Cara Chiara, mio marito mi tradisce. E, invece di affrontare lui, scrivo a te. Questo già te la dice lunga sul mio coraggio, ma senza di lui io mi sentirei persa. I miei figli non sopporterebbero una separazione, lui è un padre eccezionale, una persona piena di vita. L’altra è una donna che lavora con lui, ha la fama della ambiziosa disposta a tutto, sui social posta foto anche in posizioni piuttosto sconvenienti, ha un divorzio alle spalle e ha scritto che non vorrà mai figli. La loro storia dura da almeno 6 mesi. Non voglio che il nostro matrimonio finisca per un tradimento, soprattutto con una come lei che io odio. Dovrei affrontarla, secondo te? Grazie infinite. Anonima

Cara Anonima, ti sei resa conto che la tua lettera parla in parte di tuo marito, molto di quest’altra donna, fa un inciso sui vostri figli, due sul vostro matrimonio, ma non dice niente sulla persona che per te dovrebbe essere la più importante, quantomeno nel momento in cui scrivi per chiedere aiuto, cioè tu? La mia sensazione, dunque, è che questo potrebbe essere un segnale: e se tu, in questo matrimonio, in questa famiglia, ti fossi annullata? Se tuo marito, in questa famigerata altra donna, stesse cercando un confronto che a casa con te non trova più? Avrebbe potuto parlartene, certo, avrebbe potuto fare tante altre mosse piuttosto che tradirti: ma a me giudicare lui, e tantomeno quella donna, non interessa.

Mi interessa convincerti che questa crisi può rappresentare una grande occasione, sicuramente per te, forse per il tuo matrimonio. La sfida che ti lancia è di metterti al centro: chi sei diventata, negli anni del vostro matrimonio? Che cosa ti piace fare? Che cosa non ti piace fare, al di là di quello che piace e non piace a tuo marito e ai vostri figli? Ti va di scrivermi un’altra lettera dove parli solo di questo e mi racconti di te?