

Da tempo si parla di bonus psicologo, soprattutto dopo la pandemia e specie ora che a invocarlo a gran voce è stato Fedez. Il rapper è stato protagonista, infatti, di un botta e risposta a distanza con il ministro della Salute, Orazio Schillaci. «Sul bonus psicologo che riguarda tutta la popolazione e non solo i giovani il ministro Schillaci ci ha detto ormai una settimana fa che in pochi giorni avrebbe sbloccato i decreti attuativi ma a oggi non ha fatto assolutamente nulla». Così Fedez ha incalzato proprio il titolare del dicastero, aggiungendo: «Quindi aspettiamo il Ministro. Siamo a novembre e sono i soldi del 2023. A dicembre finisce il 2023, cosa vogliamo fare? Prendere in giro le persone o fare qualcosa?». Parole che sono arrivate mentre l’Università di Bari – prima in Italia – ha messo a disposizione un voucher da 300 euro a pressoché tutti i propri studenti, per avvalersi di un supporto psicologico.
L’ateneo di Bari capofila nell’aiuto psicologico ai giovani
L’iniziativa è stata presentata solo pochi giorni fa, nel pieno delle polemiche tra Fedez e il Ministro Schillaci. Consiste in un bonus da 300 euro per gli studenti che, come riporta il sito dell’Università Aldo Moro di Bari, risultano regolarmente immatricolati e iscritti per l’anno 2022-2023 a un corso di laurea triennale, magistrale, magistrale a ciclo unico, laurea vecchio ordinamento, dottorato di ricerca o scuola di specializzazione. Il contributo è destinato a pressoché tutti i ragazzi e ragazze che frequentano l’ateneo, perché ne hanno diritto tutti coloro che hanno un Isee fino a 50mila euro all’anno. Si tratta, quindi, di una platea ampia.
Perché un bonus per i laureandi
L’iniziativa nasce dall’esigenza di offrire un supporto ai giovani tra i quali, secondo gli esperti, aumenta il disagio psicologico. Può essere legato a motivi di studio (ansia e stress per gli esami, per esempio) oppure ad altre cause, che possono far cresce il malessere. Il voucher è spendibile per sedute presso psicologi privati o come rimborso per costi già sostenuti per prestazioni di sostegno psicologico o psicoterapeutico. Per finanziarlo è stato istituito uno specifico fondo di 90mila euro, che sarà erogato fino ad esaurimento dello stesso. Per accedervi è sufficiente presentare una regolare fattura con il proprio nominativo che accerti la prestazione. La scadenza è il 30 aprile 2024 e comunque fino a quando ci saranno risorse disponibili. Secondo l’Università di Bari sono già più di 250 gli studenti che ne hanno fatto domanda.
Bonus psicologo: a che punto siamo
Ma a che punto è l’erogazione dei fondi statali per il bonus psicologo? A fornire qualche numero è stato proprio Fedez. «L’Italia, destinando alla salute mentale poco più di 60 euro per cittadino, si colloca fra gli ultimi posti in Europa. Nel 2022 è stato previsto il ‘bonus psicologò, un contributo economico per sostenere le spese relative alle sessioni di psicoterapia. Il totale stanziato era di 25 milioni di euro. Secondo il rapporto annuale 2023 dell’Inps, su circa 395 mila domande presentate per accedere al ‘bonus psicologo’, il 99% rispondeva ai requisiti di ammissibilità. Solo il 10,5% però è stato finanziato: circa 41.600 domande. Nel 2023 l’attuale Governo ha stanziato 5 milioni di euro per l’anno in corso e 8 milioni di euro per ogni anno dal 2024 in poi. Il bonus ha il merito di essere diventato strutturale ma con un finanziamento drasticamente ridotto che non soddisfa tutte le richieste di aiuto».
Salute mentale a rischio
È stato ancora Fedez a dare la misura del problema della salute mentale: «In Italia 2 milioni di adolescenti tra i 10 e i 20 anni soffrono di disturbi mentali. Un numero enorme pari al 20% della Gen Z, cioè di tutti i nati tra il 1997 e il 2012. L’Oms indica il suicidio come la seconda causa di morte nel mondo tra i teenager tra i 15 e i 25 anni. L’Istat ha certificato che nel 2021 il 6,2% (l’anno prima erano il 3,2%) dei ragazzi tra 14 e 19 anni, oltre 220 mila giovani, erano insoddisfatti della propria vita e vivevano una condizione di cattiva salute mentale. Negli ospedali e nei consultori ci sono 2,8 psicologi ogni 100mila abitanti ma secondo l’Istituto superiore di sanità servirebbe 1 psicologo ogni 1000 abitanti», ha spiegato Fedez, concludendo con un affondo: «Ciò che manca in questo momento è il decreto attuativo di questa misura che, se non varato nei prossimi due mesi, rischia di vanificare l’operazione facendo confluire i fondi previsti nel bilancio generale dello Stato».
I fondi del Mur
Anche gli altri studenti universitari, e non solo quelli di Bari, potranno però godere del bonus psicologo. Il ministero dell’Università e della Ricerca, infatti, ha stanziato 40,5 milioni di euro e spetta poi ai singoli Atenei mettere in campo le risorse ottenute. Come stabilito dal Governo, è compito di ogni singola università stabilire la consulenza psicoterapeutica per i propri studenti. Il bando a cui poter aderire era stato aperto dal 26 settembre al 27 ottobre: partecipando, gli Atenei hanno fatto domanda per ottenere i finanziamenti necessari per avviare le misure a sostegno degli studenti.
L’iniziativa contro la fragilità emotiva
Il bonus psicologo, quindi, è tornato e si aggiunge alle iniziative del ministero della Salute. Le finalità, infatti, sono più mirate e rivolte agli studenti universitari che affrontano un momento difficile e di fragilità emotiva nel corso del proprio percorso accademico. A deciderlo è stato il ministero dell’Università e della Ricerca, guidato da Anna Maria Bernini, che ha finanziato con 40,5 milioni di euro l’attivazione di servizi dedicati al benessere psicologico degli studenti universitari. I percorsi a sostegno degli alunni dovranno essere attivati entro la fine dell’anno, come stabilito dallo stesso Ministero.
Il Mur ora deve redigere una graduatoria dei progetti valutati come idonei e successivamente erogare l’intero importo dei costi ammessi in un’unica soluzione. Il bando è stato aperto anche alle 145 scuole di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), come i Conservatori (sia pubblici sia privati) e le Accademie di belle arti. L’ultimo step spetta agli istituti: dopo 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, infatti, ogni università dovrà avere in funzione il servizio psicologico per gli studenti, pena la decadenza del bonus. Non sono incluse nel progetto le attività di supporto che l’Ateneo ha già avviato.
Percorsi a sostegno degli studenti: cosa aspettarsi?
A differenza del voucher per le sessioni di psicoterapia con professionisti in studio, il finanziamento del bonus psicologo in università – valido per un anno – offre allo studente la possibilità di usufruire di servizi di consulenza psicologica erogati direttamente dall’Ateneo. Non riceve un buono, ma può aderire ai diversi progetti organizzati dalla propria università.
In particolare, per aiutare gli studenti in difficoltà e supportare i loro bisogni, gli Atenei penseranno a servizi di counseling e ricerca sul disagio psicologico e sociale, ma anche ad attività di informazione e orientamento per la consapevolezza. Spesso, infatti, le persone che affrontano situazioni fragili ed emotivamente complesse faticano a prenderne coscienza o a trovare il coraggio di affrontare il problema ed esternarlo. Previsti anche interventi per contrastare le dipendenze degli studenti, che siano più o meno manifeste durante il percorso accademico. Secondo un’indagine dell’Università Statale di Milano, per esempio, il 42% degli iscritti soffre di ansia da prestazione e il 12% ha sintomi di depressione.
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