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Musk: “Il primo paziente di Neuralink muove il mouse con il pensiero”

L'aggiornamento sulle condizioni del primo paziente cui è stato impiantato il chip di Neuralink: "Buoni progressi, sembra completamente ripreso"

Il primo paziente umano a cui il mese scorso è stato impiantato un chip cerebrale prodotto da Neuralink, la start-up fondata da Elon Musk nel 2016, si è completamente ripreso ed è ora in grado di controllare il mouse di un computer usando il pensiero.

“Muove il mouse semplicemente pensando”

Dopo aver comunicato di aver ottenuto il via libera alla sperimentazione sull’uomo lo scorso settembre, il 30 gennaio Musk annunciava ufficialmente di aver impiantato con successo il primo chip di Neuralink su un essere umano.

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Ora, nel corso di un evento online trasmesso sulla piattaforma X, Musk ha aggiornato la platea sulle condizioni del paziente: “I progressi sono buoni e il paziente sembra aver recuperato completamente, con effetti neurali di cui siamo consapevoli. È in grado di muovere il mouse sullo schermo semplicemente pensando” ha detto Musk, aggiungendo che Neuralink sta cercando di ottenere il maggior numero possibile di clic del mouse dal paziente.

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Elon Musk, Neuralink

La ricerca di “volontari”

Quando Neuralink ha fatto sapere che avrebbe iniziato a reclutare volontari per una sperimentazione clinica, la società ha precisato di essere alla ricerca di individui affetti da quadriplegia dovuta a lesioni del midollo spinale cervicale o sclerosi laterale amiotrofica, comunemente nota come Sla o malattia di Lou Gehrig.

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L’obiettivo iniziale era quello di testare un “interfaccia cervello-computer” per captare l’attività elettrica dei neuroni e convertire tali segnali in comandi. Lo studio portato avanti da Neuralink utilizza un robot per posizionare chirurgicamente un impianto in una regione dell’organo cerebrale che controlla i movimenti, con lo scopo di consentire alle persone di controllare un dispositivo esterno (come il cursore o la tastiera di un computer) usando i loro pensieri.

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Neuralink è la start-up di Elon Musk, che afferma di aver sviluppato un impianto cerebrale progettato per consentire agli esseri umani a utilizzare i propri segnali neurali per controllare le tecnologie esterne. Il fine di utilizzo è principalmente medico, con l’azienda che mira ripristinare le capacità perdute come la vista, la funzione motoria e la parola. Valutata lo scorso anno circa 5 miliardi di dollari, la società ha dovuto affrontare ripetute richieste di controllo sui suoi protocolli di sicurezza.

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