Elodie ha fatto il suo debutto allo stadio San Siro di Milano, regalando al suo pubblico una serata da ricordare. Un concerto intenso, pensato come un vero e proprio spettacolo in quattro atti, che ha visto l’artista romana dominare la scena con carisma, talento e una scaletta ricca di successi, momenti emozionanti e colpi di scena. Un trionfo che, tra coreografie spettacolari, ospiti speciali e dichiarazioni simboliche, ha consacrato la cantante come una delle grandi protagoniste della musica italiana.
Il memorabile show di Elodie
Elodie non si è limitata a salire su uno dei palchi più importanti d’Italia: lo ha letteralmente conquistato. La sua performance a San Siro è stata, infatti, un’esperienza collettiva che ha coinvolto il pubblico dall’inizio alla fine, per ben due ore e mezza di show. Dopo l’apertura con Tribale e Black Nirvana, il concerto ha preso il via con un medley ad alto ritmo che ha subito fatto capire il tono della serata. Tra i brani proposti nella prima parte anche La coda del diavolo e le potenti Odio amore chimico e 1 ora.

Achille Lauro e Gianna Nannini con Elodie
Il primo atto, intitolato Audace, ha visto salire sul palco Achille Lauro per duettare in Folle città e Rolls Royce, mentre con America è stata la volta di Gianna Nannini, per un momento esplosivo che ha unito generazioni musicali diverse.
Il secondo atto dello show
Con il secondo atto, Galattica, Elodie ha portato i fan in una dimensione più intima ma altrettanto potente. Canzoni come Vertigine, Niente canzoni d’amore e Feeling hanno evidenziato il lato più introspettivo e melodico del suo repertorio. A seguire, l’atmosfera si è trasformata in un vero club elettronico con il set di Nina Kraviz e l’energia di brani come Pensare male e Purple in the Sky.
L’energia dell’Eros
Il terzo capitolo, Erotica, ha messo in luce l’anima più sensuale e sperimentale della cantante. Brani come Pop porno, Ascendente e Elle hanno fatto vibrare lo stadio, tra giochi di luci, visual provocatori e coreografie incisive. L’intensità è proseguita con Euphoria, Lontano da qui e A fari spenti, in un crescendo emotivo e sonoro che ha tenuto alta la tensione fino alla fine della sezione.
Il gran finale del concerto di Elodie
Nel quarto atto, Magnetica, Elodie ha lasciato spazio alla parte più emotiva del suo repertorio. Tutta colpa mia, Due e Dimenticarsi alle 7 hanno toccato corde profonde, alternate a momenti di forte partecipazione collettiva. Ma è stato nel gran finale che la cantante ha regalato al pubblico una delle sorprese più attese: dopo il mashup di Hold On e Pazza musica, lo show ha raggiunto l’apice quando Elodie ha duettato con Gaia su Ciclone e Chiamo io chiami tu. La chiusura è stata affidata a due hit amatissime come Margarita e Bagno a mezzanotte.
La bandiera palestinese sul palco
Oltre allo spettacolo musicale, la serata ha avuto anche un momento di forte impatto simbolico. Durante l’esibizione, Elodie ha mostrato una bandiera palestinese sul palco di San Siro, rendendo omaggio alle vittime di Gaza e chiedendo la fine delle violenze sui civili. Un gesto che conferma il suo impegno pubblico e il desiderio di utilizzare la propria visibilità per lanciare messaggi sociali.
Prossima tappa Napoli
Dopo aver conquistato Milano, Elodie è pronta a replicare l’emozione allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli, dove si esibirà giovedì 12 giugno. L’attesa è alta e, se il debutto a San Siro è stato un’indimenticabile dichiarazione di forza artistica, il concerto partenopeo si preannuncia altrettanto coinvolgente. Elodie si conferma una delle voci più forti e riconoscibili del panorama musicale italiano. E questo tour negli stadi è solo l’inizio di una nuova fase della sua carriera.