Usa, via libera alla pillola contro la depressione post partum

Usa, via libera alla pillola contro la depressione post partum

Questo farmaco approvato dalla Fda americana è il primo che si assume per via orale e funziona più velocemente degli altri antidepressivi. Quando arriverà in Italia?

Via libera negli Stati Uniti alla prima pillola contro la depressione post partum. A dare l’ok, è stata la Food and Drugs Administration (Fda) americana.

Come funziona la pillola contro la depressione post partum

Si chiama Zurzuvae, dei Sage Therapeutics Laboratories, ed è “il primo farmaco orale a essere indicato per il trattamento della depressione postpartum negli adulti”, ha affermato l’Fda in un comunicato. Funziona più velocemente degli altri antidepressivi e va usato solo per due settimane.

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La depressione post partum

La depressione post partum è una situazione grave e potenzialmente fatale durante la quale le donne provano tristezza, un senso di colpa e di inutilità”, ricorda Tiffany Farchione, responsabile in psichiatria presso l’Fda. Ogni anno circa mezzo milione di donne americane ne soffrono. “Avere accesso a farmaci per via orale sarà un’opzione vantaggiosa per molte di queste donne che hanno a che fare con sentimenti estremi e talvolta anche pericolosi per la vita”, compresi i pensieri suicidi, spiega Farchione.

Secondo due studi in doppio cieco citati dalla Fda, i pazienti che hanno ricevuto questo farmaco “hanno mostrato miglioramenti molto superiori nei loro sintomi rispetto a quelli del gruppo placebo”.

Usa, via libera alla pillola contro la depressione post partum

E in Italia?

Quando arriverà in Italia? Il farmaco “rappresenta un’importante novità ed un importante strumento di intervento, con aspetti innovativi quali la rapidità d’azione. Tuttavia dovrà essere ancora valutato dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema). Dovrà inoltre essere prodotta una ulteriore documentazione scientifica al di là degli interessanti studi già pubblicati”, chiarisce all’Ansa la presidente della Società italiana di psichiatria (Sip), Emi Bondi.

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L’innovazione del farmaco approvato

Si tratta di “un farmaco a base di ormoni e l’ipotesi che gli ormoni potessero agire sulla depressione è presente da diversi anni. Già nel 2019 la Fda aveva approvato un altro farmaco, sempre un derivato del progesterone, che però andava somministrato via endovena. Aveva un costo notevole, pur avendo dimostrato la sua efficacia e progressivamente il suo uso è stato quindi ridotto”. L’innovazione di questo nuovo medicinale, invece, evidenzia la presidente Sip, “è che si presenta in una versione in pillole e quindi più facilmente utilizzabile. Inoltre, ha una risposta rapida e va assunto per 14 giorni. I risultati sono visibili già al terzo giorno di somministrazione. Usando gli antidepressivi serotoninergici che si usano oggi nella depressione post partum invece, dobbiamo aspettare dai 15 ai 20 giorni per avere un effetto”.

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Colpite il 10% delle neomamme

La depressione post partum “colpisce il 10% delle donne che partoriscono. Nelle forme gravi può portare anche ad atti estremi di suicidio o infanticidio. Anche nelle forme meno gravi, resta tuttavia una patologia importante per la donna e per la relazione mamma-bambino che risulta essere fortemente compromessa”, fa notare Bondi. Per questo, in attesa di un pillola come quella approvata negli Stati Uniti, è fondamentale cercare aiuto in un percorso psicoterapeutico e, se occorre, ricorrere ai farmaci antidepressivi tradizionali.

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