende 500 piazzole, ma anche una vasta offerta di case mobili e tende adatte al glamping. Potrai scegliere se trascorrere una giornata in spiaggia o in una caletta, fare una gita all’Isola d’Elba. oppure, spostarti nell’entroterra collinare, magari sorseggiando un buon calice di vino.

Il campeggio hu Camping Montescudaio

Tra le spiagge che si preparano ad essere prese d’assalto dai turisti e la cittadina che comincia a ripopolarsi, a Cecina si trova la Riserva Naturale biogenetica “Tomboli di Cecina”. Si tratta di una pineta creata nel 1839 dall’allora granduca Leopoldo. Oggi tra i tomboli – dune di sabbia create dal vento che proteggono le colture dalla costa – è possibile vedere pini domestici e Limonium etruscum.

La riserva naturale di Cecina (AdobeStock)

E non solo, anche arbusti e ginepri. Si estende per oltre 15 chilometri e comprende 405 ettari di terra: tra le fronde dei suoi alberi, si possono incontrare oltre 160 specie di uccelli, ma anche fauna tipica delle colline (come caprioli faine e istrici), predatori (come falchi e aironi) e ben tre specie diverse di tartarughe (due di mare, una di terra). 

Il vino che non ti aspetti: adieau Sangiovese, bonjour Merlot

A soli 16 chilometri dal campeggio si trova Bolgheri, conosciuta come la capitale nobile del vino. Il suo tesoro, il vino Sassicaia, è nato dall’intuizione del Marchese Incisa della Rocchetta, che – ottenuto tutto il territorio delle campagne livornesi in seguito al matrimonio con Caterina della Gherardesca, ne studiò le particolarità e scoprì che – al contrario delle credenze popolari – aveva tutte le carte in regola per offrire del buon vino.

La tradizione Toscana delle zone del Chianti ha sempre puntato sull’eccellenza del Sangiovese, che per essere di qualità necessita di forti escursioni e di essere protetto dall’aria “salina” del mare. Il territorio di Bolgheri (dal clima mite grazie allo scudo delle montagne, ma salino grazie alla presenza del mare) è invece più simile all’ambiente che si trova al sud della Francia. È dunque al savoir faire di Bordeaux che si deve guardare, prediligendo vini come Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Vernau.

Weekend in Val di Cecina: i nostri consigli

Il ristorante T-Pop

IL PROGRAMMA: Stabilisciti allo hu Montescudaio village e parti in mattinata alla scoperta del borgo; al pomeriggio, goditi una passeggiata in riva al mare a Cecina e un giretto esplorando la Riserva Naturale. Inizia il secondo giorno con una colazione fuori, magari nel centro del grazioso borgo di Bolgheri, poi – se il tempo lo permette – fai un tuffo in piscina e prendi il sole sulle chaise longue del pool bar del hu Montescudaio village. Se invece vuoi scoprire la Toscana dei sogni, spostati in direzione di Volterra e della Valle del Diavolo.

DOVE MANGIARE: Per un aperitivo veloce o un pranzo senza rinunciare al sole è perfetto il pool bar dello hu Montescudaio village, mentre alla sera puoi goderti una pizza napoletana (certificata Pizza Verace!) al ristorante T-Pop. Per immergerti nei gusti tipici della Toscana, tra la natura e una visuale mozzafiato sui colli verde acceso, la Locanda Le Giunche di Guardistallo è l’ideale. Per un’esperienza stellare, invece, rimani a Montescudaio e scegli il ristorante Saqua di Simone Acquarelli by Il Frantoio: manca poco alla conferma Michelin, poi non dire che non te l’abbiamo detto!

COSA BERE: Se non sai cosa scegliere, stay local! I vini di Tenuta La Macchia uniscono gusto, tradizione e imprenditoria femminile: il nostro consiglio è il dolcissimo Aryah (Sauvignon Blanc 100%) per la cena e a fine pasto un assaggio di Continuo, uno spumante brut rosato dal sapore liquoroso.

DA NON PERDERE: la degustazione in una delle cantine della zona. È un servizio offerto dalla stessa Tenuta La Macchia, altrimenti puoi andare verso Bolgheri e scoprire Tenuta Di Vaira. Qui l’espertissima sommelier Claudia organizza una visita di circa due ore tra vigne, Tinaia e baricaia.