La regina della ginnastica, Simone Biles, è tornata. E lo ha fatto nel migliore dei modi, con la vittoria degli Us Classic. A Chicago la 26enne quattro volte oro alle Olimpiadi e ben 19 campionessa mondiale ha ottenuto il massimo dei voti su volteggio, corpo libero e trave.

I “demoni” alle spalle

Simone Biles ha archiviato due anni di stop come se nulla fosse ma, soprattutto, ha messo alle spalle quei “demoni” che l’avevano fermata durante le Olimpiadi di Tokyo.

Apparsa in gran forma e sicura di sé è riuscita a realizzare con naturalezza e sicurezza tutti i movimenti che faceva prima del ritiro. Compreso il doppio carpio Yurchenko, il volteggio sbagliato in Giappone e per il quale in quei giorni si era psicologicamente bloccata. Aveva perso la cognizione spaziale: non sapeva dove si trovava mentre volteggiava in aria e rischiava seri infortuni in chiusura. Si tratta di quelli che i ginnasti chiamano “twisties“, blocchi che possono mettere fine ad una carriera e condizionare anche la vita degli atleti.

Le pressioni, gli abusi e lo stop

In quell’agosto 2021 Biles fece un clamoroso passo indietro dalle competizioni. In conferenza stampa spiegò che si sentiva “il peso del mondo sulle spalle” e che si fermava per non penalizzare la squadra in nazionale. Su di lei pesavano le attese di vittorie e quegli abusi che, insieme a tutte le sue compagne, aveva subito negli anni dall’ex medico della selezione statunitense che ora sta scontando 170 anni di carcere.

La “nuova” Simone Biles

Il ritiro la fece apparire fragile e umana, creando empatia nei suoi confronti. Da allora si è presa cura di sé, ad aprile si è sposata e a maggio ha deciso anche di ritornare in palestra per riprovarci. Fino al nuovo debutto di Chicago.

Tifosi sempre vicini

“La giornata di oggi significa per me il mondo – ha detto a fine gara – Dopo tutto quello che è successo a Tokyo, ho lavorato molto su me stessa. Faccio ancora terapia settimanalmente. E’ stato così eccitante venire a gareggiare qui e sentire la stessa fiducia che avvertivo prima”.

“Tutti questi applausi e il fatto che la gente creda ancora in me mi ha fatto sciogliere il cuore“, ha detto infine ai suoi tifosi che non hanno mai smesso di fare il tifo per lei, non soltanto come atleta.

Simone Biles

L’allenatrice: “Siamo intorno a lei per sostenerla”

La sua allenatrice, Cecile Landi, ha rivelato che Biles aveva accennato al suo rientro durante una cena lo scorso marzo in un ristorante messicano e che, dopo il suo matrimonio ad aprile, ha finalmente sciolto le riserve e, a maggio, ha deciso il rientro. “Direi che dopo il suo matrimonio, abbiamo visto un cambiamento nell’impegno a tornare – ha spiegato l’allenatrice a Chicago -. Può fare tutto quello che
poteva fare prima
. Abbiamo usato gli allenamenti soltanto per rendere più semplice la sua gestione mentale e fisica. Simone ora è una donna sposata, è maturata. Sa quello che vuole e siamo intorno a lei per sostenerla”.

Parigi 2024: ci sarà anche Simone Biles?

L’atleta non ha ancora annunciato se proverà a partecipare alle Olimpiadi del prossimo anno a Parigi. Ma fa ben sperare che Biles nel 2018 impiegò gli Us Classic come appuntamento di ritorno alle competizioni al termine di una lunga pausa dopo la sua medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio.