Le previsioni per l’estate 2025 danno le città italiane piene di turisti. Lo ha stimato la «Tourism Forecast Summer» dell’Istituto Demoskopika, che parla di 65,8 milioni di visitatori attesi con un +3,4% di presenze rispetto all’anno scorso, che pure aveva registrato dati record. «Un incremento significativo che si traduce in più fiducia, più movimento e più economia per i territori» si legge nella nota.

Numeri in crescita per il turismo

Nel periodo compreso tra giugno e settembre saranno 30,1 milioni gli italiani a soggiornare in un’altra città e 35,7 milioni gli stranieri a scegliere l’Italia. In totale i pernottamenti sono stimati a 267,4 milioni, con un aumento rispettivamente del 3,4% e del 2,1% rispetto al 2024: un dato che conferma un trend positivo, anche se ancora sotto ai dati pre-pandemia.

Turisti in aumento ma vacanze più corte

Se cresce il numero delle presenze dei turisti, è in lieve calo quello dei pernottamenti. Il numero dei visitatori di città d’arte e località di villeggiatura aumenta insomma, ma le vacanze si fanno più corte. Tra le cause vengono individuati l’aumento dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda i trasporti, e la concorrenza crescente di altre destinazioni nel Mediterraneo o nell’Europa dell’Est. Secondo i dati raccolti da Federalberghi però, una volta che gli stranieri hanno vistato l’Italia se ne innamorano e tornano con continuità, compensando in questo modo la ripresa timida del settore.

Il turismo enogastronomico fa da traino

Quando si organizza una vacanza in Italia, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra città d’arte tra le più belle al mondo, spiagge da favola, borghi collinari e paesaggi montuosi per gli amanti dei trekking, offre possibilità per tutti i gusti. Ma anche l’alta qualità delle eccellenze locali seduce i turisti e fa da traino al settore. Secondo i dati diffusi da ENIT, il turismo enogastronomico registra un aumento del +176% nei soggiorni rispetto al 2024, con 2,4 milioni di presenze e una spesa internazionale che sfiora i 400 milioni di euro. Dal 2000, quando era solo una nicchia, oggi l’agroalimentare è diventato una delle principali motivazione di viaggio per gli stranieri, provenienti principalmente da Regno Unito, Germania, Spagna e Usa.