Lucio Corsi protagonista delle Targhe Tenco 2025: il cantautore toscano di Volevo essere un duro (Sugar Music) si è aggiudicato i premi per il miglior album e la miglior canzone dell’anno. Come miglior opera prima è stata premiata Anna Castiglia grazie all’album Mi piace, mentre il riconoscimento al miglior miglior album in dialetto è andato a Furèsta di La Niña. La Targa Tenco alla miglior interprete è andata a Ginevra Di Marco per Kaleidoscope mentre il miglior album a progetto (cioè di Artisti Vari) è stato giudicato Pagani per Pagani.

La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà nei giorni 23, 24 e 25 ottobre 2025 presso il Teatro Ariston di Sanremo, nell’ambito della rassegna organizzata dal Club Tenco.

Canzoni d’autore: la giuria di giornalisti e addetti ai lavori

I prestigiosi riconoscimenti della canzone d’autore italiana – ispirati alla memoria del grande cantautore scomparso Luigi Tenco – sono stati assegnati da una giuria di 241 giornalisti e addetti ai lavori, che hanno espresso le loro preferenze nelle sei categorie previste.

Storica affermazione di Lucio Corsi al Premio Tenco

Per Lucio Corsi una storica doppietta, che suggella un anno di grandi successi e soddisfazioni. Per il cantautore toscano, per molti una rivelazione all’ultimo Festival di Sanremo, ben due Targhe Tenco come miglior album e miglior brano, entrambi intitolati Volevo essere un duro.

Corsi: «Sono onorato, grazie mille»

A stretto giro è arrivato il commento via social di Lucio: «Sono onorato, grazie mille. – ha scritto il cantautore su Instagram – Sogno un futuro in cui questa rassegna abbia la stessa visibilità del festival di Sanremo. Grazie ancora!»

Lucio Corsi

Targhe Tenco, gli album più votati

L’album di Corsi ha conquistato 73 voti, superando i lavori di Piero Ciampi con Siamo in cattive acque (48 voti), Emma Nolde con Nuovospaziotempo (44), Brunori Sas con L’albero delle noci (40) e Federico Sirianni con La promessa della felicità (34).

Targhe Tenco, le canzoni più votate

La miglior canzone in assoluto, Volevo essere un duro di Lucio Corsi, ha ottenuto 79 voti, superando Figlia d’ ‘a Tempesta de La Nina (45 voti), Gli sbandati hanno perso di Marracash (43), L’albero delle noci di Brunori Sas (39) e Quando sarai piccola di Simone Cristicchi (29).

Miglior album in dialetto

Nella categoria miglior album in dialetto (o in lingua minoritaria parlata in Italia), il premio è andato a La Niña con Furèsta (BMG), che ha ottenuto 77 voti e sui social ha descritto la potenza della lingua napoletana e ha scritto: «Tra pochi giorni sarà il mio compleanno, e questo è certamente uno dei regali più belli che potessi ricevere».

La Niña si è imposta su Enzo Gragnaniello (L’ammore è na rivoluzione, 65 voti), Stefano Saletti (Mediterranima, 36), Alvise Nodale (Gotes, 26) e Liberato (Liberato III, 26).

Migliore opera prima

La targa per la miglior opera prima è andata ad Anna Castiglia con l’album Mi Piace (OTR Live/ADA Music Italy) che ha conquistato 97 voti, battendo Luca Romagnoli (La miseria, 36 voti), Laurynn (Aritmia, 28), P.A.O. (A cuore aperto, 24) e Cristiano Fattorini (Tutto intorno, 18).

Miglior album di interprete

Ginevra Di Marco si è imposta nella categoria miglior album di interprete grazie a Kaleidoscope. (Funanbulo Label, 60 voti).

Ha superato nelle preferenze Ornella Vanoni (Diverse, 52 voti), Ilaria Pilar Patassini (Canto Conte, 51), Mia Martini (Tarab, 39) e il duo Giulia Pratelli e Luca Guidi (Di Blu. Omaggio a Domenico Modugno, 31).

Miglior album a progetto

La targa per il miglior album a progetto – destinata al produttore – è stata assegnata a Pagani per Pagani, ideato e prodotto da Caroline Pagani (distribuito da DistroKid), con 63 voti. A seguire: Sarò Franco Vol. 2 (61 voti), Canzoni di Fuga e Speranza (48), Noi de borgata (22) e Trentatrè Suonati (12).