Rimini
Il bistrot del Teatro Galli, in piazza Cavour, inaugurato nel 1857 da Giuseppe Verdi

Weekend nella Rimini che non ti aspetti

Non più solo ombrelloni e discoteche: Rimini oggi esibisce con orgoglio la sua bellezza marina e la sua anima colta. Se cerchi una meta per un weekend, qui ti aspettano la passeggiata bord de mer, l’incanto delle vestigia romane e, naturalmente, un tavolo all’aperto nelle tante trattorie doc

Quando saranno terminati (e ormai manca davvero poco), saranno 16 chilometri di passeggiata bord de mer. Un percorso bellissimo, progettato dallo studio Miralles-Tagliabue di Barcellona, che dal porto di Rimini con la ruota panoramica accarezza la spiaggia con i bagni e le altalene, sfiora i dehors degli hotel e dei ristoranti, zigzaga fra le aiuole, le dune ricoperte di vegetazione, le fontane, le isole fitness e gli angoli dedicati allo yoga, tutti già fruibili. «C’è voluto qualche anno prima che chiudessero i cantieri, ma adesso che spettacolo» racconta un pescatore mentre ammira quel waterfront in grado di regalare sorrisi e stupore ai turisti.

Rimini e il belvedere di piazzale Kennedy

A maggio per il bagno in mare è ancora presto, ma si può passeggiare sui percorsi intercalati da panchine a forma di sardoncino (il pesce povero dell’Adriatico), fermarsi al Wellness Tree dedicato all’allenamento callistenico e salire sui due belvedere in corten di piazzale Kennedy, di 9 e 12 metri d’altezza. Da lì si vede tutto: la spiaggia incorniciata da alberi in fiore e praticelli all’inglese, i locali moderni, i tetti della città antica a sottolineare la distanza fra la Rimini urbana e la Rimini del mare.

Tutti in bicicletta

Rimini va scoperta a piedi o ancora meglio in bicicletta come fanno da sempre i riminesi, quest’anno galvanizzati dal fatto che la loro città il prossimo 29 giugno ospiterà la tappa inaugurale del Tour de France. Finiti i tempi in cui questo spicchio di Romagna era solo sinonimo di om- brelloni, discoteche e bomboloni (che comunque ci sono ancora, l’indirizzo giusto per assaggiarli è il chiosco della Jole sul Porto Canale), ora è bello perdersi fra le sue molte anime, marine e culturali, partendo dal centro storico disegnato secondo le regole del cardo e del decumano e rinato grazie a un capillare lifting urbano. In pochi passi con un salto di secoli si ammirano vestigia romane come la Domus del Chirurgo del II secolo e il Ponte di Tiberio terminato nel 21 d.C., monumenti cinquecenteschi, dal Tempio Malatestiano progettato da Leon Battista Alberti, con un affresco di Piero della Francesca, fino al salotto all’aperto di piazza Cavour, dove i riminesi fanno la pausa caffè nell’omonimo bar con i tavolini all’aperto, accanto all’elegante facciata del Teatro Galli, inaugurato nel 1857 da Giuseppe Verdi.

Rimini
L’interno dell’elegante Teatro Galli in piazza Cavour a Rimini

Alle sue spalle si staglia il profilo di Castel Sismondo, la residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini nel XV secolo, per il quale lavorarono artisti del calibro di Filippo Brunelleschi.

La residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta che ospita il Fellini Museum
La residenza-fortezza di Sigismondo Pandolfo Malatesta che ospita il Fellini Museum

Da un paio d’anni è la casa del Fellini Museum che ripercorre, con immagini, oggetti e giochi interattivi, la vita e la carriera del regista nato a Rimini poco più di un secolo fa.

Il Fellini Museum con immagini, oggetti e giochi interattivi
Il Fellini Museum con immagini, oggetti e giochi interattivi

Da lì parte un percorso sulle tracce dei luoghi a lui più cari, dal Fulgor, il cinema in Corso d’Augusto che Fellini frequentava da bambino, rivitalizzato in stile romagno- lo-hollywoodiano dallo scenografo, premio Oscar, Dan- te Ferretti, al Grand Hotel vicino alla spiaggia. Simbolo dell’ospitalità di lusso sulla costa Adriatica, è stato reso immortale dal cinema grazie a pellicole come Amarcord e ogni volta che il regista tornava da Roma voleva sempre dormire con Giulietta nella suite 315.

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Le golosità del borgo

Il mito di Fellini ritorna anche a Borgo San Giuliano, l’ex paesino di pescatori con le case color pastello pieno di negozietti e ristoranti di cucina romagnola. Da Nud e Crud fanno la “piada” nella versione classica, aperta ai lati e impastata a mano dalle sfogline, le donne che tirano la sfoglia al mattarello.

Rimini
Emanuela de Santis

L’Osteria de Borg è famosa per i primi nostrani e le grigliate di Mora Romagnola, razza suina autoctona e presidio Slow Food. Un’altra tappa golosa è l’Enoteca Biberius, con gli aperitivi a base di formaggi e salumi e i vini doc Sangiovese e Rebola. Passato il Ponte di Tiberio il panificio Giorgio Fellini merita una sosta per la pasta fresca sfornata al momento, le tome di formaggio di Fossa e le pagnotte impastate a mano con farine selezionate e lievito madre. Ottimi prodotti da forno si acquistano anche al Panificio Pasta Madre: un negozio minuscolo nel centro storico. Non è lontano dal Mercato Coperto, da visitare per ammirare la struttura piena di luce e fare quattro chiacchiere con i piccoli pro- duttori come Liliana Arrigoni, che da quarant’anni porta al banco numero 22 il raccolto della sua azienda agricola. Un’altra tappa golosa è la Gelateria Il Castello, dove la materia prima di piccoli produttori dà vita a gusti fuori dai cliché, dal gelato al formaggio di Fossa a quello ai fichi caramellati e all’amarena di Vignola da gustare ai tavolini all’aperto, affacciati sulle mura di Castel Sismondo. Il che non è poco.

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DOVE DORMIRE

Hotel Demo Design Emotion Fra il Porto Canale e la spiaggia, un boutique hotel dove tutto parla di design: nell’architettura d’ispirazione industriale, spazi coworking, suite (doppia da 90 euro demohotel.space).

B&B A Casa da Noi A borgo San Giuliano, un romantico bed&breakfast di sole tre camere (singola, doppia e suite) ispirate a Federico Fellini. Colazione, con dolci e torte fatte in casa (doppia da 80 euro, acasadanoi.it).

DOVE MANGIARE

Trattoria da Lucio In viale Amerigo Vespucci, un ristorante gourmet per gli amanti del pesce. Quello di grande pezzatura è preparato con la tecnica della frollatura (da-lucio.com). Agrofficina Natura & Cucina La chef-patron, Anna Chiara Leardini, viene da una famiglia di coltivatori diretti, il suo ristorante è un inno alla genuinità. Anche piatti vegani e vegetariani (agrofficina.it). Rinaldini Questa pasticceria fondata da Roberto Rinaldini, pluricampione del mondo di pasticceria e gelateria, merita una sosta per la spianata romagnola (la focaccia con rosmarino e sale grosso) e i bomboloni alla crema (in Viale Amerigo Vespucci; il “chiosco” con dehor è in Piazza Francesca da Rimini; rinaldinipastry.com).

INFO riminiturismo.it e emiliaromagnaturismo.it

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