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Dire “buongiorno” agli sconosciuti rende felici: lo studio

Una nuova ricerca ha dimostrato che salutare le persone, in particolare gli estranei, e scambiare due parole amichevoli con loro può contribuire alla nostra felicità

Dire “buongiorno” a persone che non conosci, come attaccare bottone sull’autobus con qualcuno che ti ispira fiducia è qualcosa di buono che può farti vivere meglio. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista “Social Psychological and Personality Science”.

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Una ricerca effettuata su 60mila persone

La ricerca è stata effettuata su 60mila persone, tra cui 40mila cittadini britannici. Guidato da Esra Ascigil dell’Università Sabanci (Turchia), lo studio è stato condotto da ricercatori dell’Università del Sussex.

Un “buongiorno” fonte di maggior benessere

Il team di studiosi ha preso in esame due gruppi di persone a cui è stata posta la domanda: “Con quanti sconosciuti hai avviato una conversazione negli ultimi sette giorni?”. A tutti è stato poi chiesto di valutare il loro benessere percepito. I risultati hanno mostrato che coloro che hanno avuto più conversazioni con gli estranei hanno mostrato livelli di maggior soddisfazione.

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Il saluto crea il senso della comunità

“Le interazioni estemporanee, i saluti e i ringraziamenti possono aumentare il benessere delle persone”, hanno affermato i ricercatori sottolineando come tali interazioni vadano ad aumentare il senso di appartenenza a una comunità. “Avere un senso di appartenenza implica sentirsi accettati e apprezzati dalle altre persone – ha detto Esra Ascigil -, è spesso considerato un bisogno umano fondamentale”. Kate Jopling, consulente britannica con una lunga esperienza nel campo dell’invecchiamento e della solitudine, ha aggiunto: “Queste cose aiutano a farci sentire appartenenti. Costano così poco, ma valgono molto”.

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La città svedese che incoraggia il “buongiorno”

Salutare gli altri con un semplice “buongiorno” è un’abitudine che viene incoraggiata in alcuni Paesi proprio per aiutare le persone a combattere la solitudine. Luleå, una città settentrionale della Svezia, ha introdotto il “Säg hej!” (Saluta!), una campagna per contrastare l’isolamento sociale.

Il problema della solitudine sollevato dell’Oms

La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che renderà la solitudine una priorità sanitaria globale e ha lanciato una nuova Commissione sulla connessione sociale. Questo organismo esaminerà i metodi per affrontare la “urgente minaccia per la salute” rappresentata dall’aumento della solitudine in tutto il mondo e aiutare le persone a rafforzare i loro legami sociali. L’Oms ha rilavato che l’isolamento e la solitudine possono incidere negativamente sulla salute non soltanto degli anziani ma di tutti.

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