Con le applicazioni delle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) e l’Intelligenza artificiale si sta disegnando il futuro. Sono però ancora pochi in Italia – le donne in particolare – a maneggiare queste discipline che offrono le maggiori opportunità professionali.

Donne, STEM e AI

I motivi? Tanti, a partire dai pregiudizi che metabolizziamo fin da piccoli e che spesso frenano o distorcono le scelte di studio e carriera: per esempio, frasi come «la matematica non è roba da femmine» e «la tecnologia e le scienze non hanno nulla a che vedere con la creatività». Ma questi bias possono essere sfatati sul campo, o meglio nel campus.

H-FARM College: la missione

Siamo stati a Roncade (Tv), a visitare H-FARM College, istituto per la formazione universitaria di H-FARM, venture builder capace di far convivere start-up, programmi formativi e consulenza che dal 2005 diffonde la cultura dell’innovazione digitale e che il 23 e 24 maggio ospiterà il Festival dell’innovazione Futureshots. «La nostra missione è creare un contesto che combini formazione, mentorship e libertà in cui studentesse e studenti possano mettersi alla prova, misurandosi con progetti aziendali reali e complessi» spiega Antonella Sannella, Executive Director di H-FARM College, che offre Bachelor’s Degrees (corsi di laurea triennale) e Master’s Degrees (master universitari).

H-FARM College: i programmi

I programmi si dividono in due macro-aree: Business & Management e Innovation & Technology. «Il risultato non sono solo soluzioni innovative derivanti dall’applicazione delle competenze acquisite, ma la sperimentazione di territori conoscitivi che pregiudizi e vincoli, spesso autoimposti, precluderebbero. Capita così che tematiche di frontiera, come quelle più tecnologiche, ad esempio l’Intelligenza artificiale, diventino accessibili e appassionanti per ragazze e ragazzi che vedono proprio lì, inaspettatamente, fiorire il loro talento».

STEAM, le nuove STEM

E oggi le STEM sono sempre più STEAM (la A sta per Art) tanto che, per esempio, attraverso robotica e machine learning è possibile scoprire nuovi siti archeologici ancora nel sottosuolo e conservare attraverso la digitalizzazione il nostro patrimonio storico e artistico. Per riuscire in simili imprese servono entusiasmo, impegno e un ambiente ricco di opportunità. Come mostrano le storie di queste 4 studentesse.

Studentesse di H-FARM raccontano

Matilde Campagnaro, 20 anni, di Cittadella (Pd): a H-Farm College studia AI & Data Science

H-FARM College Matilde Campagnaro

«Ho sempre studiato le materie scientifiche con più piacere di quelle umanistiche. Dopo il liceo, ho scelto il corso di AI & Data Science perché mi ha affascinato l’idea di esplorare il campo dell’Intelligenza artificiale. Nel primo term (semestre, ndr) abbiamo affrontato materie come Calculus, Programming e Business English; ora nel secondo studiamo algoritmi, algebra e probabilità. Nei prossimi ci saranno discipline come Machine learning e Big data, con cui applicare le conoscenze alla soluzione di problemi reali. Aver potuto partecipare, grazie a H-FARM, al World AI Cannes Festival mi ha permesso di entrare a contatto con professionisti di tutto il mondo e di vedere quanto l’AI stia cambiando la nostra vita in ogni ambito, dall’arte alla security, alla salute. Con una amica che studia radiologia, infatti, discutiamo di come anche lei possa utilizzare queste nuove tecnologie per curare i pazienti. In futuro vorrei lavorare come data analyst per trasformare i dati in informazioni utili. Mi affascina però anche il mondo del lusso e scoprire come l’AI possa innovare il settore, per esempio attraverso la personalizzazione dell’esperienza del cliente o l’ottimizzazione delle strategie di mercato».

Elena Barbieri Ripamonti, 21 anni, di Milano: a H-FARM College studia Digital Management

«Ho frequentato il liceo classico, ma mi sono resa conto che era troppo concentrato sul passato mentre a me interessava il futuro. Con l’ecosistema di H-FARM e il corso di laurea triennale in Digital Management per me è stato amore a prima vista. Al liceo ho avuto un’ottima insegnante di matematica e, pur venendo dal classico, ho superato subito gli esami di matematica e statistica. All’inizio avvicinarmi al coding non è stato facile, ci sono riuscita grazie all’approccio pratico che si usa qui. Ho partecipato a diversi hackathon e i miei team ne hanno vinti alcuni grazie a soluzioni AI. In uno promosso dalla NASA, per esempio, abbiamo sviluppato un AI agent che può aiutare chi lavora in agricoltura: in base alle informazioni che ha nel data set, dà al contadino consigli su come gestire al meglio il proprio terreno. H-FARM College propone anche delle “challenge” da svolgere in uno o due mesi. Una di queste partiva da una richiesta di Gelateria La Romana: immaginare la gelateria del futuro. Con il mio team abbiamo realizzato agenti AI che impersonano i vari gusti di gelato. L’idea è far sì che possano interagire con i clienti in coda: ognuno di loro racconta la storia e vari aneddoti sul gusto che rappresenta. Ho persino superato la mia timidezza grazie alla radio che c’è nel campus, interamente gestita da noi studenti: fin dal primo anno ho creato il mio podcast facendo interviste, poi mi hanno affidato l’incarico di coordinare il team. Il 22 febbraio sono salita sul palco del Festival della Comunicazione Non Ostile a Trieste per raccontare il lavoro che ha portato alla stesura del Manifesto dell’AI. Dopo quella “esibizione” ho ricevuto tanti contatti da diverse aziende e associazioni. In futuro vorrei occuparmi di etica dell’Intelligenza artificiale».

Eleonora Rizzetto, 19 anni, di Pordenone: a H-FARM College studia AI & Data Science

H-FARM College Eleonora Rizzetto

«Fin da piccola ho detto che avrei voluto lavorare con i numeri. Dopo il liceo scientifico sono approdata in H-FARM perché, quando ho scoperto che proponeva una laurea che unisce matematica, data science, informatica e AI, mi sono “illuminata”. I corsi che seguo mi piacciono molto: dopo le lezioni di algebra lineare, quando arrivo a casa ho voglia di fare subito gli esercizi perché mi diverto. Mia sorella, che è in terza superiore, ama le scienze. Il merito va in buona parte a mia mamma, che fin dalle elementari ci ha fatto avvicinare alla matematica. Lei è maestra e dice che insegna la passione per la matematica. Appena arrivata in H-FARM College, lo scorso autunno, ho partecipato a un hackathon promosso dalla NASA: non mi ero mai interessata molto allo spazio, ma avevo voglia di mettermi in gioco e in una notte ho imparato a usare programmi informatici partendo da zero. A febbraio ho avuto l’opportunità di andare alla fiera mondiale dell’AI a Cannes: è stato stimolante vedere così tante start-up che usano l’AI in ogni settore. Mi ha particolarmente colpita la connessione tra Intelligenza artificiale e arte, tra tecnologia e creatività. Dopo Cannes è cresciuta ancora di più in me la passione per questi temi».

Ginevra Bonucci, 21 anni, di Trieste: a H-Farm College studia Digital Economics & Finance

«Il mio percorso di studi iniziale è stato poco STEM. Alle elementari le maestre dicevano che le bambine erano più portate per l’arte e le materie umanistiche. Convinta di non essere brava in matematica, ho fatto il liceo linguistico. A farmi acquisire più fiducia in me stessa e a spingermi a colmare le lacune che avevo sono stati i miei genitori, che mi hanno sempre spronata, e la professoressa di matematica del liceo. Lei è stata una delle prime a dirmi: “Guarda che il mondo STEM non è tutto al maschile e difficile per le donne. È alla tua portata”. Ho scelto il corso di laurea in Digital Economics & Finance perché è il connubio che cercavo tra il digitale e il lato business. Faccio parte dello staff di H-FARM AI e mi piace molto l’approccio concreto che ci permettono di usare qui. All’ultima edizione del Career Day, durante il quale le aziende vengono a fare recruiting, ho potuto presentare un progetto frutto del lavoro di un mese: si trattava di un AI agent, un assistente vocale in grado di aiutare il direttore finanziario di un’impresa a svolgere varie funzioni e task. È stata per me una grande soddisfazione vedere che le aziende hanno mostrato tanto interesse per il mio progetto. Il mio sogno? Lavorare in varie start-up e aiutarle a crescere».

Appuntamento il 23 e 24 maggio

Il Festival dell’innovazione FutureShots, che si svolge il 23 e 24 maggio nel Campus di H-FARM a Roncade (Tv), parte da una domanda cruciale: «Mentre ci chiediamo come cambia il mondo, l’AI lo sta già riscrivendo. Saremo protagonisti o resteremo a guardare?». Gli eventi in programma saranno tenuti principalmente in lingua inglese e ruoteranno attorno a 6 temi principali: AI & Big Data, Robotics & Humanoids, AI & Creativity, Spatial Computing & The Metaverse, AI & Medicine, Society & the Future. Per informazioni: futureshots.h-farm.com/it.