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Genitori, le tre decisioni più difficili da prendere secondo gli esperti

I genitori e le decisioni che riguardano la vita dei figli. Gli esperti spiegano come mamme e papà dovrebbero affrontare le scelte in modo consapevole

Spesso i genitori si trovano a dover prendere decisioni che riguardano la vita dei loro figli, come la scelta della scuola, quella del medico o delle attività extracurriculari. Decisioni che possono essere molto difficili, poiché mamme e papà vogliono sempre il meglio per i propri figli. Spesso però non sanno quale sia la scelta giusta.

Le decisioni dei genitori: no a iperprotettività o incuranza

I genitori devono assumersi la responsabilità di prendere decisioni rispetto all’educazione del proprio figlio, utilizzando la propria esperienza e il proprio bagaglio personale. Si tratta di fare il possibile senza cadere nelle forme di ipercura o incuria.

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Da un lato genitori iperprotettivi e dominanti possono rendere i figli incapaci di prendere decisioni. Questo perché, per paura che possano sbagliare o soffrire, o per il desiderio di controllarli integralmente, limitano le loro libertà di scelta e le loro responsabilità nell’accettare le conseguenze delle loro azioni. D’altro lato le decisioni non possono essere delegate al bambino, in quanto questo non è capace di occuparsi di sé stesso, di distinguere il giusto dallo sbagliato, il bene dal male, ma tende a soddisfare gli impulsi e vivere le esperienze in modo sensoriale.

A questo proposito alcuni esperti hanno individuato e condiviso le loro idee sulle decisioni più difficili che un genitore possa prendere. Vediamo di quali si tratta…

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Stabilire e mantenere i limiti

Tra le decisioni più complicate che un genitore dovrà prendere c’è quella di porre dei paletti e quindi stabilire dei limiti. Un’impresa ardua: stabilire adeguatamente dei limiti implica trovare un equilibrio tra autorità, empatia e comprensione. Oggi questa sfida è ancora più complicata per l’impressionante velocità con la quale si passa di generazione in generazione. Se qualche tempo fa il salto generazionale avveniva nell’arco di una decade, ora i tempi si sono decisamente assottigliati. Questo continuo cambiamento rappresenta una vera e propria sfida per ogni genitore.

Genitore tiene le mani al figlio

Lasciare che i figli agiscano da soli

Le decisioni più profonde dei genitori spesso risiedono nello spazio in cui l’amore incontra la saggezza. Permettere ai figli di navigare nel mare magnum delle loro sfide, nonostante l’istinto di proteggerli, richiede il riconoscimento che la crescita passi dai trionfi ma soprattutto dalle sconfitte. Si tratta di una testimonianza della fiducia che riponiamo nella resilienza che abbiamo coltivato nei nostri figli e della comprensione che la saggezza spesso nasce attraverso l’esperienza.

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La decisione più difficile non è solo allentare la presa, ma farlo con la profonda convinzione che, anche nella caduta, i nostri figli troveranno la forza per rialzarsi, più saggi e resistenti di prima. È importante riconoscere che talvolta le lezioni migliori sono quelle che impariamo grazie al coraggio di agire in autonomia.

Lasciare autonomia ai figli

Essere genitori significa concedere ai propri figli uno spazio sicuro in cui imparare dagli errori e risolvere i problemi. Diamo loro la possibilità di farlo, permettendogli di comprendere le cose poco alla volta.

La casa è il luogo in cui i bambini possono sperimentare, imparare ed esplorare, provando emozioni ed attuando comportamenti loro consoni in uno spazio sicuro e amorevole. Se non hanno questa libertà, proveranno queste cose una volta usciti di casa e la rete di sicurezza non sarà più presente.

Possiamo consentire ai nostri figli di prendere decisioni autonome e acquisire capacità di risoluzione dei problemi in un ambiente con confini e limiti chiari, adeguati alla fase di sviluppo del bambino. Si tratta di una delle decisioni più difficili da prendere come genitore poiché richiede così tanto amore che occorre sapere quando stabilire un limite e quando lasciare che gli errori diventino momenti di autoapprendimento.

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