Sono sempre di più i turisti che, per visitare l’Italia, scelgono il bed & breakfast, una soluzione che offre il calore e l’informalità di una casa e la possibilità di un contatto diretto con la cultura locale. Ma quanto costa pernottare nelle principali città italiane?
Bed & breakfast, analizzati i prezzi di 25 destinazioni turistiche
L’Osservatorio B&B Cashless di SumUp – dispositivo di pagamento elettronico che si collega allo smartphone o tablet tramite bluetooth – ha analizzato i prezzi medi ad aprile 2025 della categoria “Bed & Breakfast” in 25 destinazioni turistiche rielaborando i dati delle rilevazioni ufficiali del Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) e comparandoli con quelli del 2024.
La formula vincente degli affitti brevi
Gli affitti brevi rappresentano oggi una delle soluzioni più amate sia per i soggiorni al mare o in montagna, sia per le visite alle città d’arte. Una formula che si è affermata grazie a piattaforme come Airbnb, per la sua capacità di offrire un’esperienza più autentica rispetto alle strutture alberghiere tradizionali grazie a una gestione familiare che permette agli ospiti di sentirsi a casa, ottenere consigli preziosi dai gestori per scoprire il territorio, le sue tradizioni e i suoi sapori.
I rincari fatti registrare da hotel e B&B
Secondo l’Osservatorio B&B Cashless di SumUp la scelta dell’alloggio resta la voce di spesa che pesa di più per le vacanze. La soluzione del bed & breakfast non è stata esente da rincari, anche se in misura inferiore rispetto a quelli fatti registrare dagli alberghi. Negli ultimi cinque anni, infatti, i costi degli alberghi hanno visto un aumento medio del +39%, mentre quelli dei B&B del +30%.
Quanto costa un B&B? Da Venezia a Sassari
Dormire in B&B può arrivare a costare mediamente 169,5 euro a notte a Venezia – la città in cui si è registrato nel 2025 anche il prezzo massimo, 268 euro. Seguono Milano (147,9 euro) e Firenze (137,3 euro). La tariffa media a notte più bassa è stata invece registrata a Sassari: 70 euro. Il prezzo minimo più basso in assoluto a Belluno: 46 euro. Reggio Calabria ha invece fatto segnare il rincaro più forte: +36,7% rispetto al 2024.
Lieve flessione dei prezzi, Napoli in controtendenza
Osservatorio B&B Cashless di SumUp evidenzia il caso in controtendenza di Napoli dove i prezzi dei bed & breakfast si sono mantenuti sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente: con una lieve flessione del -2,3%, il capoluogo campano è stata una delle poche grandi città italiane a registrare una variazione negativa.
Palermo, prezzi in crescita ma grande uniformità
Palermo si contraddistingue invece per una notevole uniformità nelle tariffe delle strutture: la differenza tra il prezzo minimo e quello massimo è infatti di soli 10 euro. I prezzi nel capoluogo siciliano sono cresciuti: la città si colloca infatti al settimo posto tra le mete turistiche per crescita dei prezzi, con un incremento del +10,2%.
Pagamenti digitali e con il cellulare: una tendenza in crescita
SumUp ha sottolineato quanto siano aumentati i pagamenti digitali – senza l’utilizzo di contanti – non soltanto per hotel e strutture ricettive (+11,7%), ma anche per taxi (+15,9%), servizi turistici (+28,1%), fast food (+23,8%), caffè e ristoranti (+27,8%), bar e club (35,1%). Nel 2025 i pagamenti contactless tramite smartphone, carte contactless o dispositivi wearable rappresentano oltre l’80% delle transazioni cashless e, tra aprile e giugno 2025, le transazioni mediante Tap To Pay – la tecnologia che consente di accettare pagamenti direttamente da smartphone senza l’utilizzo del POS – sono cresciute del +103,7%. A registrare un aumento non sono stati solo hotel e B&B (+80,8%), ma anche i servizi turistici (+108,3%) e i taxi (+122,9%): questi, in particolare, hanno visto l’incremento più significativo. Il Tap to Pay è cresciuto anche tra i fast food (+109%), nei caffè e ristoranti (+100,2%) e nei bar e club (+97%).