Una donna posticipa la sveglia

Posticipare la sveglia al mattino: ecco perché fa bene

Se ti hanno sempre detto che premere il tasto “snooze” è una cattiva abitudine che fa male alla salute, sappi che potrebbe non essere vero. Lo dimostra un nuovo studio

Quante volte ti capita di posticipare la sveglia al mattino? Sei nel bel mezzo di un sogno e il bip-bip ti scuote, ma invece di alzarti premi il tasto “snooze” e ti rannicchi ancora di più tra le coperte. Ebbene, se fino a poco tempo fa ti dicevano che questo tipo di comportamenti ha effetti dannosi sulla salute, adesso la situazione si ribalta.

Fino a oggi posticipare la sveglia più volte al mattino non era solo ritenuta una cattiva abitudine, ma anche dannosa per la salute poiché il risultato è un sonno frammentato. Tuttavia, una ricerca recente contraddice questa credenza.

La scoperta dell’Università di Stoccolma

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Sleep Research. I ricercatori hanno notato che le persone che premono regolarmente il pulsante snooze, perdono solo circa sei minuti di sonno a notte e questo non influisce sulla sonnolenza mattutina o sull’umore. Inoltre, i test hanno dimostrato che 30 minuti di sonnellino in più hanno effetti positivi, oppure non influiscono affatto sulla salute.

“Sonnecchiare per un tempo limitato al mattino probabilmente non fa male”, ha spiegato l’autrice principale dello studio, Tina Sundelin, ricercatrice del sonno presso l’Università di Stoccolma. la sua ricerca ha, infatti, fornito la prova che il sonnellino al mattino non interrompe il sonno in modo dannoso.

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Perché posticipare la sveglia fa bene

Sonnecchiare accorcia il sonno, ma non è così male come pensavano finora gli scienziati. Ricerche precedenti avevano suggerito che i minuti in più di sonno non aiutano a sentirsi più riposati, e che svegliarsi ripetutamente e cercare di dormire di nuovo impedisce le fasi ristoratrici del sonno, incluso il sonno Rem.

“Se disturbi qualcuno mentre dorme, il suo non sarà un sonno di buona qualità. Spesso, dopo si sentirà stanco. Ma questa idea si basa su un’intera notte di frammentazioni del sonno”, ha spiegato Sundelin.

Un vantaggio per chi non dorme bene

La ricercatrice ha scoperto che posticipare la sveglia per mezz’ora avvantaggia chi non riesce a dormire bene di notte, le persone che ritardano la sveglia due o più volte alla settimana e quasi sempre si riaddormentano tra una sveglia e l’altra. Trentuno tra i soggetti che hanno partecipato allo studio hanno dormito bene per tutta la notte e hanno mostrato segni di sonno frammentato solo negli ultimi 30 minuti prima di alzarsi, che è in genere il momento in cui le persone premono per la prima volta il pulsante snooze. Questo sonno frammentato “non ha avuto un impatto abbastanza grande da renderli stanchi” per il resto della giornata.

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Posticipare la sveglia ci aiuta a svegliarci bene

La ricerca di Sundelin suggerisce anche che il sonnellino potrebbe aiutare le persone a scrollarsi di dosso la sonnolenza mattutina facilitando la transizione dal sonno profondo a una fase più leggera. Un buon riposo notturno comporta in genere da quattro a sei cicli di sonno, ciascuno composto da quattro fasi.

Il sonno leggero si verifica nelle prime due fasi del sonno Nrem (Nonrapid Eye Movement). Questo è il momento in cui i muscoli iniziano a rilassarsi e l’attività cerebrale rallenta, insieme alla respirazione e alla frequenza cardiaca, ma una persona può ancora essere facilmente svegliata.

Man mano che la notte va avanti, le persone raggiungono progressivamente stadi più profondi. Diventa più difficile svegliarsi durante la terza e ultima fase del sonno Nrem e la prima fase del sonno Rem. Una persona che riceve una telefonata durante queste fasi, ad esempio, potrebbe avere meno probabilità di sentirla o ricordare di avere risposto.

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Gli effetti del risveglio improvviso

Il risveglio improvviso, soprattutto dopo un sonno profondo, può prolungare l’inerzia del sonno, uno stato di sonnolenza di transizione alla veglia in cui ci si può sentire disorientati o avere difficoltà ad adattarsi all’a veglia’essere svegli.

È qui che il sonnellino può aiutare: le persone che fanno piccoli sonnellini tra una sveglia e l’altra possono uscire in modo più efficace dal sonno profondo e svegliarsi durante un sonno più leggero. Questo potrebbe aiutarle a ridurre l’inerzia del sonno e a sentirsi più vigili ed energiche al mattino.

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