Alessandro e Paola Gassman

Morta l’attrice Paola Gassman: il dolore del fratello Alessandro

Era figlia d'arte di Vittorio e dell'attrice Nora Ricci. Ha dedicato la vita al teatro condividendo il palcoscenico con il compagno Ugo Pagliai

Ciao sorella mia. Sei sempre stata la più saggia di tutti noi, la più rassicurante, la più equilibrata e simpatica. Ti vorrò per sempre bene, come tutti quelli che ti hanno conosciuta”. Il dolce ricordo di Alessandro Gassman per la sorella Paola, arriva a poche ore di distanza dalla triste notizie della morte dell’attrice 78enne. Malata da tempo, Paola Gassman era figlia d’arte del “mattatore” Vittorio Gassman e dell’attrice di prosa Nora Ricci. Insieme al compagno di una vita, l’attore Ugo Pagliai, è stata protagonista della scena teatrale italiana.

Lascia due figli e il compagno Ugo Pagliai

Entrata nel mondo del teatro negli anni sessanta, negli ultimi trentacinque anni di carriera ha diviso il palcoscenico con il compagno, Ugo Pagliai, con il quale ha avuto il secondo figlio, Tommaso. Dal precedente matrimonio con l’attore Luciano Virgilio, conosciuto ai tempi dell’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, condivideva la primogenita Simona.

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Una vita per il teatro

Diplomatasi nel 1968 all’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico”, Paola Gassman si dedicò da allora quasi esclusivamente al teatro, ad eccezione di alcune significative apparizioni televisive in commedie e sceneggiati di successo.

Numerosi gli spettacoli teatrali a cui prese parte. A partire da “Un debito pagato” di John Osborne, il suo debutto, per passare poi alla compagnia Teatro Libero, diretta da Luca Ronconi, che produsse il celebre “Orlando furioso“, grazie al quale riuscì a calcare prestigiosi palcoscenici in Europa e negli Usa. Con il celebre regista recitò poi ne “La tragedia del vendicatore”, con Lina Wertmuller ne “La cucina di Wesker”.

Ugo Pagliai e Paola Gassman

Diretta dal padre Vittorio Gassman

Entrò poi nella compagnia Brignone-Pagliai con gli spettacoli “Spettri” di Ibsen e “Processo di famiglia” di Fabbri.

Con la ditta teatrale Pagliai-Gassman mise in scena molti spettacoli sia di genere drammatico, che comici e brillanti. Dedicò un lungo periodo a Pirandello recitando in “Liolà”, “Il piacere dell’onestà”, “L’uomo, la bestia e la virtù”, “Ma non è una cosa seria”. Portò sul palco anche “Il bugiardo” di Goldoni, “Il gatto in tasca” di Feydeau, “Scene di matrimonio” di Svevo, “Il mercante di Venezia” e “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare.

Fu diretta anche dal padre Vittorio in spettacoli come “Cesare o nessuno”, “Fa male il teatro” e “Bugie sincere”.

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Le apparizioni sul grande schermo

Al cinema, Paola Gassman ha recitato in film come “Di padre in figlio”, per la regia del padre Vittorio e del fratello Alessandro Gassman (1982), “Preghiera”, regia di Davide Cavuti (2017) e “Un marziano di nome Ennio”, regia di Davide Cavuti (2021).

La poesia e l’autobiografia

Negli ultimi anni, con il compagno Ugo Pagliai, Gassman si era dedicata anche alla poesia e a tutti quei brani che si legano alla memoria e al suo repertorio. Nel 2007 ha pubblicato per Marsilio Editore l’autobiografia “Una grande famiglia dietro le spalle. La straordinaria storia di tre generazioni di attori”.

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