Succedeva più o meno il mercoledì. Sceglievo un paio di mamme dei compagni di mio figlio e lanciavo una proposta per il weekend. Io, mamma single, volevo avere a posto la coscienza: io mi sto impegnando, mi dicevo. Un giorno la faccio grossa: scrivo nella chat di classe e anche in quella di qualche amica. Spam puro. «C’è il Festival degli Aquiloni e un ponte di primavera, andiamo?». Tanto entusiasmo, nulla di fatto. Una sera, però, risponde Angela. «Noi ci siamo». Ma la partenza si avvicinava e non avevamo prenotato. Avevo fatto finta di dimenticarlo. «Ti piace questo albergo?» mi scrive lei 2 giorni prima. «Sì» rispondo senza nemmeno aprire il link. E andiamo. Io, Angela, il suo compagno, suo figlio e il mio. Stessa auto, la loro. Emozione inedita, la mia.

Il racconto di una mamma single

Per la prima volta da quando mi sono separata sono una mamma single in vacanza. Senza sorella o cugina al seguito. In hotel penso: «Eccoci, siamo io e te, Giulio». Giulio ha 7 anni ed è eccitato. Ama gli alberghi, ma soprattutto le colazioni. Io, quella sera, bevo un bel po’ di bollicine prima di coricarmi nel lettone dove non c’è il papà. Ero sola h24 con – e per – mio figlio. Entrambi siamo stati bravi. Lui sereno. Io con il mio solito coraggio dell’ottimismo, che stavolta avevo usato non per la routine ma per una vacanza. L’ultima sera, davanti al mare, cerco un simbolo per immortalare quella sensazione. È un ombrellone rimasto aperto. Riviera Romagnola immensa e lui lì. Lui e io. Il giorno dopo trovo il coraggio di confidare ad Angela di aver comprato un pacchetto per andare in vacanza con altri genitori single come me. Sharm el-Sheik. Una settimana a luglio. L’avevo nascosto a tutti, persino a me stessa. Pagato l’acconto, ero quasi certa che non sarei partita. Chiamo la donna a cui ho inviato il bonifico e scopro che anche lei è una mamma single. Dopo il Covid, per stare di più con la figlia, ha chiuso l’agenzia di viaggi in Piazza Duomo a Firenze e si è messa a lavorare da casa. Avesse fatto solo questo…

Nascono agenzie e pacchetti ad hoc

Da quest’anno ha eliminato tutti gli altri pacchetti turistici per dedicarsi al settore che è davvero in crescita: le vacanze per genitori single. «A maggio ho già raggiunto i 2.000 clienti e il fatturato di tutto il 2024» mi racconta Daniela Mugnai, 46 anni, ideatrice con due colleghi di vacanzegenitorisingle.net. Le mete di mare sono soprattutto Grecia, Spagna, Mar Rosso e Italia.

L’identikit della mamma single in vacanza

Due utenti su 3 sono mamme, in genere del Centro e del Nord, fra i 35 ai 53 anni. «Non tutte hanno grandi disponibilità e sopra i 5.000 euro è difficile vendere pacchetti. È un settore in espansione, ma può contare su budget limitati. Però partono in tante! Gli uomini meno, perché dopo una separazione in genere si ri-accoppiano subito» aggiunge Daniela, che è diventata cliente della sua stessa agenzia.

«Ho sempre viaggiato in giro per il mondo con mia figlia da quando aveva 2 anni. Però vedevo che le mancavano i coetanei, quella dimensione del gruppo che non avevo mai scelto per me. Così io e la mia novenne partiamo per Bali ad agosto insieme a 40 persone».

Cosa spinge una mamma single a scegliere una viaggio organizzato

La filosofia del viaggio con gente accomunata dagli stessi terremoti della vita e dal bisogno di stare insieme senza sentirsi diversi vince. Ed è qualcosa, confida Daniela, che rende queste vacanze indimenticabili. «Nascono amicizie che si coltivano anche al ritorno nelle proprie città. Si diventa parte di una rete». Che è anche una storia collettiva. I genitori soli sono aumentati del 15% dal 2014, rileva l’Istat. I nuclei monoparentali sono oggi circa 3 milioni contro i 500.000 degli anni ’80, mentre le coppie con figli sono calate del 12%.

Più di 8 genitori single su 10 sono donne

«L’aumento di genitori single è dovuto in larga misura all’aumento dell’instabilità coniugale» precisa Chiara Saraceno, sociologa, autrice di La famiglia naturale non esiste (Laterza). «Peraltro, con l’affido condiviso si può essere genitori soli a fasi alternate, anche se in genere è la madre ad avere i figli per un periodo più lungo. Le vacanze organizzate sono anche un modo per delegare parte delle responsabilità quotidiane. Quel che invece ognuno si porterà a casa dipende molto dai bisogni con cui si parte. In vacanza trovi ciò che cerchi e i genitori single sono più consapevoli quando fanno le loro scelte». Oltre l’85% dei nuclei familiari con un solo genitore è guidato da una donna, scrive Madeleine Deny in Genitori single. Come crescere un bambino sereno anche da soli (Red). Che aggiunge: «Se volete esser sicuri della bontà del vostro stile educativo evitate il rapporto simbiotico». In sostanza, partite con altra gente!

Il baby club non basta

E, in effetti, non basta analizzare i numeri per capire cosa si prova il giorno in cui prendi un aereo e sul sedile accanto c’è solo tuo figlio. È uno spartiacque. Milena Aldrighetti, 52 anni, di Verona, mamma di Vittoria, ha conosciuto il sito di Daniela Mugnai grazie alla sua psicologa. «Sono vedova» mi racconta. «Con mio marito facevamo viaggi in India, Messico: eravamo sub. Mi sono ritrovata single all’improvviso ed è stato molto difficile. La prima volta sono partita sola con mia figlia e il cane, non avevo trovato nessuno che venisse con noi. Poi ho fatto vacanze in posti dove c’era il baby club, ma a cena mi ritrovavo sempre in mezzo a coppie. Non era facile da gestire. In vacanza tutti sembriamo famiglie del Mulino Bianco» racconta Milena. Quando ne parla con la psicologa, scopre che anche lei è separata e ha già fatto un viaggio con un gruppo di genitori single. Le dà il contatto, Milena chiama e va in settimana bianca.

Sono esperienze che fanno bene anche ai figli

«Ho conosciuto adulti risolti che hanno imparato a volersi bene e figli sereni che non si sentono diversi solo perché un genitore non c’è. Non è un modo per incontrare un nuovo partner, si cercano serenità e amicizia. Ci si gode una sensazione che non sanno darti neanche gli amici storici, quelli che poi non ti invitano più quando resti single. È la bellezza del sentirsi accettati per qualcosa che spesso hai subito». Milena è coetanea di Federica, che vive a Roma con Tommy, 16 anni. Separata da 13, parte con altri genitori come lei nel 2018. Puglia, una settimana. Il primo viaggio di tanti. «Ognuno mi ha regalato amicizie profonde. Si entra subito in empatia, si ha voglia di ridere insieme e basta, senza doverti giustificare di essere separata. Per i figli, soprattutto quelli unici come il mio, è una condivisione bellissima. L’anno scorso, in Egitto, eravamo 28. Appena rientrati, Tommy mi ha detto: “Mamma, è stato il più bel viaggio della mia vita”».

Dove prenotare

Se il sito vacanzegenitorisingle.net è dedicato esclusivamente a questo target, anche hotel e agenzie offrono pacchetti ad hoc. Come Isamar Holiday Village di Isolaverde di Chioggia (villaggioisamar.com), con le due mobil home pensate per chi ha figli sportivi (Bellagio Small) o che stanno sempre a mollo (Miami). In Romagna la Color Holiday propone soggiorni all inclusive genitore+bambino (hotelperfamiglieromagna.it). L’agenzia Eurospin Viaggi ha pacchetti speciali in cui il soggiorno del bimbo è gratis (eurospin-viaggi.it). Su dedalotour.com c’è la lista di villaggi turistici, su msccrociere.it quella delle crociere. Se hai bisogno di selezionare la vacanza in base all’età di tuo figlio, vai su familygo.eu.