Elegante top corto a pois blu, minigonna, tacchi alti e una pompa per insulina, arriva la prima Barbie con il diabete di tipo 1. Una bambola all’insegna dell’inclusività e dell’empatia che punta a sensibilizzare anche i più piccoli su una patologia autoimmune, purtroppo molto diffusa, che porta il pancreas a produrre poca o nessuna insulina.

I dispositivi per il diabete nella nuova Barbie
La nuova doll indossa sul braccio un CGM, dispositivo per il monitoraggio continuo dei livelli di zucchero nel sangue che aiuta a gestire il diabete di tipo 1. Per tenere l’apparecchio saldo al braccio, la bambola usa un nastro medico a forma di cuore – ovviamente di colore rosa Barbie – e un telefono in cui si visualizza l’app che mostra i valori di glucosio. Attaccato alla vita, Barbie ha inoltre un microinfusore di insulina che le permette di dosare automaticamente l’insulina secondo le necessità.
La linea Fashionistas di Barbie
L’ultima nata in casa Barbie è stata aggiunta alla linea Fashionistas, che comprende bambole con oltre 175 look diversi, tra cui una varietà di tonalità di pelle, colori di occhi e capelli. Include una Barbie con apparecchi acustici, una non vedente, un’altra con una protesi alla gamba e un’altra affetta da vitiligine.
Look impeccabile con richiami alla patologia
Come tradizione vuole, anche questa Barbie è attenta al look. La bambola indossa un elegante top a pois e una gonna abbinata con volant. Motivi non casuali, dal momento che sia il blu che la stampa a cerchi, sono un richiamo ai simboli globali che rappresentano la consapevolezza del diabete. La borsetta della doll, blu pastello, consente di portare oggetti essenziali per chi è affetto da questa patologia, come i prodotti per il diabete di tipo 1 o gli snack quando è in viaggio.
Barbie con il diabete, l’azienda: «Il nostro impegno per l’inclusione»
«L’introduzione di una Barbie con il diabete di tipo 1 rappresenta un passo importante nel nostro
impegno per l’inclusione e la rappresentazione», ha dichiarato Krista Berger, Senior Vice
President di Barbie e Global Head of Dolls. «Barbie contribuisce a plasmare la percezione che i
bambini hanno del mondo e, rappresentando la condizione medica del diabete di tipo 1,
facciamo in modo che un maggior numero di bambini possa identificarsi nelle storie che
immagina e nelle bambole che ama».

La collaborazione con l’ente mondiale che lotta contro il diabete di tipo 1
Per garantire che il design della bambola rappresenti davvero la comunità diabetica, il produttore di bambole Mattel ha collaborato con Breakthrough T1D (ex JDRF), l’organizzazione mondiale leader nella ricerca e nella lotta al diabete di tipo 1, per riprodurre fedelmente le apparecchiature mediche che i
pazienti affetti da questa patologia utilizzano e per scegliere il look più adatto da far indossare
alla bambola. «Siamo stati entusiasti quando Barbie ci ha contattato per collaborare allo sviluppo della
bambola Barbie con diabete di tipo 1», ha dichiarato Aaron J. Kowalski, Ph.D., CEO di
Breakthrough T1D. «Io convivo con il T1D da quando avevo 13 anni e mio fratello da quando ne
aveva 3, quindi questa collaborazione ha un valore profondamente personale: significa dare
una incredibile visibilità a una patologia che colpisce tante famiglie».
Modelle e sportive con il diabete di tipo 1 sostengono il progetto
Per dare ancora più risalto al progetto, due figure pubbliche che sostengono i malati di diabete di tipo 1 sono state omaggiate con bambole personalizzate: si tratta dell’americana Robin Arzón, istruttrice di Peloton (disciplina di fitness che utilizza attrezzi iper-connessi), e della modella britannica Lila Moss – figlia di Kate Moss, iconica top model degli anni ’90 –, che su Instagram ha scritto: «Sono onorata di avere una versione Barbie unica di me, con diabete di tipo 1, per celebrare il lancio della prima Barbie T1D 🩵 È stato un progetto davvero speciale a cui partecipare, spero che possa incoraggiare chiunque viva con il diabete di tipo 1 a non aver paura di indossare con orgoglio il proprio microinfusore di insulina e che aiuti a sensibilizzare sul perché li abbiamo e su cosa fanno per noi!»
In Italia, per dare voce a questo progetto, Barbie ha individuato due ambassador d’eccezione, entrambe diabetiche di tipo 1: Alice Degradi, pallavolista della nazionale italiana e ingegnere e Prisca Hartmann Gulienetti, modella e creativa.
Che cos’è il diabete di tipo 1 (T1D)
Il diabete di tipo 1 è una condizione autoimmune cronica che porta il pancreas a produrre
pochissima insulina o a non produrne affatto, con conseguente dipendenza dalla terapia
insulinica e rischio di complicazioni a breve e a lungo termine, che possono includere alti e bassi della glicemia, danni ai reni, agli occhi, ai nervi e al cuore e persino la morte. A livello globale, la malattia colpisce quasi 9 milioni di persone. Molti credono che la T1D venga diagnosticata solo nell’infanzia e nell’adolescenza, ma la diagnosi in età adulta è comune e rappresenta quasi il 50% di tutte le diagnosi di T1D. L’insorgenza della T1D non ha nulla a che fare con la dieta o lo stile di vita. Le cause non sono ancora del tutto chiare, ma gli scienziati ritengono che siano coinvolti sia fattori genetici che fattori ambientali. Attualmente non esiste una cura per la T1D.