Il principe William in visita alla sede della Croce rossa britannica

Il principe William rompe il protocollo: “Troppi morti a Gaza”

L'erede al trono britannico interviene sul conflitto tra Israele e Hamas attirandosi le critiche dei conservatori

In modo del tutto insolito rispetto al rigido protocollo reale, il principe William è intervenuto sul sanguinoso conflitto in corso tra Israele e i miliziani di Hamas a Gaza invocando “la fine delle ostilità al più presto possibile”.

William “inquieto per il terribile costo umano del conflitto”

Nel corso di una visita alla sede della Croce rossa britannica, impegnata nel fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, William si è detto “profondamente inquieto per il terribile costo umano del conflitto“. “Troppe persone sono state uccise finora”, ha sottolineato ancora l’erede al trono, parlando anche della “disperata necessità di aumentare l’aiuto umanitario” nella Striscia, come pure di ottenere “il rilascio degli ostaggi” israeliani nelle mani di Hamas.

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Le critiche al principe William dai conservatori e Farage

Dichiarazioni quelle dell’erede al trono britannico per certi versi “politiche” e tali da suscitare alcune critiche. A prenderlo di mira è stato l’ex tribuno della Brexit, Nigel Farage, ora anchorman tv sul canale di destra Gb News: a suo avviso William doveva astenersi dall’intervenire sul Medio Oriente e invece “pensare ai Bafta“, gli Oscar britannici, di cui il principe di Galles è presidente. Mentre il deputato conservatore Andrew Percy ha ricordato all’erede al trono il principio “alla base della nostra monarchia costituzionale: che i membri della famiglia reale non si impegnino in questioni politiche controverse su cui ci sono convinzioni divergenti in questo Paese”.

Il principe William in visita alla sede della Croce rossa britannica

Il principe William e la condanna all’attentato di Hamas

Le parole di William, che non ha mancato di ribadire la condanna per il terribile attacco terroristico di Hamas” contro lo Stato ebraico del 7 ottobre, sono coincise con la presentazione delle iniziative di organizzazioni caritative legate a casa Windsor avviate per affrontare “le sofferenze umane causate dalla guerra” e, al contempo, per “attirare l’attenzione sull’aumento globale dell’antisemitismo“, come riferito nelle ore precedenti da Kensington Palace. Nel corso della sua visita alla Croce rossa, accompagnato da alcuni giornalisti, l’erede al trono si è collegato col personale dell’organizzazione di volontariato impegnato a Gaza, ascoltando alcune testimonianze.

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Israele-Hamas le parole di Carlo III

Nei mesi scorsi re Carlo III era intervenuto sul conflitto in Medio Oriente definendo “straziante” la perdita di vite umane ma non si era spinto a evocare una tregua, anche perché la posizione allora del governo conservatore di Rishi Sunak era esitante per via dell’attenzione alle esigenze di Israele.

Mentre l’intervento di William – su cui fra l’altro l’esecutivo Tory era stato informato – arriva dopo il cambiamento di tono da parte di Londra, ora favorevole se non al cessate il fuoco definitivo almeno a uno a lungo termine, secondo una posizione condivisa anche dal leader dell’opposizione laburista Keir Starmer, molto criticato per il suo allineamento al governo.

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