donna colloquio lavoro

Al via Siisl, la nuova piattaforma per trovare lavoro

Al via dal 1° settembre Siisl, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa. È la nuova piattaforma per agevolare la ricerca del lavoro e ottenere i sussidi di disoccupazione: l'iscrizione è obbligatoria per poter accedere ai 350 euro mensili del supporto per la formazione e il lavoro, la misura introdotta dal governo Meloni per rimpiazzare il reddito di cittadinanza. L’esperta spiega come funziona

Dal 1° settembre è attiva la piattaforma del Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, la Siisl. Sarà indispensabile per ottenere i benefici in caso di disoccupazione e aiuterà nella ricerca di un nuovo lavoro. Prevista dal decreto Lavoro, permetterà anche di monitorare lo stato di erogazione dei benefici o di iscriversi a corsi di formazione. Ecco come funziona, chi può accedervi e quali sono i vantaggi.

Cos’è il Siisl, la nuova piattaforma per il lavoro che sostituisce il Reddito di cittadinanza

«Siisl è un sistema informatico che interconnette tutte le piattaforme dedicate all’inclusione sociale e al lavoro. Fa riferimento all’Inps, ma è stato sviluppato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali» spiega Carolina Casolo, consulente fiscale e previdenziale. «L’esigenza di attivare questa piattaforma è data dal fatto che lo scorso luglio è stato deciso di abolire il Reddito di cittadinanza, sostituendolo con due nuovi benefici. Il Siisl andrà di fatto a sostituire quello che prima erano il Patto di servizio e le liste di collocamento. Quindi, per aderire a questi sussidi che sono a integrazione e inclusione del reddito, esentasse come lo era il RdC, ci si deve iscrivere a questo portale», aggiunge l’esperta.

Come funziona Siisl

«Occorre prima di tutto fare la Did, cioè la Disponibilità immediata al lavoro e il Sistema lavorerà per trovare delle proposte di occupazione inclusive per chi ne fa richiesta e che quindi promuovano la possibilità di riuscire a trovare un impiego nel più breve tempo possibile. Finora esisteva un percorso analogo, ma era per così dire più “artigianale”, mentre ora si ha a disposizione uno strumento digitale, simile a quello di altri paesi, che dovrebbe essere molto più funzionale, utilizzando anche gli algoritmi», spiega Casolo.

Pro e contro del Siisl

«Non serve per l’erogazione delle misure, ma potrà aiutare al reinserimento delle persone nel mondo del lavoro e questo è l’auspicio. Di contro, ricordiamo che una volta iscritti, la norma prevede che in caso di offerta di lavoro entro gli 80 km o a una distanza percorribile in 120 minuti per tratta, si è obbligati ad accettare. In caso contrario viene sospeso il sussidio di cui si sta usufruendo. Come sempre, quindi, ci sono spunti positivi, ma anche dei requisiti che vanno rispettati. In concreto, infatti, è l’Inps che mette a disposizione dei centri per l’impiego e dei Comuni i dati e le informazioni relativi ai due nuovi sussidi, per capire se sono scaduti i termini per beneficiarne, se si rispettano i parametri per accedervi, ecc.», prosegue l’esperta.  

Differenza tra Rdc, ADI e SFL

Il Sistema, dunque, serve a rendere più funzionale ed efficace la ricerca del lavoro e l’erogazione dei sussidi a sostegno del reddito, cioè l’ADI (Assegno di inclusione) e l’SFL (Assegno di supporto alla Formazione e Lavoro), dal momento che il Reddito di Cittadinanza «ha scadenza il 1° settembre 2023 per tutti quei nuclei familiari o singoli beneficiari che non hanno almeno un componente minore, disabile o sessantenne (o over 60enne). Per chi ne ha i requisiti, invece, verrà prolungato fino al 1° Gennaio 2024». Ma quali sono le differenze tra i due benefici? Per quanto riguarda l’RDC «non faceva suddivisioni e non aveva limitazioni sulla tipologia familiare (universalismo selettivo). Il nuovo ADI, invece, lo possono richiedere solo i soggetti elencati sopra (famiglie con minori, disabili, over 60). L’SFL, invece, è destinato a tutti gli occupabili (18-59 anni) che sono esclusi dall’assegno di inclusione», dice Casolo.

Requisiti e importi per l’ADI

Per quanto riguarda l’ADI, i requisiti sono: un Isee entro i 9.360€. All’interno della famiglia ci deve essere almeno un componente minore, disabile, 60enne e over, persone svantaggiate in programma di cura e assistenza; servono anche la residenza in Italia negli ultimi 5 anni (ultimi 2 continuativi) ed è necessario che all’interno della famiglia non ci sia nessuno che abbia dato le dimissioni volontarie negli ultimi 12 mesi (ad esclusione delle dimissioni per giusta causa). «Il beneficio durerà 18 mesi con la possibilità di rifare domanda dopo 1 mese di stop. Il rinnovo ha validità per ulteriori 12 mesi», spiega la consulente fiscale e previdenziale.

Cos’è l’assegno SFL

«Le fasce meno abbienti che non possono accedere all’Assegno di inclusione (cioè non hanno nel nucleo familiare un minore, un disabile o un sessantenne e over), possono invece richiedere l’Assegno per supporto alla formazione e il lavoro, che serve ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro, mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive al lavoro, nonché mediante la partecipazione ai progetti utili alla collettività o al servizio civile universale», chiarisce Casolo. È in vigore dal 1° settembre e per ottenerlo si dovrà accedere alla piattaforma Siisl.

I requisiti per l’accesso all’assegno SFL

«Per accedere all’assegno SFL si dovrà dimostrare l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione, e occorre rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (la cosiddetta “DID”) – spiega l’esperta – Dopo aver sottoscritto il patto di attivazione digitale, il richiedente sarà convocato dal servizio per il lavoro competente per stipulare il patto di servizio personalizzato, nel quale dovrà indicare (dietro presentazione di idonea documentazione) di essersi rivolto ad almeno tre agenzie per il lavoro o intermediari autorizzati, quale misura di attivazione al lavoro. La convocazione può essere effettuata tramite la piattaforma SIISL o con altri mezzi, quali messaggistica telefonica o posta elettronica». A questo punto, attraverso il Siisl, l’interessato può ricevere offerte di lavoro, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro o essere inserito in specifici progetti di formazione, fermo restando che è possibile individuare in autonomia i progetti di formazione ai quali essere ammesso, dandone immediata comunicazione, sempre tramite la piattaforma.

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