henri toulouse lautrec

Henri de Toulouse-Lautrec: la vie bohemienne in mostra a Rovigo

Henri de Toulouse-Lautrec, artista multidimensionale e scapestrato, è in mostra a Rovigo con più di 60 opere. L'occasione perfetta per immergersi nella Parigi di fine Ottocento e conoscere un genio incompreso

Dal 23 febbraio al 30 giugno 2024, al Palazzo Roverella di Rovigo arriva la mostra “Henri de Toulouse-Lautrec. Parigi 1881-1901”: più di 200 opere, di cui 60 dell’artista, che ripercorrono l’opera dell’artista e il mondo a cui appartenne.

Scapestrata, esagerata, sfaccettata: la Parigi di fine Ottocento era una metropoli che si preparava a conoscere il nuovo secolo senza aver risolto alcune delle sue fondamentali contraddizioni. È in questo contesto che debutta Henri de Toulouse-Lautrec, che nasce in seno all’ambiente dell’Impressionismo per poi spaziare senza smettere mai di innovarsi.

Henri de Toulouse-Lautrec: un artista a tutto tondo

Pittore, litografo e disegnatore: esattamente come la città dove ha sempre vissuto, anche l’artista ha avuto varie sfaccettature. Figlio di due cugini provenienti da famiglie nobili parigine, Henri sviluppa in tenera età un’anomalia genetica ossea. Da amante dell’equitazione, costretto a limitare i suoi movimenti, comincia a catturare le immagini di cavalli e acrobazie prima con lo sguardo e poi con l’arte.

Il racconto della sua realtà prosegue quando, crescendo, si inserisce negli ambienti sociali più vivi della capitale francese. Comincia a frequentare non solo il mondo dell’arte (era grande amico di Van Gogh), ma anche il circo, le sale da ballo e l’iconico Moulin Rouge. Sono questi luoghi di svago e perdizione ad ispirarlo per creare opere autentiche e dinamiche.

Catturare la vita en plain air

Le cattura al modo degli Impressionisti, ma a differenza di pennelli delicati ed eleganti come quelli di Degas e Monet, le sue creazioni sono veloci, violente, forti. Mira a rappresentare il vizio, il degrado, il caos.

La sua arte, così autentica e piena di colore, sconvolge ma è anche diretta, facile da comprendere. Per questo l’artista divenne presto uno dei più grandi disegnatori di manifesti pubblicitari: unendo la sua conoscenza della vita sociale parigina al suo pennello straordinario, la città cominciò a riempirsi di sue opere commissionate da tutti i locali più frequentati.

La mostra a Palazzo Roverella

Il suo apporto artistico alla pubblicità è stato così influente che ancora oggi molti lo ricordano unicamente come un creatore di manifesti. Per questo la mostra promossa dalla Fondazione Cariparo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, e con la main sponsorship di Intesa Sanpaolo, propone l’esposizione più vasta mai realizzata in Italia di Toulouse-Lautrec.

La mostra supera l’approccio riduttivo che relega Toulouse-Lautrec alla sola attività di pubblicitario, soffermandosi sulla sua attività di pittore. Qui è possibile, infatti, osservare dipinti e pastelli provenienti dai più importanti musei americani ed europei, oltre che francesi. Osservando le oltre 200 opere in esposizione, si effettuerà un vero e proprio viaggio nel tempo nella Parigi bohemienne di fine Ottocento. E davanti ai 60 disegni, bozzetti e lavori di Toulouse-Lautrec si potrà cercare di entrare in contatto con uno degli artisti più stravaganti di allora. Incuriosirsi, conoscerne una nuova faccia, forse persino comprenderlo.

Riproduzione riservata