Ospite al Torino Film Festival, Sharon Stone ha approfittato della trasferta italiana per parlare di violenza e disparità di genere, temi sui quali da sempre ha mostrato sensibilità e impegno. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’attrice di Basic Instinct ha sottolineato l’importanza che anche gli uomini contribuiscano a cambiare lo stato delle cose, senza girarsi dall’altra parte: «La violenza contro le donne è un’emergenza. Il femminicidio è la principale causa di morte per le donne, per gli uomini è l’infarto», ha detto la star.
Sharon Stone premiata al Festival di Torino
Sharon Stone ha partecipato al Torino Film Festival dove è stata premiata con la Stella della Mole da Carlo Chatrian, direttore del Museo del Cinema. L’attrice americana ha partecipato alla proiezione dell’iconico western Pronti a morire, primo film diretto da Sam Raimi nel 1995 e prodotto dall’attrice, con protagonisti la stessa Stone, Gene Hackman e i non ancora famosi Leonardo Di Caprio e Russell Crowe. Nel 2025, l’attrice tornerà in Italia per esporre i suoi dipinti prima all’Ara Pacis a Roma e poi a Torino.
Violenza sulle donne: l’appello di Sharon Stone agli uomini
«È fondamentale che gli uomini si assumano la responsabilità di educare e correggere altri uomini – ha dichiarato Sharon Stone durante un incontro con la stampa -. Devono riconoscere quando un loro amico non è una “brava persona” e devono agire per proteggere le donne nelle loro vite».
«Non girate lo sguardo dall’altra parte»
«Gli uomini devono essere consapevoli che molti non sono uomini per bene, non si può continuare a fare finta. Bisogna avere chiaro che chi non è bravo è pericoloso e violento e quindi va tenuto lontano. Non si può girare lo sguardo dall’altra parte quando uomini cattivi si comportano male. Dovete tenerli lontano dalle vostre figlie fidanzate e mogli», ha spiegato la diva.
Sharon Stone e le difficoltà per le donne a Hollywood
Sharon Stone si è soffermata anche sul ruolo della donna nel mondo del cinema e sulle difficoltà incontrate a Hollywood nel corso della sua carriera. Ricordando l’esperienza di Basic Instinct ha sottolineato la disparità salariale fra attori e attrici che storicamente penalizza le seconde («Ho guadagnato 500.000 dollari, mentre Michael Douglas ha guadagnato 14 milioni»). E di quando, dopo Casino di Martin Scorsese, non le siano stati più offerti ruoli interessanti («Ero all’apice della carriera, ma troppo vecchia per gli standard di Hollywood»).
«Mi sono sposata, ho cresciuto una famiglia, non ho davvero lavorato. – ha raccontato la Stone – Ora sto tornando. I miei figli sono cresciuti. Dopo i quaranta a Hollywood per le donne è dura. Diventi vecchia. Mel Gibson ha detto che ero troppo vecchio per lavorare con lui. La mia sensazione era che l’idea fosse che gli uomini di 40, 50, 60, 70 anni dovevano stare con le venticinquenni. A quaranta io sono uscita con un venticinquenne e sono diventata “cougar”».
«L’America è come gli adolescenti, ingenua e arrogante»
Sharon Stone ha avuto parole poco lusinghiere nei confronti del proprio Paese, gli Stati Uniti, accusati di essere chiusi in una cultura arrogante: «Credo che ci si debba fermare e pensare chi vogliamo che ci governi. – ha affermato l’attrice – L’Italia ha vissuto il fascismo, avete visto cosa succede. Il mio Paese, invece, è in fase adolescenziale e gli adolescenti sono arroganti, ingenui e ignoranti. Queste cose non le le abbiamo viste. Gli americani non sono istruiti e non viaggiano, l’80% non ha il passaporto. Vivono nella loro straordinaria ingenuità».