Acqua. Uno degli elementi vitali. Un bene che in certe parti del mondo è più prezioso dell’oro. E una limited edition di Crida (il brand moda di Cristina Parodi e Daniela Palazzi) e Dada Arrigoni, designer di gioielli. Da poco presentata a Bergamo, la mini collezione, tutta di un bel verde acqua, è composta dall’abito da sera Taormina, bestseller di Crida, e da Happy Frog, l’anello simbolo di Dada Arrigoni, più bracciale e orecchini. E si chiama Acqua per una ragione precisa. «Il 15% del ricavato» dice Cristina Parodi «andrà a un progetto del Cesvi, l’Ong bergamasca della quale sono ambasciatrice da 30 anni».

Una comunità di donne

L’idea è nata da un viaggio in Zimbabwe. «Tempo fa ho visitato una comunità di donne alla quale Cesvi aveva fatto arrivare l’acqua» aggiunge la giornalista. «Grazie a una semplice pompa di acqua, in 10 anni, queste donne hanno reso coltivabile la loro terra. E ora, vendendo il raccolto dell’aranceto e dei campi di paprika, sostengono il villaggio. Insomma, sono diventate imprenditrici. Noi vorremmo continuare ad aiutarle».

Cristina Parodi Cesvi
Le donne al lavoro nel villaggio in Zimbabwe (Cesvi)

Un gioiello pieno di significato

«Sono entusiasta di questa iniziativa nata da una chiacchiera fra donne, Cristina e me, che sosterrà un’impresa di donne. Aiutare le imprenditrici di un villaggio tanto lontano da noi è importante» commenta Dada Arrigoni, creatrice di gioielli decorati da una rana, «anfibio che vive sulla terra e nell’acqua, simbolo di fertilità» ricorda.

Cristina Parodi Cesvi
Il vestito Taormina di Crida e i gioielli di Dada Arrigoni per la Collezione Acqua

Un progetto che porta lontano

Ultimo tassello di un’avventura positiva. Cristina Parodi è convinta che la moda debba e (sappia) essere anche etica. Ma etica non è solo impegnarsi in un progetto umanitario. «Crida è un brand sostenibile e di qualità: fatto in Italia, con tessuti a km 0, per abiti destinati a durare» spiega Parodi. Della stessa idea è Dada Arrigoni, che per i suoi gioielli garantisce il rispetto dei principi etici in ogni fase della lavorazione. «Ora speriamo che il progetto Acqua per il Cesvi abbia successo, sarebbe bene per le “nostre” donne» si augura Cristina Parodi. Che ci ricorda un proverbio africano: «Se vuoi educare un uomo, educa un bambino. Se vuoi educare un villaggio, educa una donna».