Laurea

Università, in Italia pochi laureati e fuori corso: fine studi a 27 anni

Gli atenei studiano dei sistemi per penalizzare gli studenti fuori corso: la prima opzione è quella di alzare le tasse

In Italia ci si laurea poco e in ritardo. È lo scenario offerto da Eurostat e AlmaLaurea relativo all’anno 2022, secondo cui nel nostro Paese solo il 29,2% dei giovani tra i 25 e i 34 anni possiede la laurea, contro una media Ue del 42%. Inoltre, anche quando si riesce ad arrivare alla fine del percorso, i tempi sono più lunghi del previsto: una laurea di secondo livello o a ciclo unico in media si raggiunge a 27 anni. La situazione nelle nostre università è comunque in miglioramento. Nel 2012 l’età media con cui si conseguiva la laurea di secondo livello era di 28,2 anni.

Studenti in ritardo dalla laurea triennale

Gli studenti italiani iniziano ad accumulare il ritardo fin dal corso di laurea triennale. Invece di indossare la corona di allora a 22 anni, il traguardo viene raggiunto in media a 24,2 anni. Terminato, in ritardo, la prima parte del percorso, si accede alla laurea specialistica già oltre i termini. Un paio d’anni potrebbero sembrare un dettaglio, ma l’età in cui ci si laurea è importante per poter poi trovare un lavoro.

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Università e mercato del lavoro

A confermarlo è l’ultimo rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati. A parità di condizioni, più è alta l’età in cui si consegue la laurea, più diminuisce la probabilità di trovare un impiego (-4,2% per ogni anno in più). Questo avviene perché i profili “più giovani” risultano maggiormente appetibili agli occhi delle aziende.

Le università penalizzano i “fuori corso”

Per disincentivare gli studenti ad andare fuori corso le università adottano sistemi penalizzanti a livello di tasse, perché per gli atenei questo incide, oltre che sulla reputazione, anche sui fondi. Ai fuori corso, senza attenuanti lavorative, viene così applicata una tassazione maggiore. Ma non solo: per coloro che frequentano l’università da troppo tempo è prevista la chiusura della posizione accademica, con la possibilità però di iscriversi nuovamente e chiedere il riconoscimento degli esami già dati.

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Gli studenti peggiori

Se l’età media rispetto ai dati Ue è già alta, ci sono studenti che vanno ancora oltre. Nell’area MedicoSanitaria e Farmaceutica gli studenti arrivano a laurearsi a ben 29,6 anni. Poco più breve, ma comunque fuori corso, è il percorso dei laureati in Educazione e Formazione (28,9 anni), nell’ambito Letterario-Umanistico (28,4) e in quello Arte e Design (28,2).

Lauree sotto la media

Per quanto riguarda i percorsi di laurea “3+2”, gli studenti più virtuosi sono quelli dei settori Ingegneria industriale e dell’informazione ed Economico. In questi percorsi lo studente medio consegue la laurea a 26,3 anni, nove mesi prima della media. A seguire c’è l’area Scientifica, dove la discussione della tesi avviene attorno ai 26,6. Restano al di sotto della soglia dei 27 anni, chiudendo il percorso universitario mediamente a 26,9 anni, anche gli studenti che si laureano nei corsi di Informatica e Tecnologie ICT (Informazione e Comunicazione) e in quelli del settore Psicologia.

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