Una lettrice, divorziata, mi chiede se possa esistere una sorta di Dna della separazione. Cioè se i figli di genitori separati abbiano più probabilità di farlo a loro volta, da adulti.
Gli studi sui figli dei separati
Il tema in effetti è oggetto di discussione: alcune ricerche dimostrano una certa instabilità coniugale nei figli di genitori separati, maggior precocità sessuale e promiscuità e, in genere, maggior difficoltà a fidarsi del partner. C’è poi uno studio svedese della Virginia Commonwealth University che rileva come le persone che si separano abbiano aspetti caratteriali comuni (come una certa emotività negativa e la scarsa empatia) che incidono sulla relazione con i figli. Facile immaginare che questi, a loro volta, tendano a comportarsi nello stesso modo, ma non perché ereditino queste caratteristiche.
Figlie dei separati: spesso la separazione li fa stare meglio
In generale, la separazione è sempre un momento di sofferenza per i figli anche se a volte – quando il conflitto è molto forte, magari anche con episodi di violenza – possono essere loro stessi a chiedere la separazione. In certi casi, insomma, anche per loro può essere una liberazione che i genitori si lascino.
Figlie dei separati: non esiste un Dna della separazione
E certamente questo rappresenta un elemento di rischio in più per i futuri adulti, ma non si tratta di un fattore predittivo: molto dipende infatti da come viene gestita la separazione. Una difficoltà reale è quella che vivono le ragazze, spesso coinvolte nel conflitto da uno dei genitori, perché più disposte all’ascolto. Il rischio è di parteggiare per la madre o per il padre e, quindi, da adulte, trovarsi a scontare l’atteggiamento da crocerossine, dedicandosi più agli altri che a se stesse.
Molto dipende da come viene gestita la separazione
Per il resto, a determinare le scelte future contano altri aspetti nella famiglia d’origine, aspetti che possono e devono esserci anche in una famiglia conflittuale: in primis la libertà dei ragazzi di poter esprimere le emozioni e di vedere che i genitori le riconoscono e le legittimano. L’aspetto più importante, per i figli, è poter mantenere un rapporto con entrambi i genitori e con le rispettive famiglie ma, soprattutto, poter credere ancora in un legame che cura, quello genitoriale, che resiste oltre la coppia e dura nel tempo.