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Ambra Angiolini, il body shaming che subì in passato dai media

In un amaro post sui social, Ambra ricorda come la stampa la prese di mira negli anni '90 per il suo aumento di peso: "Il problema di oggi, si dice ovunque, sono gli haters, ma c’è qualcuno che molto tempo fa gli ha evidentemente fatto scuola"

Riletti oggi alcuni titoli di giornale dedicati ad Ambra negli anni ’90 fanno venire i brividi: è la stessa attrice e conduttrice a dedicare un amaro post su Instagram a come certa stampa e tv la prese di mira per aver “osato” mettere su qualche chilo in più dopo aver riscosso grande successo da adolescente grazie a “Non è la Rai”.

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Ambra e quegli odiosi episodi di body shaming

Nello sfogo social, Ambra ripropone una piccola “galleria degli orrori” di titoli di giornali e filmati televisivi di repertorio dove si faceva notare come fosse ingrassata, ironizzando con giochi di parole come “Più in… forme che mai”, “L’extralarge non si addice ad Ambra” e altre amenità del genere. Una carrellate di attacchi gratuiti che forse all’epoca tentavano penosamente di strappare un sorriso ma che oggi possiamo senz’altro catalogare nel fenomeno del body shaming, ossia l’odiosa pratica di deridere, offendere o addirittura umiliare qualcuno o qualcuna per il suo aspetto fisico.

Nel post, Ambra ha aggiunto l’hashtag #mychoice, con cui ci tiene a rivendicare la determinazione a vivere secondo le proprie scelte e ad essere padrona del proprio corpo.

Ambra

Da “fardello di ciccia” a “palloncino gonfiato”

In un filmato postato da Ambra, che indugia sul suo lato b, si parla di “fastidioso fardello di ciccia che aveva fatto impensierire tutti i suoi ammiratori”. La didascalia di un magazine recita: “Nemmeno l’abito nero e la gonna lunga riescono a dissimulare i chili di troppo”. E poi un titolo “ad effetto”, con Ambra in primo piano e la scritta “Aiuto! sto diventando un palloncino gonfiato”.

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Ambra: “Ho vinto una guerra che non doveva essere combattuta”

“Ripercorrendo la mia storia, con l’aiuto del mio amico Fabio Marantino (prezioso come non mai) , mi sono resa conto dell’ipocrisia della tv e di certa carta stampata; probabilmente non si può più dire niente solo perché avevano già detto tanto…troppo”, si legge nel post, “Se in quel periodo, avevo solo 17 anni, qualcuno mi avesse fatto notare che non ero più ‘spensierata’ invece di sottolineare ovunque quanto io fossi diventata grassa, avrei cercato di tornare ad essere più ‘mia’ che di tutti. Il problema di oggi, si dice ovunque, sono gli haters, ma c’è qualcuno che molto tempo fa gli ha evidentemente fatto scuola. Questo post non è per vittimismo che lo scrivo, ma per rimettere a posto le cose. Io alla fine ho vinto una guerra che non doveva nemmeno essere combattuta”.

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I disturbi alimentari che hanno segnato la vita di Ambra

Ambra, divenuta adolescente idolo dei teenager grazie al programma di Gianni Boncompagni “Non è la Rai”, ha pagato popolarità e pressione mediatica in termini di stress, ansia da prestazione e, conseguenza di tutto questo, disturbi alimentari. Proprio nel suo libro InFame (Rizzoli) l’attrice ha raccontato della bulimia di cui ha sofferto negli anni teoricamente più spensierati della sua vita.

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