Provenza: cosa vedere a piedi, in bici o in treno
Gli stretti vicoli acciottolati dei borghi medievali, le distese di verde equamente distribuite tra vigne e frutteti, i fiumi che attraversano i villaggi cercando il mare: l’invito, per chi visita la Provenza, è a farlo con lentezza. Assaporando il paesaggio un passo alla volta, preferendo autobus, treno, bici o, meglio ancora, i propri piedi per regalarsi tempo. È questo l’incanto della Vaucluse, un angolo di Francia meno conosciuto della costa assolata e dei campi di lavanda, ma altrettanto sorprendente. E, in molti tratti, più rilassante.

Avignone: cultura, festival e quartieri nascosti
Per scoprirlo in autonomia, lasciando la patente a casa, l’ideale è fare base ad Avignone, la città sulle rive del Rodano che questa primavera e per tutta l’estate, in qualità di Terra di Cultura 2025, promette novità anche a chi l’ha già visitata. Gli appuntamenti hanno un tema comune: le curiosità, cioè quegli oggetti straordinari raccolti dai collezionisti nelle “camere delle meraviglie” del Rinascimento (avignon2025.fr). Si parte con l’esposizione di 220 opere al Palazzo dei Papi e in tanti spazi pubblici firmate dall’artista Jean-Michel Othoniel. Poi si passa alle mostre temporanee allestite nella chiesa sconsacrata des Célestins e alla riapertura dell’ex stabilimento termale Bains Pommer, ora museo con vetrate art déco e cabine rivestite di mosaici. Fino ad arrivare al prestigioso Festival di teatro di Avignone che ogni estate accoglie attori, musicisti, circensi, ballerini e spettatori (dal 5 al 26 luglio, festival-avignon. com).
Chi preferisce un periodo più tranquillo per visitare la città, troverà comunque ad aspettarlo un centro medievale ricco di sorprese: ogni angolo o portone nasconde meraviglie. Ci sono il piccolo chiostro dove risuona il gorgoglìo di una fontana zampillante (il Cloître Saint-Louis), la biblioteca con affreschi del ’300 (Palazzo Ceccano) e il “panificio utopista” Bella Ciao, dove giovani immigrati imparano a fare la pompe à l’huile, il pane dolce provenzale.

Se poi si vuole raggiungere Villeneuve-lès-Avignon, la bici è il mezzo ideale. In mezz’ora si arriva ai giardini dell’Abbazia di Saint-André che, tra rose antiche, piante mediterranee e pini secolari, rivelano i resti di chiese e tombe romaniche. Non lontano risuonano le voci della Chartreuse, antica certosa con tre chiostri monumentali, oggi residenza per artisti, drammaturghi e compagnie teatrali di tutto il mondo che propongono prove aperte e spettacoli (chartreuse.org).
Isle sur la Sorgue: canali, mercatini e arte tessile
Per un tuffo nella Provenza dei sogni, con un treno che parte dalla stazione Forecourt o un autobus dall’hub a pochi passi dal centro di Avignone, si arriva a Isle sur la Sorgue. Le case di pietra sono ricoperte di edera, le bancarelle del mercato vendono bouquet fioriti, le pale degli antichi mulini girano lente sul fiume. E, accanto ai canali, dal 1808 si trova la filatura Brun de Vian-Tiran. «Yak dalla Cina, cashmere dalla Mongolia, alpaca dal Perù, merino da Spagna e Provenza: in tutto il mondo abbiamo trovato piccoli produttori che allevano gli animali in modo responsabile» spiega Jean-Louis Brun, proprietario dell’azienda con il padre. «Usiamo tinte, oli e saponi eco, e abbiamo un brevetto per cardare la lana ispirato alla lavorazione che si faceva un tempo con i fiori essiccati del cardo».
Il museo sensoriale La Filaventure e lo shop accanto alla fabbrica sono uno scrigno di sciarpe e coperte coloratissime (brundeviantiran.com). Anche alla Fondazione Villa Datris, a pochi passi da qui, la creatività è protagonista. Nelle stanze e nel giardino di una villa dell’800 trova posto l’arte contemporanea di nomi internazionali (fondationvilladatris.fr). «L’ultima mostra era dedicata al corpo. La prossima ospiterà 60 scultrici che hanno messo il talento al servizio della parità dei diritti» anticipa il curatore Stéphane Baumet.

Cosa fare e vedere in Provenza, tra arte e natura
Chi vuole salire sul sellino per un’immersione nel verde, trova la via Venaissia: una pista ciclabile lineare che segue il tracciato di una vecchia linea ferroviaria. Il tour più interessante parte dal museo L’Inguimbertine di Carpentras, che ospita volumi rari e dipinti di Pietro da Cortona e Duplessis, unico ritrattista amato da Maria Antonietta. Poi il percorso si inoltra nei boschi, seguendo un itinerario semplice in cui il profumo del timo si mescola a quello dei fiori primaverili, fino a raggiungere le vigne ai piedi delle Dentelles de Montmirail, le Prealpi della Vaucluse. Qui, al Domaine de Coyeux, si può fare una degustazione di vini accompagnati da salumi e formaggi locali. Con lo sguardo rivolto alle tranquille colline ricoperte dai filari delle migliori etichette della Provenza.

Viaggio in Provenza: informazioni utili
COME ARRIVARE
In aereo a Marsiglia e Nîmes. Con il TGV ad Avignone. In città le bici si noleggiano da South Spirit Bike (da 17 euro al giorno, southspiritbike.com); sulla via verde da Luberon Biking (da 25 euro al giorno, luberon-biking.fr).
DOVE DORMIRE
Ad Avignone, a pochi passi dalla stazione del treno e dal centro, l’Hôtel de Cambis ha camere di design (da 130 euro, hoteldecambis.com),
DOVE MANGIARE
Ad Avignone: La Fourchette serve merluzzo con vongole e panna acida (da 32 euro, la-fourchette. eatbu.com); Bèou Bistrot ha ottimi piatti veg (da 30 euro, beoubistrot.com); L’Agape propone una cucina creativa ispirata ai classici francesi (da 25 euro, restaurant-agape-avignon.com); da Baryum 56 si crea il proprio cocktail (baryum56.fr). A Villeneuve-lès-Avignon, Maison Bronzini prepara ricche insalate e torte home made (da 30 euro, maisonbronzini.com). Mentre a Isle sur la Sorgue, nel Restaurant Agastache si mangia sotto un piacevole pergolato (da 36 euro, agastache-restaurant.fr). Infine, per gustare quiche e polpette lungo la via verde c’è il Bistrot de la Gare, in una vecchia stazione ferroviaria (da 18 euro, bistrotlagare.fr).
SHOPPING
Cécile Chappuis di Carton Noir crea opere d’arte riciclando e lavorando il cartone: le sue cornici di carta si trovano nei musei (carton-noir.com). Il concept store Le Nid propone solo oggetti made in France, dalla moda al design, fino alla cartoleria (lenidavignon.fr)
INFO
france.fr/it, www.provenceguide.com
