Non è raro oggi sentir parlare di economia circolare, tessuti riciclabili e sostenibilità nella moda. Ormai abbiamo tutti un’idea generale del significato di questi termini, ma per cambiare davvero le cose – nella moda come negli altri ambiti – servono conoscenze sempre più specifiche. Sappiamo a cosa stai pensando: bisognerebbe tornare tra i banchi di scuola.

È così, e per fortuna negli ultimi anni gli istituti che formano i professionisti di ieri e di oggi su temi legati alla sostenibilità stanno aumentando. Anche l’azienda tessile Manteco, con il progetto Manteco Academy, dal 2018 si impegna a tal proposito.

Manteco Academy: dall’innovazione alla divulgazione

È nata con l’obiettivo di offrire sostegno ai partner per poi evolvere in un progetto educativo a tutto tondo. Delle sue origini e di come funziona ne abbiamo parlato direttamente con Luca Querci, Special Project Manager di Manteco, che ha seguito il progetto dell’Academy sin dalla sua fondazione nel 2018.

La divulgazione è sempre stato un pilastro della realtà Manteco, che ha messo la ricerca e l’innovazione al centro dei suoi obiettivi. «Il nostro sguardo è sempre rivolto all’innovazione e tutto ciò che facciamo è supportato da ricerche scientifiche. Anche per questo i traguardi che abbiamo raggiunto li comunichiamo con gioia: se la scienza è dalla nostra parte, stiamo lavorando bene», spiega Luca. E infatti basta un veloce sguardo al sito dell’azienda per accedere non solo alle ultime novità, ma anche a hub culturali e pubblicazioni scientifiche inerenti ai temi di ecologia e tessuti sostenibili.

Conoscere per valorizzare

Manteco è sicuramente un’azienda straordinaria, ma trova nella collaborazione la sua forza, come prova il Manteco System, un network che comprende oltre 50 esperti del settore. La loro interazione è un’«orchestra tessile», che permette a tutti di valorizzarsi a vicenda grazie a conoscenza, professionalità e consapevolezza. Eppure non è sempre stato così.

«L’Academy è diventata una necessità quando ci siamo accorti che i buyer e i clienti con cui lavoravamo non erano informati. Molti non erano in grado di distinguere un tessuto sostenibile rispetto ad uno realizzato con materiali e tecniche inquinanti», spiega Luca. «E questa ignoranza limitava anche il nostro lavoro: per poter valorizzare una realtà innovativa e sostenibile è necessario conoscere la passione con cui viene realizzato ogni tessuto, le sue potenzialità e la sua versatilità».

Manteco Academy guarda ai designer di domani

PH: Manteco archive

Manteco ha dunque cominciato a formare la realtà con cui si approcciava più spesso, con incontri e corsi di aggiornamento, poi ha deciso di spingersi oltre. «Abbiamo sentito presto il bisogno di creare un contatto con i futuri designer, le scuole di moda, e di condividere la nostra cultura sostenibile e circolare con loro», continua il manager.

«I giovani oggi vanno guidati soprattutto nella scelta, devono sapere tutte le opzioni che hanno a disposizione: i diversi materiali, come utilizzarli al meglio, chi li produce. Ma l’interesse è già molto alto, ogni anno notiamo un aumento di curiosità e di impegno, siamo molto ottimisti».

L’interesse per la sostenibilità

Se infatti nel 2018 le tematiche affrontate erano considerate “di nicchia”, oggi Manteco collabora con quasi 35 università in tutto il mondo. «Il progetto Academy si compone di due filoni: la parte operativa di concept e la fornitura di tessuti per la realizzazione delle sfilate. Oggi siamo una realtà forte, cresciamo sempre di più».

E i risultati non si vedono solo con un aumento di partnership, ma anche con un aumento di interesse da parte degli studenti. «Oggi capita che le domande dei ragazzi superino la durata del nostro intervento, soprattutto quando sono studenti del terzo anno con già conoscenze di base».

Vedere, toccare, provare per credere

La forza degli insegnamenti di Manteco è che non si tratta di mere liste di meriti dell’azienda e potenzialità dei tessuti realizzati, ma l’attenzione è volta soprattutto a far capire come si svolge ogni passaggio nel processo creativo. Mostrano ai ragazzi un tessuto che non è solo un tessuto: è il risultato del lavoro di tantissime persone, della passione del fondatore e delle generazioni successive, dell’impegno per perfezionare ogni aspetto.

«Per questo oltre a lezioni in sede e online organizziamo tante visite, con scolaresche che vengono a vedere il lavoratori all’interno di Manteco, dove facciamo prove colori e produzione. Non vedono solo il tessuto finito ma come viene realizzata a partire da un filo, hanno una panoramica molto approfondita».

Manteco Academy: circolarità o niente!

Uno dei pilastri di Manteco è l’Eco Design e i risultati dell’insegnamento si vedono subito: «Dopo aver mostrato ai ragazzi quali sono gli ostacoli e le fibre migliori per il riciclo vediamo che prendono decisioni molto più consapevoli già nella fase creativa. Non ci basta che siano in grado di creare un capo riciclabile solo una volta: se recupero una maglia e la rielaboro, poi aggiungo materiali che non si possono recuperare ulteriormente, spezzo il filo. Noi facciamo il possibile perché le collezioni siano completamente riciclate e infinitamente riciclabili».

Ogni aspetto dell’impegno di Manteco è estremamente consapevole e l’obiettivo è la massima circolarità, non solo nel futuro prossimo ma nel lungo periodo. Il tessuto, prodotto principale, che deve essere il più possibile riciclabile e rielaborabile.

E l’impegno dell’azienda per formare i designer del futuro non si limita all’Italia: lezioni e seminari sono stati esportati anche negli Stati Uniti e a Londra, dove l’expertise di Manteco nella sostenibilità unita al savoir faire della moda italiana hanno dato vita a progetti straordinari in università come la Central Saint Martin e l’Università di Westminister. Ma non solo, Manteco collabora a stretto giro con importantissimi istituti europei, come Istituto Marangoni, Polimoda, NABA, LABA, Politecnico di Milano, Istituto Modartech, UDIT, Kolding Design School, e tanti altri.

Proprio come i loro tessuti, i professionisti di Manteco si reinventano continuamente e non rispettano le regole della tradizione: insegnano a non porre mai limiti alla propria creatività e a guardare sempre avanti. Sono i migliori alleati per la generazione dell’eco-ansia e del Fridays For Future, che tra i banchi di scuola hanno l’opportunità di pensare a un futuro che non fa paura, ma anzi è pieno di opportunità. E lo si conquista – certo – con impegno e fatica, ma senza mai smettere di lavorare insieme.