Una simulazione di una base su Marte

Quattro volontari per Marte: vivranno per un anno in un simulatore

La Nasa cerca quattro persone da far vivere in una base dove vengono simulate le condizioni di vita sul pianeta rosso. Ecco tutto quello che devi sapere

Ti sei mai chiesta come sarebbe vivere su Marte? Adesso potresti scoprirlo. No, non bisogna entrare in una navicella spaziale e sottoporsi a un lunghissimo viaggio interplanetario. La Nasa cerca quattro volontari per una simulazione di un anno intero in una base dove si vive come sul Pianeta Rosso. Lo scopo è aiutare a preparare una futura esplorazione umana.

Tre simulazioni, un unico scopo

Non è la prima volta che succede. Questa è la seconda di tre missioni, ciascuna delle quali coinvolgerà quattro volontari che vivranno all’interno di una simulazione del pianeta rosso. Le missioni, chiamate Chapea, acronimo di Crew Health and Performance Exploration Analog, si svolgono in un habitat marziano stampato in 3D presso il Johnson Space Center della Nasa a Houston, in Texas.

La simulazione, chiamata Mars Dune Alpha, simula un futuro habitat marziano con aree separate per vivere e lavorare. Comprende quattro alloggi per ogni volontario, uno spazio di lavoro, una stazione medica, aree lounge e una cambusa e stazioni di coltivazione alimentare.

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Vivere su Marte: la missione

Proprio come la vita su Marte, le risorse saranno limitate. I volontari nella simulazione faranno passeggiate spaziali simulate e dovranno lavorare per mantenere l’habitat, coltivare colture e lavorare con la robotica. Sperimenteranno i tipici fattori di stress ambientale del pianeta, nonché guasti alle apparecchiature e ritardi nelle comunicazioni.

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Chi può partecipare

La missione di terra prenderà il via nella primavera del 2025 e chi è interessato ha tempo fino al 2 aprile per candidarsi. Ma attenzione: non è per tutti. Per qualificarsi, bisogna essere un cittadino statunitense “motivato” o un residente permanente di età compresa tra 30 e 55 anni. È necessario parlare inglese ed essere un non fumatore. Inoltre, avere un forte spirito di avventura.

I candidati devono anche avere esperienza di lavoro in Stem, con un master in ingegneria, matematica, biologia o altre scienze ed esperienza professionale o almeno due anni di lavoro di dottorato in queste aree o un programma pilota di prova. Anche mille ore di esperienza di pilotaggio potrebbero bastare a qualificarsi. Inoltre, l’esperienza militare o una laurea in un campo Stem e quattro anni di esperienza professionale potrebbero spianare la strada agli aspiranti “marziani”.

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Vivere su Marte, ma anche sulla Luna

I volontari possono essere ricompensati per la missione. La prima missione Chapea è ancora in corso e la Nasa sta usando l’esperienza per conoscere la salute e le prestazioni durante le esplorazioni di Marte.

Una missione simile per conoscere la Luna, chiamata Artemis, sarà utilizzata per inviare sulla Luna la prima donna, persona di colore e astronauta.

La Nasa ha inviato diversi dispositivi per volare vicino a Marte e rover per esplorare la sua superficie. Ma solo i robot, non gli esseri umani, sono stati sul Pianeta Rosso. La sua atmosfera include anidride carbonica, azoto e gas argon, che creano un cielo rosso nebbioso e polveroso. Le temperature possono raggiungere i 21 gradi Celsius o scendere fino a -143 gradi.

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