bevanda zuccherata

Bevande zuccherate: una ricerca sui rischi per il cuore

Una nuova ricerca evidenzia come il consumo di bevande zuccherate artificialmente e di quelle dietetiche aumenti il rischio di problemi cardiaci

Le bevande zuccherate e quelle dietetiche possono aumentare il rischio nei consumatori di battito cardiaco irregolare – noto in medicina come fibrillazione atriale – fino al 20%: una condizione che può aumentare il rischio di ictus di cinque volte. Lo indica un’analisi dei dati sanitari condotta dalla Biobank del Regno Unito, pubblicata sulla rivista “Circulation: Arrhythmia and Electrofisiology” dell’American Heart Association.

bevande zuccherate

Secondo le ricerca, gli adulti che bevono ogni settimana due litri o più di bibite o succhi zuccherati, incluse le bevande dietetiche, hanno un rischio maggiore di fibrillazione atriale.

“Ideale sarebbe eliminare bevande dietetiche e zuccherate”

“I risultati del nostro studio non possono concludere in modo definitivo che una bevanda comporti più rischi per la salute di un’altra a causa della complessità della nostra dieta e perché alcune persone possono bere più di un tipo di bevanda”, ha affermato l’autore principale dello studio, il dottor Ningjian Wang, ricercatore presso il Nono Ospedale del Popolo di Shanghai e la Scuola di Medicina dell’Università Jiao Tong di Shanghai.

bevande zuccherate

Wang ha tuttavia suggerito che l’ideale sarebbe eliminare sia le bevande dietetiche che quelle ad alto contenuto di zucchero. “Sulla base di questi risultati, raccomandiamo alle persone di ridurre o addirittura evitare le bevande zuccherate artificialmente quando possibile”, ha detto Wang che ha invitato a non dare per scontato che assumere bevande a basso contenuto di zuccheri sia salutare: potrebbero invece comportare potenziali rischi per la salute”.

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Analizzati i dati sanitari di oltre 200.000 adulti

Il team di Wang ha analizzato i dati sanitari di oltre 200.000 adulti che avevano iniziato lo studio senza fibrillazione atriale, tra il 2006 e il 2010. Circa un decennio dopo, più di 9.300 partecipanti avevano sviluppato un battito cardiaco irregolare. Rispetto a coloro che non bevevano bibite zuccherate, le persone che bevevano più di 2 litri – o solo circa sei lattine – di bevande dietetiche in una settimana avevano un rischio maggiore del 20% di sviluppare fibrillazione atriale, mentre coloro che si attenevano a bevande gassate zuccherate correvano un rischio maggiore del 10%.

Correlazioni già dimostrate con cancro, diabete e obesità

Le bevande zuccherate, comprese quelle a base di zuccheri a zero calorie, sono state precedentemente collegate al diabete di tipo 2 e all’obesità , nonché al cancro e ai disturbi dello sviluppo, come l’autismo nei bambini. La dietista Penny Kris-Etherton, Ph.D., membro del comitato nutrizionale dell’AHA, ha definito sorprendenti i risultati dello studio secondo l’organizzazione no-profit per la ricerca cardiovascolare. “Mentre esistono prove solide sugli effetti avversi delle bevande zuccherate e sul rischio di malattie cardiovascolari, ci sono meno prove sulle conseguenze negative sulla salute dei dolcificanti artificiali”, ha osservato Kris-Etherton, aggiungendo che “l’acqua è la scelta migliore e, in base in questo studio, le bevande zuccherate senza o con poche calorie dovrebbero essere limitate o evitate”.

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Cose bere al posto delle bevande zuccherate

Un sostituto ideale delle bevande zuccherate o dietetiche sono i succhi di frutta o verdura freschi e non zuccherati: secondo i ricercatori essi sono associati a un rischio inferiore dell’8% di battito cardiaco irregolare.

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Le precisazioni dei produttori di bevande analcoliche

Per completezza di informazione riceviamo e pubblichiamo alcune precisazioni sul tema in questione giunte a “Donna Moderna” da parte di David Dabiankov Lorini, direttore generale di ASSOBIBE, associazione che rappresenta le imprese piccole, medie e multinazionali che in Italia producono e vendono bevande analcoliche.

In merito all’analisi dei dati sanitari condotta dalla Biobank del Regno Unito, – fa presente ASSOBIBE – pubblicata sulla rivista ‘Circulation: Arrhythmia and Electrofisiology’ dell’American Heart Association e all’affermazione che il consumo di bevande zuccherate e dietetiche possa aumentare il rischio nei consumatori di ‘battito cardiaco irregolare’, facciamo presente che i risultati dello studio citato sono osservazionali, come dichiarato dagli stessi autori, e non possono dimostrare la relazione di causalità tra il consumo di determinati tipi di bevande e il rischio di fibrillazione atriale. Non è inoltre noto se le bevande consumate dai soggetti coinvolti nell’analisi contenessero caffeina“.

ASSOBIBE sottolinea inoltre che “dolcificanti a basso o nullo contenuto calorico, usati in molti prodotti alimentari incluse le bevande analcoliche, sono stati valutati sicuri dalle agenzie per la sicurezza alimentare di tutto il mondo e approvati per l’uso da parte di enti regolatori. Questi ingredienti sono uno strumento utile per aiutare i consumatori a gestire l’assunzione di zucchero e l’apporto calorico, come parte di una dieta bilanciata“.

Altro aspetto che necessita di essere evidenziato è che lo studio si riferisce a mercati molto diversi da quello italiano: l’Italia è agli ultimi posti in UE per consumi pro capite (54 litri/annui), Continente che comunque ha trend di consumo di gran lunga inferiori rispetto agli altri“.

Chiariamo, inoltre, che anche affermare l’esistenza di una correlazione tra assunzione di bevande zuccherate, comprese quelle a base di zuccheri a zero calorie, e insorgenza di diabete di tipo 2 e obesità risulta azzardato. Come risaputo, sovrappeso e obesità sono patologie multifattoriali e tecnicamente l’aumento di peso non è dovuto al consumo di zuccheri ma al deficit tra calorie assunte e calorie consumate. L’impatto dei soft drink sulla dieta degli italiani, lo ricordiamo, è infinitesimale: 1% adulti, 0.6% bambini. Non da ultimo, riteniamo utile condividere con voi che, come dimostrato da numerosi studi clinici sull’uomo, gli edulcoranti, quando utilizzati al posto degli zuccheri in un contesto di alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano, possono essere uno strumento utile per il controllo del peso nel tempo e rappresentano un’alternativa sicura a chi non può assumere lo zucchero“.

Studi di intervento a più lungo termine indicano anche i benefici dell’uso di dolcificanti con poche o senza calorie nel mantenimento della perdita di peso nel tempo.

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