L’indice Cities in Motion, redatto dall’IESE Business School, ha identificato le città più dinamiche e vivibili del pianeta, analizzando 183 metropoli in 92 Paesi attraverso nove criteri fondamentali. Londra, New York e Parigi occupano i primi tre posti, distinguendosi per capitale umano, pianificazione urbana, governance e profilo internazionale. L’indagine considera fattori che vanno dalla facilità di fare impresa alla qualità dei trasporti, dalla coesione sociale alla sostenibilità ambientale.
Il significato dell’indice Cities in Motion
L’indice Cities in Motion dell’IESE Business School si distingue dagli altri ranking urbani perché utilizza un approccio multidimensionale. I nove criteri analizzati – capitale umano, coesione sociale, economia, governance, ambiente, mobilità, pianificazione urbana, profilo internazionale e tecnologia – coprono oltre 100 indicatori. L’obiettivo è identificare le città che meglio rispondono alle esigenze di chi ci vive e lavora, rendendole attrattive anche per i talenti globali.
Londra, New York e Parigi: le città più dinamiche

Londra si conferma al primo posto per il terzo anno consecutivo, con un punteggio perfetto di 100. A trainare il primato sono capitale umano, sistema di trasporti, stabilità istituzionale e il suo ruolo globale.
New York, seconda con 96,52 punti, brilla per la forza economica e l’efficienza nei trasporti, ma è debole nella coesione sociale. Parigi, con 83,4 punti, si distingue per pianificazione urbana, profilo internazionale e capitale umano, mantenendosi saldamente tra le prime tre.
Le città europee: stabilità e innovazione
Cinque città europee – Londra, Parigi, Berlino, Copenaghen e Oslo – figurano tra le prime dieci. La forza dell’Europa risiede in una combinazione di stabilità politica, infrastrutture moderne e qualità della vita. Tuttavia, persistono disuguaglianze di reddito, che limitano la coesione sociale. Le città europee eccellono anche in pianificazione urbana e attenzione all’ambiente. Fa riflettere il fatto che nessuna città italiana figuri in classifica.
Le città nordamericane: potenza economica, ma fragilità sociale
Le città statunitensi dominano la dimensione economica: otto delle prime dieci per performance economica sono americane. Tuttavia, nessuna di esse è tra le prime dieci per coesione sociale. New York, Washington DC, San Francisco e Boston emergono per innovazione e trasporti, ma mostrano carenze nella sostenibilità e nell’inclusione sociale.
I Paesi in via di sviluppo: margini di crescita
Le città dei Paesi in via di sviluppo restano in fondo alla classifica, pur mostrando segnali di miglioramento. In America Latina, Santiago (89°) è la prima classificata, seguita da Buenos Aires e Città del Messico. In Africa, la meglio posizionata è Città del Capo (156°). Le ultime posizioni sono occupate da Lagos, Lahore e Karachi, penalizzate da problemi strutturali e instabilità.
Le prime 20 città più dinamiche
Ecco la classifica completa secondo l’indice Cities in Motion:
- Londra, Regno Unito
- New York, Stati Uniti
- Parigi, Francia
- Tokyo, Giappone
- Berlino, Germania
- Washington DC, Stati Uniti
- Copenaghen, Danimarca
- Oslo, Norvegia
- Singapore
- San Francisco, Stati Uniti
- Seul, Corea del Sud
- Amsterdam, Paesi Bassi
- Chicago, Stati Uniti
- Zurigo, Svizzera
- Monaco di Baviera, Germania
- Melbourne, Australia
- Amburgo, Germania
- Boston, Stati Uniti
- Sydney, Australia
- Stoccolma, Svezia