Il 2024 registra il record di lavoratori minorenni in Italia: 80.991 tra i 15 e i 17 anni. È quanto emerge dal 3° Report dell’Unicef presentato in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile del 12 giugno.

Numero dei lavoratori minorenni in costante ascesa

Negli anni post Covid-19, con la ripresa delle attività produttive, si è registrato un aumento progressivo dei lavoratori minorenni (nella fascia 15-17 anni), passando dai 51.845 del 2021 ai quasi 81mila del 2024. Le posizioni con maggiori incrementi sono i dipendenti (esclusi operai agricoli e domestici), gli operai agricoli e i collaboratori e professionisti della Gestione separata (Minorenni lavoratori dipendenti ed indipendenti 15-17 anni, fonte INPS).

Le regioni con la percentuale più alta di minorenni occupati sono Trentino Alto Adige (21,63% della popolazione minorenne), Valle D’Aosta (15,34%), Abruzzo (8,46%), Marche (7,57%), Puglia (6,24%) e Sardegna (6,24%).

Lavoro minorile, aumentano le denunce di infortunio

Il Report 2025 esamina nel dettaglio il quinquennio 2019-2023 aggiungendo un elemento di novità rilevante rispetto alle edizioni precedenti: una nuova sezione che analizza i dati relativi alle denunce di infortunio dei lavoratori entro i 17 anni di età (fascia 15-17 anni): il numero è salito da 5.816 nel 2020 a 9.859 nel 2021, 17.681 nel 2022 e 18.825 nel 2023. Sei gli infortuni mortali in occasione di lavoro o in itinere tra i lavoratori 15-17enni nel quinquennio 2019-2023.

Lavoro minorile in aumento in Italia

Nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023 a livello nazionale sono state presentate all’Inail 330.864 denunce di infortunio, relative ai lavoratori entro i 19 anni di età, di cui: 204.369 riguardanti i minorenni fino a 14 anni e 126.495 nella fascia 15-19 anni. Quanto al 2023 sono state 50.860 sotto i 14 anni e 32.197 tra i 15-19 anni, in aumento rispetto al 2022. Nel periodo 2019-2023 le denunce di infortunio con esito mortale sono state in totale 84 (11 denunce nella fascia di età sotto i 14; 73 denunce nella fascia 15-19 anni).

Il 55% delle denunce di infortunio con esito mortale nel quinquennio 2019-2023 si è registrato in sei regioni: Veneto, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Calabria.

Presidente Unicef richiama la Convenzione sui diritti dell’infanzia

«In questa giornata così importante – ha commentato il presidente dell’Unicef Italia, Nicola Graziano, – vorrei ricordare che l’articolo 32 della Convenzione stessa afferma che gli Stati parte riconoscono il diritto di ciascun bambino, bambina, ragazzo e ragazza ‘ad essere protetto contro lo sfruttamento economico e a non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale’».