Elly Schlein

Settimana corta, Schlein apre: “Favorevole ai 4 giorni a parità di salario”

La segretaria del Pd in un'intervista a Fanpage: "Riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario? Il mio gradimento è alto"

Elly Schlein favorevole alla settimana corta a parità di salario. “La settimana lavorativa di quattro giorni? Il mio gradimento è alto“, dice la leader del Pd in un’intervista a Fanpage.it

Schlein: “Settimana corta? Ecco i benefici”

La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, dove la stanno sperimentando in Europa e anche alcune aziende in Italia, dimostra che c’è addirittura un aumento di produttività“. Continua Schlein: “Lavorare troppo e male non aumenta la produttività. Siamo un Paese che lavora di più mediamente rispetto ad altri, dove invece la produttività è migliore. È una misura che porta con sé alcuni benefici importanti: non soltanto il prezioso tempo delle persone, da dedicare ai propri interessi e ai propri affetti. Migliora anche dal punto di vista della riduzione delle emissioni climalteranti, perché diminuisce gli spostamenti. E poi aiuta anche nel riequilibrio di genere nel mondo del lavoro. Insomma, abbiamo diverse ragioni per provare a sperimentare questa misura”, conclude.

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Settimana corta, come funziona nel resto del mondo

La cosiddetta “Four Days Week” sta diventando realtà in alcuni settori di diversi Paesi.

È stata l’Islanda, tra il 2015 e il 2019, ad aprire le danze della settimana di quattro giorni per 35-36 ore di lavoro: i risultati sono stati buoni, con le imprese che hanno registrato una maggior produttività e l’86% dei dipendenti che ha scelto i quattro giorni all’insegna del “no stress”.

In Nuova Zelanda le sperimentazioni sono iniziate nel 2018, introdotte da società come Unilever e poi rilanciate dal Governo.

Elly Schlein

Ma è in Gran Bretagna che è stato condotto il test più corposo. Tra giugno e dicembre dell’anno scorso ben 61 imprese con quasi tremila dipendenti hanno sperimentato la “Four Days Week“. Delle 61 che avevano iniziato il test, 38 hanno esteso la sperimentazione della “settimana corta” e 18 hanno deciso di adottarla per sempre con risultati che sono andati al di là di ogni più rosea aspettativa.

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Anche la Spagna ha avviato un test triennale, nell’autunno del 2021, con l’obiettivo di ridurre a 32 ore su quattro giorni la settimana lavorativa. Nel 2022 il Belgio ha introdotto la “settimana corta”, ma senza tagliare il monte ore le ore: l’idea è concentrarle in quattro giorni, previo accordo tra datore di lavoro e dipendente, con un periodo di prova di sei mesi. Ora anche Svezia, Stati Uniti e Giappone stanno sperimentando l’adozione di questa formula lavorativa.

La situazione in Italia

Nel nostro Paese non esiste una normativa sul tema. Alcune aziende hanno volontariamente ridotto l’orario di lavoro (tra queste Team System, Mondelez International, PA Advice, Velvet Media, Awin Italia, Carter&Benson). Di recente anche Intesa Sanpaolo, il maggiore gruppo bancario italiano, ha offerto ai suoi 74mila dipendenti la possibilità di concentrare il monte ore settimanale su quattro giorni anziché cinque e di estendere lo smartworking fino a 120 giorni l’anno.

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