Mentre il Giro d’Italia tinge di rosa le strade della Penisola, gli appassionati di cicloturismo possono ispirarsi al tragitto della storica gara per scoprire angoli meravigliosi del nostro Paese. Il cicloturismo, sempre più praticato ed apprezzato anche dalle nostre parti, è un modo affascinante per vivere il territorio con lentezza. Perché permette di immergendosi in paesaggi straordinari e visitare le città ad un ritmo diverso. Se desideri pianificare una vacanza itinerante sulle due ruote, la Fiera del Cicloturismo ha selezionato sei itinerari che attraversano alcune delle aree più belle dello stivale. Dai profumi della Ciclovia del Salento Ionico, in Puglia, ai paesaggi aspri e spettacolari dei Sassi di Matera e delle montagne lucane. Dalla Toscana, lungo la via di Puccini, alla Treviso-Ostiglia, in Veneto, fino al cuore multiculturale del Friuli Venezia Giulia.
1. Cicloturismo in Puglia – Ciclovia del Salento Ionico
La ciclovia del Salento Ionico è un percorso a tappe lungo 300 chilometri, alla portata di tutti, articolato in cinque anelli, ottimi per escursioni di una giornata. La ciclovia attraversa masserie, spiagge selvagge, pinete rigogliose, riserve naturali e borghi ricchi di arte ed enogastronomia. L’app Ciclonica rende intuitiva la navigazione lungo la ciclovia, mettendo in evidenza:
- la rete di sentieri,
- strade secondarie e rurali,
- punti di interesse,
- agriturismi e strutture bike-friendly.
Lunga 305 chilometri, per l’82% su asfalto e il restante 18% su sterrato, la ciclovia si snoda prevalentemente su stradine secondarie a bassa intensità di traffico. La traccia principale è poi articolata in cinque percorsi ad anello che, tra mare, parchi e borghi interni, consentono di organizzare su misura il proprio viaggio in bici. Ugento/Racale; Gallipoli/Racale; Nardò/Gallipoli; Porto Cesareo/Nardò e infine Manduria/Torre Lapillo.
2-3. Basilicata – Sassi e montagne lucane
Il Giro d’Italia, nella quinta e sesta tappa, attraversa la Basilicata toccando Matera e Potenza. La ciclovia urbana di Matera consente di esplorare l’affascinante zona dei Sassi, patrimonio dell’umanità UNESCO. Da Potenza passa invece la Ciclovia Meridiana. Un percorso ad anello di 295 km, con ben 6.110 metri di dislivello, che attraversa il Parco dell’Appennino Lucano, passando per 22 borghi, con strade secondarie a basso traffico e una rete di interconnessione con altri itinerari ciclabili.
4. Cicloturismo in Toscana – La via di Puccini
Nella decima tappa il Giro toccherà la Toscana, fra le Regioni più amate dai cicloturisti. La Ciclopedonale Puccini è un tracciato quasi interamente pianeggiante, lungo circa 50 chilometri, che parte da Ponte a Moriano – frazione situata a nord di Lucca, immersa nel verde della valle del fiume Serchio – e conduce fino al suggestivo Lago di Massaciuccoli. Località celebre per la sua biodiversità e per il profondo legame con Giacomo Puccini, che vi trovò ispirazione per molte delle sue composizioni. La sua villa a Torre del Lago, oggi trasformata in museo, è mete di pellegrinaggio per gli estimatori del compositore di opere immortali come Tosca, Madama Butterfly e La Bohème. Grazie alla segnaletica interattiva con QR code, sarà possibile ascoltare le opere di Puccini mentre si pedala. La ciclopedonale è attrezzata con aree di sosta e punti di assistenza dove è possibile ricaricare le biciclette elettriche e gustare specialità tipiche del territorio. Come il pane di Altopascio all’olio extravergine lucchese fino ai vini delle colline toscane.
5. Veneto – La Treviso-Ostiglia
La quattordicesima tappa del Giro d’Italia prende il via da Treviso per concludersi dopo 186 chilometri a Nova Gorica, in Slovenia. Questo tratto offre l’occasione perfetta per esplorare uno dei più affascinanti itinerari cicloturistici del Veneto: la Ciclovia Treviso-Ostiglia. Questo percorso, lungo circa 85 km, segue il sedime dell’antica linea ferroviaria Treviso-Ostiglia. Oggi, quel tracciato è stato trasformato in una pista ciclabile immersa nella quiete della campagna veneta, attraversando territori ricchi di fascino, storia, natura e prelibatezze enogastronomiche (dal radicchio di Treviso ai formaggi delle malghe, dai vini delle colline venete fino al tiramisù). Ciclabile ben attrezzata, con segnaletica chiara e numerosi punti di ristoro, fontane, bike park e aree picnic, la Treviso-Ostiglia è adatta sia ai cicloturisti esperti che alle famiglie.
6. Friuli Venezia Giulia – Gorizia e oltre
Il passaggio del Giro d’Italia dal Friuli Venezia Giulia è un’ottima occasione per scoprire la Ciclovia Pedemontana FVG3, un percorso che attraversa la fascia pedemontana friulana, da Sacile a Gorizia, Il percorso si snoda da Sacile fino a Gorizia, offrendo una vista spettacolare sulle Alpi Giulie e sulla pianura friulana. Fra paesaggi collinari, vigneti ordinati e borghi ricchi di storia, il tracciato copre una distanza totale di circa 180 Km. Lungo il percorso si incrociano i borghi di Maniago, noto nel mondo per la produzione delle coltellerie, Toppo inserito nei Borghi più Belli d’Italia, Gemona del Friuli borgo medioevale contaminato dalla Street Art e dall’architettura contemporanea e Cividale del Friuli sito UNESCO per l’arte longobarda.
In questo territorio si producono e si possono degustare nelle numerose cantine i rinomati vini delle zone DOC Grave, Colli Orientali del Friuli, Isonzo e Collio. nel 2025 il cicloturismo friulano diventa ancora più internazionale grazie ai percorsi GO!2025, che collegano Italia e Slovenia, offrendo l’opportunità di scoprire il Collio, le colline del Brda e i luoghi simbolo della Grande Guerra.